Tre proposte di matrimonio finite malissimo

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Tre proposte di matrimonio finite malissimo

Probabilmente ci sono poche cose al mondo mortificanti quanto una proposta di matrimonio finita male. Abbiamo parlato con tre persone che si sono trovate in questa imbarazzante situazione, e ci siamo fatti raccontare com'è andata.

Probabilmente ci sono poche cose più mortificanti che vedersi respingere una proposta di matrimonio. Basta cercare "failed marriage proposal" su YouTube per trovare un'infinità di video di persone rifiutate. Per qualche ragione, una grande quantità di questi video sembra aver luogo nei centri commerciali, accanto a grandi monumenti o durante manifestazioni sportive. E questo ovviamente non aiuta il profondo, cavernoso senso di disperazione associato a momento del genere: nessuno vuole essere consolato a bordo campo da una mascotte in un costume da tigre.

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Quello che questi video non offrono è la possibilità di chiedere agli interessati come ci si sente davvero. Volevo scoprirlo, così ho contatto tre persone a cui la proposta di matrimonio non è andata molto bene, invitandole a raccontarmi il tutto.

(I nomi sono stati cambiati.)

ART ATTACK

Io e la mia ragazza stiamo insieme da più di un anno e sono sempre stato chiaro sul fatto che non voglio sposarmi o avere figli. Ho 29 anni e lei 25, e sembrava d'accordo con queste mie idee. A ottobre dell'anno scorso però ha iniziato ad avere atteggiamenti un po' diversi: mi ha detto che mi amava e ha cominciato a parlare di andare a vivere insieme.

I discorsi sul tema sono spariti per un po', precisamente fino al 29 febbraio. Era una domenica pomeriggio e la mia ragazza mi ha chiesto di accompagnarla al corso di bigiotteria che frequentava. Quando sono arrivato sul posto, la stanza era piena di donne di mezza età e fili colorati che servivano per fare i braccialetti. Mi sono seduto di fronte alla mia ragazza, che mi ha passato una scatola di materiale in modo che potessi fare il mio braccialetto. La scatola conteneva delle lettere unite da un filo. Guardando meglio mi sono accorto che le lettere formavano la frase "Mi vuoi sposare?"

Non volevo mettere in imbarazzo la mia ragazza davanti al gruppo di donne in abito lungo, e quindi ho cominciato a posizionare le lettere in ordine deliberatamente sbagliato. Ho composto un paio di parole, ma poi lei mi ha interrotto in lacrime. Si era accorta che fingevo di non capire per non dover affrontare la conversazione.

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Mi sentivo a disagio. Non solo perché mi avevano appena fatto una proposta di matrimonio ma anche perché mi era stata fatta tramite un braccialetto fatto a mano.

Siamo andati a fare una passeggiata e quando ha smesso di piangere ha cercato di spiegarmi che era il 29, a quanto pare l'unica data in cui "le donne possono fare una proposta di matrimonio agli uomini." Mi ha detto che nel caso l'uomo avesse detto di no, avrebbe dovuto comprare alla donna dei guanti di seta. Ritenevo tutte queste storie delle cazzate immense ma a quanto pare esiste davvero una pagina Wikipedia su cui c'è scritto qualcosa del genere. Dopo ha sostenuto che era uno scherzo. Ma allora perché ha pianto così? Le ho sempre detto che non mi sarei mai voluto sposare. L'avevo avvertita.

Dopo tutto ciò me ne sono tornato a casa, e la mattina dopo al mio risveglio abbiamo cominciato a messaggiare in modo imbarazzato commentando l'accaduto. Non ci siamo visti per tre giorni, durante i quali pensavo: "finché lei non riapre la conversazione, va tutto bene." La storia è abbastanza fresca e ci stiamo ancora lavorando.

Alex, 29 anni

RIFIUTO OLIMPICO

Quando ho cominciato a uscire con Tom ero completamente cotta. Aveva dieci anni più di me, ed era stato nella squadra olimpica della Gran Bretagna. Sulla carta sembrava perfetto, anche se in realtà le cose stavano diversamente. Nonostante fosse parte di una squadra che aveva vinto la medaglia d'oro, lui si era infortunato alla prima gara e quindi di fatto era stato fin da subito fuori dai giochi. Questo evento aveva avuto un grande impatto sulla sua vita, e lo aveva lasciato con un complesso enorme per cui doveva sempre avere tutto sotto controllo e dimostrare il suo valore. Dopo due anni, le difficoltà del nostro rapporto erano diventate troppe e ho deciso di chiuderla.

