Questa piccola città portoghese è ossessionata dai dolcetti a forma di pene
Foto cortesia di Confeitaria Moinho.

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Cibo

Questa piccola città portoghese è ossessionata dai dolcetti a forma di pene

Donne vestite con tabarri tipici, quadrettati, mi offrono dolci fallici di qualsiasi misura. E io ho fatto incetta sia di tortini a forma di pene lunghissimi, sia di sacchettini pieni di dolcetti formato mignon.

La dormiente città di Amarante, ubicata nel nord del Portogallo, è famosa per tre cose: i paesaggi suggestivi lungo le coste del fiume Tâmega, l'animo profondamente religioso che risiede nei suoi abitanti, e i tortini a forma di pene.

Eh già. Questa tranquilla cittadina celebre per la sua architettura d'ispirazione religiosa e i suoi abitanti devoti (anche) all'agricoltura, vanta una certa dimestichezza con il lato osé della pasticceria.

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Provare per credere: vi basterà fare un giro ad Amarante a giugno, durante le festività dedicate a São Gonçalo, il patrono della città, per ritrovarvi a ogni piè sospinto in balia di un paesano dall'animo pio intento a sventolarvi in faccia un pasticcino fallico. Le finestre delle pasticcerie, comunque, rimangono uno spettacolo peculiare anche quando le luci della festa si sono spente, perché Amarante è ormai diventata nota per i suoi doces fálicos (dolcetti fallici), che i pasticcieri esibiscono con orgoglio durante tutto l'anno.

Festività in onore di São Gonçalo, santo patrono di Amarante. Foto cortesia di Pedro Costa.

Ricoperti di glassa (qualora la forma non bastasse a rendere il tutto decisamente esplicito) questi bolos fallici a volte vengono persino riempiti con della farcitura cremosa e dolce, chiarendo una volta per tutte che, quando si tratta di pasticceria osé, ad Amarante si fa sul serio. È quindi proprio grazie alla fama guadagnata da questi pasticcini locali, unita alla bellezza bucolica della cittadina, che ad Amarante è possibile accompagnare doces fálicos a un cafe pingado (una tazzina di caffè con un goccino di latte), durante qualsiasi giorno dell'anno.

Statisticamente parlando, tuttavia, questi dolcetti raggiungono il massimo delle vendite a gennaio, poiché vengono donati ad amici e parenti per con l'augurio di un anno nuovo "promettente e fertile."

Doces fálicos tradizionali, venduti in città. Foto cortesia di Confeitaria O Moinho.

Da un punto di vista prettamente scenico, la festa del santo patrono São Gonçalo rimane il luogo in cui i dolcetti fallici danno il meglio di sé. Ogni primo weekend di giugno le strade di Amarante si riempiono così di bambini intenti ad affondare la faccia nello zucchero filato, di cittadini ballerini rapiti dal ritmo dei tamburi (non immaginatevi però il Carnevale di Rio, l'atmosfera rimane quella di una grande festa all'aperto), e di bandierine di carta a forma di pene che sventolano felici, invece, al ritmo del vento. Le donne vestono tabarri tipici, quadrettati, e mi offrono dolci fallici di qualsiasi misura. Ho fatto incetta sia di tortini a forma di pene lunghissimi, sia di sacchettini pieni di dolcetti formato mignon da regalare come souvenir.

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Incoraggiati dalla sangria, i giovani uomini di Amarante a regalano tortini fallici lunghi 30 centimetri alle proprie conquiste, mentre per le "zitelle" locali (qui basta essere entrate nella decade dei venti senza fidanzato e prole al seguito, per essere considerate tali), simili dolcetti alludono a "discreti" cenni da rivolgere all'Altissimo affinché le loro vite siano presto benedette dall'arrivo di un bambino.

Foto cortesia di Confeitaria O Moinho.

Ma perché una cittadina così ancorata alle tradizioni e alla vita religiosa è diventata ossessionata da dei pasticcini che sembrano più adatti a una festa d'addio al nubilato particolarmente kitsch? E soprattutto, San Gonçalo cosa c'entra in tutto ciò? Era forse in possesso di un fisico particolarmente prorompente o a forma di pasticcino?

Tracciare le origini precise della nascita di questa tradizione è difficile, perché sono un po' nebbiose, ma qualcosa la sappiamo. Innanzitutto, possiamo dire che San Gonçalo sia nato nel Tredicesimo secolo, e che fosse un prete di Amarante. La sua bravura era data dalla capacità di riuscire sempre a "combinare" incontri e matrimoni vincenti, quindi i pasticcini osé potrebbero tranquillamente essere visti come una reliquia precristiana intrufolatasi indisturbata all'interno di rituali più moderni.

Come ci spiega Sonia Files dell'Ente per il Turismo di Amarante, "il rituale della distribuzione dei tortini a forma di pene è probabilmente attribuibile all'epoca romana, o persino alle società pre- e protostoriche. Il rituale è giunto fino ai nostri giorni e prevede che, assieme ai dolcetti, il 10 di ogni gennaio siano distribuiti anche fichi secchi. Le strade poi esplodono nella tradizione folkloristica a giugno, in onore del nostro santo patrono."

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Foto cortesia di Confeitaria O Moinho.

Stando a Felipe Soares della pasticceria Padaria Pardal, che vende i dolcetti a forma di pene tutto l'anno, questi tesori (non proprio pii) della tradizione furono messi al bando alla fine degli anni Venti, dopo essere stati decretati come "osceni" dal governo dittatoriali dell'epoca. Nonostante i divieti, i cittadini di Amarante non smisero comunque di scambiarseli, in segreto. Per un ritorno in pompa magna di questi dolci (e della democrazia) bisognerà aspettare fino alla Rivoluzione dei Garofani degli anni Settanta.

Sembra infatti che i doces fálicos stiano riacquistando il tempo perso e la popolarità dei tempi passati. Persino un mio amico ora residente ad Aveiro, città nel nord del Portogallo, si diletta a inviarmi foto delle pagnotte a forma di pene cotte nei forni del panificio di famiglia, forse preparate proprio in omaggio a quelle di Amarante.

Foto cortesia di Confeitaria O Moinho.

Anche Gonçalo Azevedo, residente a Lisbona ma originario del nord del Portogallo, è cresciuto secondo le tradizioni della regione che ha regalato i natali ai propri genitori.

"Forse distribuire dolcetti a forma di pene può essere visto come un qualcosa di strano, di offensivo, ma non lo è. Chiunque sia cresciuto a nord è avvezzo a quest'usanza fin dalla più tenera età. I pasticcini a forma di pene vengono venduti non solo ad Amarante, ormai è una caratteristica tipica del Nord del Portogallo."

Dopo avermi spiegato che no, il suo nome non è stato scelto in onore del santo, Gonçalo ha tenuto anche a ribadirmi che secondo lui "la tradizione è qui per rimanere," e che probabilmente "non andrei in giro per Lisbona a regalare dolcetti a forma di pene alle ragazze (forse preferirebbero dei drink), ma ad Amarante è una cosa normalissima e fa parte dello spirito della festa. I francesi avranno anche le rose rosse, ma noi abbiamo i dolcetti a forma di pene."