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La battaglia per pubblicare la collezione di porno di Osama bin Laden

A quanto pare, durante l'operazione della CIA che ha portato all'uccisione di Osama bin Laden è stata sequestrata la collezione di porno del leader di Al Qaeda, che però al momento rimane coperta dal segreto.
Foto via EPA

Come forse ricorderete, a maggio è stata svelata la biblioteca di Osama bin Laden, una raccolta di testi che spaziavano dal diritto internazionale alle teorie del complotto sugli illuminati. Per motivare la scelta di rendere pubblica la lista di volumi, il governo degli Stati Uniti aveva spiegato di aver agito in risposta a "una richiesta di maggiore trasparenza avanzata dal Presidente." Ma tra il materiale sequestrato nel bunker di Abbottabad, in Pakistan, non c'erano solo libri—Osama bin Laden, infatti, aveva anche una collezione di porno piuttosto vasta.

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Ma la CIA non diffonderà questo materiale, sequestrato dai marine nel corso dell'assalto al bunker di Bin Laden di quattro anni fa. Questo perché, paradossalmente, i porno di Osama bin Laden sono stati catalogati come "operational file" e quindi non sono sottoposti al Freedom of Information Act (FOIA).

Gli "operational file" [documenti operativi] possono essere di tre tipi:

1. Documenti del National Clandestine Service, in cui sono contenute informazioni sulle operazioni di spionaggio o controspionaggio messe in atto da Paesi stranieri, o che riguardano scambi di informazioni avvenute tra gli Stati Uniti e servizi di intelligence, eserciti o governi stranieri; 2. Documenti del Directorate for Science and Technology, che riportano le tecniche e le tecnologie usate dai servizi segreti stranieri per raccogliere informazioni;

3. Documenti dell'Office of Personnel Security, in cui sono contenute informazioni su indagini condotte per determinare l'idoneità di potenziali fonti di informazioni straniere a scopi di spionaggio o controspionaggio.

"È assurdo definire questo materiale pornografico un 'operational file,'" ha dichiarato Steven Aftergood, direttore del Project of Government Security. "Anche se è stato ottenuto nel corso di un'operazione militare, non ha nulla a che fare con l'organizzazione o la messa in atto dell'operazione stessa. Questi documenti non ricadono sotto la definizione di 'operational file' data dal CIA Information Act."

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Tuttavia, la CIA ha fatto sapere che non potrebbe in ogni caso renderli pubblici perché la legge americana impedisce all'agenzia di diffondere materiale "osceno o che incita al crimine."

Proprio questa argomentazione ha messo in campo la CIA quando qualche mese fa ha rifiutato di fornire questo materiale a David Covucci, editor di BroBible, un sito che si descrive come "l'intrattenimento definitivo per gli uomini."

Covucci aveva scritto una richiesta appellandosi al FOIA e spiegando perché BroBible sarebbe stato interessato a ottenere la collezione di porno di Bin Laden—ma la richiesta non è esattamente stilata in toni formali, come si usa di solito:

Noi di BroBible.com (uno dei siti per uomini adulti più visitati del paese) pensiamo che ai nostri lettori potrebbe interessare la pubblicazione del materiale pornografico di cui Osama bin Laden era in possesso al momento della sua morte. Siamo uomini adulti. Siamo in grado di gestire la cosa. Ci piacerebbe sapere su che genere di porno si masturbava l'uomo più ricercato del mondo. Essere sotto costante minaccia di cattura richiede una stimolazione particolare? Immagino che potesse avere difficoltà a concentrarsi sul proprio pene, per cui suppongo che guardasse roba davvero particolare. Anche VICE News ha inoltrato una richiesta facendo appello al FOIA, ma la nostra richiesta è stata compilata presso l'Office of Director of National Intelligence (ODNI) dopo che il direttore James Clapper aveva confermato che durante l'operazione che aveva portato alla morte di Bin Laden era stato sequestrato "del materiale pornografico." Non abbiamo ancora ricevuto risposta.

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Jeffrey Anchukaitis, un portavoce dell'ODNI, ha dichiarato al Guardian che la collezione di porno di Bin Laden non sarebbe comunque stata resa pubblica per via dei suoi contenuti.

Era stata la Reuters nel 2011 a rivelare che nel bunker di Bin Laden era stato sequestrato del materiale pornografico.

"Il materiale pornografico recuperato ad Abbottabad, in Pakistan, è molto esteso e composto da video registrati con apparecchiature moderne," scriveva la Reuters, citando fonti anonime. "Le fonti affermano di non sapere di preciso dove sia stato trovato né chi lo abbia sequestrato, e specificano di non avere la certezza che Bin Laden abbia effettivamente acquistato o visionato i filmati."

Si è parlato a lungo del fatto che Al Qaeda usasse la pornografia per comunicare messaggi in codice ai suoi seguaci, come ha sostenuto tra gli altri anche un articolo del Telegraph.

Covucci ha scritto in una mail a VICE News di essere determinato a mettere le mani sui porno di Osama bin Laden. Intende fare ricorso contro la decisione della CIA e presentare una seconda richiesta.

"Si stanno nascondendo dietro un muro di cazzate kafkiane," ha dichiarato.

Segui Jason Leopold su Twitter: @JasonLeopold