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Poco tempo dopo mio padre mi ha detto di aver ricevuto un messaggio su Facebook da Tom: "Ho bisogno di parlare con te di tua figlia." Il giorno dopo sono stata svegliata da una chiamata di Tom che diceva di essere alla cattedrale di Canterbury e che avrei dovuto raggiungerlo. Non riuscivo a credere che fosse veramente là, ma mi sono trascinata fuori dal letto e sono salita in macchina per raggiungerlo.

Quando sono arrivata sul luogo, Tom mi stava aspettando davanti a questo bellissimo edificio con un mazzo di fiori e una bottiglia di champagne. Prima che riuscissi a dire "ba" era già in ginocchio. Mi ha dato una collana—non un anello, una collana. Poi una folla di turisti si è raccolta intorno a noi e ha iniziato a scattare foto a Tom, che stava con un ginocchio in terra davanti a me (che stavo per vomitare tutto quello che mi ero bevuta la sera prima). Ero mortificata. Gli ho chiesto di alzarsi e gli ho spiegato di fronte al gruppo di giapponesi che nemmeno stavamo insieme. Tom era convinto che proponendomi di sposarlo avrebbe risolto i nostri problemi.

Abbiamo lasciato la cattedrale e l'ho accompagnato verso la stazione, ma visto che non c'erano treni quel giorno ha dovuto prendere un autobus.

Emma, 25 anni

IL DILEMMA DEL GATTO MORTO

Ho conosciuto Claire al KOKO, un locale di Londra. Quella sera lei aveva un reggiseno fosforescente e io una maglietta con un alieno sopra. In mano invece avevo uno starlight—quei braccialetti fluorescenti che danno in alcuni locali. Lei mi chiese di prestarglielo, e da lì cominciò tutto.

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Quando le chiesi di sposarci, stavamo insieme da sei anni. Eravamo appena andati a convivere quando mi disse che non si trovava bene con il suo lavoro e che voleva licenziarsi. Aveva trovato un annuncio nella sezione viaggi del Guardian che diceva che con 1000 sterline potevi startene in barca a vela per un anno. Per quella cifra, ti avrebbero insegnato a veleggiare e fornito tutto il necessario. Era ossessionata dall'idea; credo pensasse che così avrebbe risolto tutti i suoi problemi. All'epoca ero un po' più debole di polso e feci intendere che per me non c'erano problemi se per un anno avesse passato le sue giornate su una barca a vela. Ovviamente dentro ero distrutto, ma non potevo andare con lei perché avevo appena cominciato un nuovo lavoro.

Durante il suo periodo sulla barca ci sentivamo solo una volta ogni tanto su Skype, essendo lei di fatto in mezzo al mare. Ad ogni chiamata sembrava meno e meno interessata all'idea di tornare a casa. Il suo disinteresse mi portò a convincermi del fatto che chiederle di sposarmi fosse l'unica alternativa. L'idea divenne una sorta di ossessione e prenotai un volo per andare a trovarla a Tahiti.

Nella settimana prima del mio viaggio il gatto di Claire iniziò a stare male. Aveva quel gatto da quando era bambina e in sua assenza ero io a occuparmene. Pensai: "Gatto, non puoi morire adesso che Claire non c'è: così non mi sposerà mai!" Il veterinario alla fine disse che mi sarebbero servite duemila sterline per salvarlo e la cifra era fuori discussione—avevo speso tutti i soldi per i voli. Quindi optai per far fare al gatto una puntura, e lo feci seppellire in una fosse comune, gratis. Una cosa orribile.

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Il giorno dopo la morte del gatto ero sull'aereo per Tahiti, che aveva un ritardo pazzesco. Era tutto estremamente stressante. Come se non bastasse persi la coincidenza a Parigi e quindi mi toccò soggiornare in un hotel da schifo.

Quando finalmente arrivai, vidi Claire nella hall. Era bellissima: era abbronzata e portava delle conchiglie tra i capelli, mentre io ero incredibilmente pallido e avevo perso quasi cinque chili per lo stress. Quella notte mi convinsi del fatto che avrei chiesto a Claire di sposarmi. Dato il contesto del nostro incontro, comprai circa 2000 starlight per disegnarci un cuore enorme sulla sabbia.

Portai fuori Claire per mostrarle la mia fluorescente dichiarazione d'amore, ma lei aveva capito già tutto e mi fermò prima che potessi dire niente. Iniziò un monologo su come le cose erano cambiate tra noi e su come non fosse più sicura del nostro futuro. Ero completamente distrutto.

Alla fine, per colpa di uno sciopero, siamo rimasti bloccati sull'isola per altre due settimane. È stato tutto incredibilmente imbarazzante. Avevamo finito i soldi e abbiamo dovuto dormire in una piccolissima cabina della barca a vela su cui era imbarcata. Una settimana dopo mi confessò che per tutto il tempo che aveva passato su quella barca era andata a letto con un altro.

Ben, 29 anni

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