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Cosa prevede lo storico accordo sul clima appena raggiunto da 200 paesi

L'accordo è fondamentale per limitare l'emissione di un potente gas serra che, secondo le previsioni, potrebbero far aumentare la temperatura media del pianeta di 0,5 gradi centigradi entro la fine del secolo.

Quasi 200 paesi hanno raggiunto un accordo per anticipare la graduale riduzione di un potente gas serra che, secondo le previsioni, potrebbero far aumentare la temperatura media del pianeta di 0,5 gradi centigradi entro la fine del secolo.

Al termine di una conferenza dell'ONU a Kigali, in Rwanda, i negoziatori hanno raggiunto un accordo per modificare il Protocollo di Montreal, approvato quasi 30 anni fa, per ridurre la produzione di idrofluorocarburi (o HFC), sostanze chimiche sintetiche usate nei frigoriferi e nei condizionatori. Gli HFC non erano inclusi nell'accordo di Parigi sul clima firmato quest'anno.

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Diversamente dall'accordo di Parigi, che prevede un impegno volontario ad ampio raggio per ridurre le emissioni, quello del Rwanda riguarda un singolo agente inquinante ed è legalmente vincolante. "Probabilmente si tratta del passo più importante che potevano fare in questo momento per limitare il riscaldamento del pianeta per le prossime generazioni," ha detto il Segretario di Stato americano John Kerry.

Durante i negoziati, gli Stati Uniti e l'Unione Europea hanno spinto per una data anticipata per la riduzione degli HFC, mentre altri paesi come India, Brasile e Cina volevano una data più lontana a causa dell'aumento di domanda per l'aria condizionata in questi paesi in via di sviluppo.

"Francamente, nessuno vi perdonerà se non raggiungerete un compromesso a questa conferenza," ha detto ai membri ONU, stando a Reuters, Erik Solheim, direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP).

Alla fine i paesi si sono accordati su un accordo a tre livelli: gli Stati Uniti e i membri dell'Unione Europea fermeranno la produzione e il consumo di HFC entro il 2018, mentre Cina, Brasile e tutta l'Africa smetteranno di usare gli HFC entro il 2024.

Un ultimo gruppo che comprende i paesi tra i più caldi al mondo - come India, Pakistan, Iran, Arabia Saudita e Kuwait - avrà la tabella di marca più permissiva, smettendo di usare HFC entro il 2028.

I paesi sviluppati hanno anche deciso di pagare una somma ancora non quantificata per finanziare la transizione e trovare delle alternative agli HFC. L'entità dei finanziamenti, che dovrebbe essere di miliardi di dollari a livello globale, sarà decisa alla prossima riunione tra le parti che, stando all'UNEP, si terrà a Montreal nel 2017.

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Nonostante rappresentino solo una piccolissima parte delle cause attuali del riscaldamento globale, l'uso degli HFC è schizzato negli ultimi anni, e rischia di rappresentare fino al 19 per cento delle emissioni globali nel 2050, stando a uno studio.

Gli HFC hanno un potenziale per il surriscaldamento globale migliaia di volte più alto rispetto all'anidride carbonica. Per questo è importante iniziare a ridurli ora, e non tra qualche anno.

Il Protocollo di Montreal, firmato nel 1987 ed entrato in vigore nel 1989, ha riunito 197 membri ONU contro l'uso di decine di agenti chimici dannosi per l'ozono.

Si temeva che le sostanze chimiche stessero riducendo la cupola di ozono nella stratosfera, che filtra i raggi UV che causano il cancro. C'era un buco enorme nello strato di ozono sopra l'Antartide, e l'accordo ha costretto gli stati membri dell'ONU a trovare una soluzione.

L'accordo del 1987 è stato un grande successo: al tempo, Kofi Annan lo definì "forse l'accordo internazionale più di successo finora." Grazie all'accordo, i clorofluorocarburi (o CFC) che erodono l'ozono - e che erano usati, tra le altri cose, per la refrigerazione e per i condizionatori - sono stati quasi completamente eliminati entro il 2010. Lo strato di ozono dovrebbe migliorare nei prossimi decenni.

Ma per compensare la riduzione nell'uso dei CFC, è aumentato significativamente il consumo degli HFC. Ponendo fino a un problema - le sostanze chimiche che creavano un buco nell'ozono - il protocollo ha dato vita a un altro: l'aumento di un potente gas serra che sta contribuendo al cambiamento climatico.

Uno studio ha previsto che la riduzione degli HFC potrebbe evitare un aumento di 0,5 gradi centigradi entro il 2100 — un numero significativo considerando che l'accordo di Parigi sul clima mira a ridurre l'aumento delle temperature globali a non più di due gradi centigradi.


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