Foto di Craige Moore/Flickr
Da ieri, martedì 6 settembre, masturbarsi in pubblico in Italia non sarà più considerato un reato.È quanto deriva dalla depenalizzazione contenuta in un decreto del 2015 applicata nelle ultime ore dalla Corte di Appello di Catania a beneficio di Pietro L., un catanese di circa 70 anni.L'uomo era stato infatti condannato nel 2015 dalla Corte di Appello di Catania a 3 mesi di reclusione per aver praticato "autoerotismo al passaggio" di alcune studentesse nella cittadella universitaria.La sua difesa, fino a prima ancora insufficiente, era basata sulla presunta "occasionalità" del fatto, e la ridotta visibilità di quei momenti — l'atto sarebbe avvenuto attorno alle 18.30, al tramonto.L'udienza della Cassazione, svoltasi a fine giugno e messa pubblicamente agli atti solo ieri, scagiona invece l'uomo dai rilievi penali, e lo costringe a pagare solo una multa amministrativa — la cui entità sarà adesso decisa dal Prefetto di Catania, per una cifra compresa tra i 5 e i 30mila euro.La sostanza, dunque, è che prendendo atto della sanatoria del 2015, la Cassazione considererà la masturbazione in pubblico non più un reato punibile col carcere, a meno che gli atti osceni non vengano commessi in luoghi frequentati da minori.
Segui VICE News Italia su Twitter, su Telegram e su FacebookFoto di Craige Moore via Flickr, rilasciata su licenza Creative Commons.
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