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Italia

150 militari hanno sgominato una rete di narcotraffico basata su un antico sistema islamico

L'antico sistema utilizza una serie di intermediari, o broker, che gestiscono i trasferimenti finanziari da un Paese all’altro — ma senza mai movimentare fisicamente il denaro ed “evitando i canali ufficiali.
Foto via Flickr

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Nella mattinata di oggi, una maxi-operazione condotta dalla Guardia di Finanza italiana ha sgominato una vasta rete di operatori e intermediari coinvolti nel traffico internazionale di stupefacenti.

L'organizzazione criminale era divisa in tre sotto-gruppi ed era attiva in 16 città tra Trentino Alto Adige, Veneto, Lombardia e Piemonte.

Gli indagati erano soliti confezionare l'eroina brown sugar in ovuli da cinquanta grammi, chiamati "sacchi di mele." Da qui il nome dell'operazione, denominata Brown Apple.

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Una delle tre 'teste' del gruppo di narcotrafficanti operava seguendo l'hawala, un "sistema informale di trasferimento di valori basato sulle prestazioni e sull'onore di una vasta rete di mediatori."

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L'hawala, che ha le sue radici nel corpo legislativo islamico tradizionale, era molto praticato nelle transazioni commerciali operate nell'Europa medioevale.

L'antico sistema utilizza una serie di intermediari, o broker, che gestiscono i trasferimenti finanziari da un Paese all'altro — ma senza mai movimentare fisicamente il denaro ed "evitando i canali ufficiali."

I trasporti delle partite di droga avvenivano occultando la sostanza stupefacente nelle intercapedini degli autoveicoli, oppure portandola negli zainetti a bordo di mezzi di trasporto pubblici, soprattutto treni e autobus.

L'operazione ha portato a 22 ordinanze di custodia cautelare in carcere, rivolte a cittadini italiani, tunisini e marocchini, tutti residenti o domiciliati nel nord Italia. Sono stati sessanta, in tutto, i denunciati.

Questo risultato è frutto di un anno di indagini, coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia.

Centocinquanta i militari coinvolti nell'operazione, che hanno sequestrato complessivamente "52 kg di hashish, 6 etti di eroina e cocaina e 2 automezzi nonché parte dei proventi delle attività illecite e numerose banconote false," come si legge in un comunicato diffuso dalla Guardia di Finanza.

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"I membri dell'organizzazione si sono dimostrati in grado di garantire, ricorrendo anche ad azioni di forza ed a metodi intimidatori volti a mantenere il controllo del lucroso "mercato", un costante approvvigionamento di sostanze stupefacenti verso, in particolar modo, le città di Trento e Rovereto," si legge ancora nel testo pubblicato oggi.

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Foto di The National Crime Agency in Creative Commons