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VICE News

Welcome to Vicenza

L'Italia è l'unico paese in Europa in cui la presenza militare americana non accenna a diminuire, e Vicenza è una delle sue roccaforti. Siamo stati in città poco dopo l'apertura di una nuova, gigantesca base americana, per parlarne con gli americani...
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L'Italia è l'unico paese d'Europa in cui la presenza militare americana non accenna a diminuire: nel 1991 le truppe statunitensi in Italia rappresentavano il 5 percento di quelle presenti in Europa; ora la percentuale è pressoché triplicata, passando al 15 percento. Tutto ciò in realtà non dovrebbe stupire più di tanto. Il nostro Paese si presta a essere la nuova "base di lancio" delle guerre americane in Europa, e non solo per una questione di posizionamento geografico. Da sempre i governi italiani, a prescindere dall'appartenenza politica, si sono dimostrati particolarmente accomodanti nei confronti delle richieste americane. E nonostante questo "atteggiamento" fosse in passato giustificato da ovvie circostanze storiche, la situazione attuale lascia molti più dubbi a riguardo.

Ancora oggi infatti la presenza delle basi americane sul territorio italiano è regolata da un trattato segreto tra Italia e Stati Uniti stipulato nel 1954, periodo in cui l'Italia era in pratica un protettorato americano. Questo accordo permette ai governi di avere un'ampia libertà di azione in materia—nello specifico, di prendere decisioni senza dover passare per l'approvazione delle Camere e dell'opinione pubblica. Questo è sostanzialmente quello che è successo nel caso di Vicenza e della Caserma del Din, seconda base militare americana a Vicenza dopo la storica Caserma Ederle, e ultima "apertura" in ordine temporale.

Prima Berlusconi nel 2004, poi Prodi nel 2007 hanno dato il via libera al progetto che prevedeva la costruzione di una nuova base americana sull'aerea dell'ex aeroporto militare Dal Molin. Il 2 luglio 2013 la Caserma del Din è stata ufficialmente inaugurata. La nuova base servirà a riunificare le truppe della 173esima brigata—una delle più potenti unità di paracadutisti americane—che in precedenza erano divise tra Vicenza e la Germania. Con questo nuovo innesto, la presenza di cittadini americani sul territorio, tra militari e civili, supera le 12.000 persone, ovvero più del 10 percento della popolazione vicentina.

Per capire cosa comporta una presenza del genere in una città come Vicenza abbiamo passato qualche giorno in città poco dopo l'inaugurazione della nuova caserma, per parlarne sia con gli americani che abitano dentro le basi sia con i vicentini che le basi continuano a non volerle.