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Il tunnel scavato con dei cucchiaini per evadere da un campo di concentramento

Lungo 30 metri e profondo tre, il tunnel sarebbe stato utilizzato da 80 prigionieri per fuggire da un campo di concentramento nazista.
Il sito di una delle fosse comuni presenti a Ponar in Lituania. Foto di Avi1111 via Wikimedia Commons

Un gruppo di archeologi ha scoperto a Ponar, in Lituania, un enorme tunnel sotterraneo scavato almeno 70 anni fa con dei cucchiai dai prigionieri dell'Olocausto. A riportare la notizia è il New York Times.

Si pensa che il tunnel – che si estende per più di 30 metri, a una profondità che va dal metro e mezzo ai tre – sia stato realizzato da almeno 80 prigionieri di un campo di concentramento, lavorando per 76 giorni di fila. Attraverso quel tunnel il 15 aprile 1944 gli internati fuggirono dal campo. Tuttavia, solo 12 di loro scamparono agli spari dei loro carcerieri, e soltanto 11 riuscirono poi a sopravvivere alla guerra.

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Richard Freund, storico della University of Hartford, ha guidato la squadra alla scoperta usando una speciale tecnologia radar che è riuscita a penetrare il terreno di Ponar, ritenuto uno dei primi luoghi dove gli ebrei furono deportati e uccisi durante l'Olocausto. Il tunnel viene citato dai sopravvissuti all'Olocausto in numerosi racconti. Finora, però, si pensava fosse soltanto una leggenda.

Freund ha detto al Times che la scoperta non solo conferma le testimonianze, ma significa anche che la stessa tecnologia potrebbe essere utilizzata per scoprire molti altri tunnel scavati in tutta Europa.

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Questo articolo è stato originariamente pubblicato da VICE US