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“Al 90 per cento l'aereo russo in Egitto è stato abbattuto da una bomba”

A un giorno dalla nuova rivendicazione da parte dello Stato Islamico, un membro della squadra investigativa egiziana ha rivelato che, stando agli elementi raccolti dalla scatola nera, prove dimostrerebbero che si sarebbe trattato di una bomba.
Foto di Maxim Grigoriev/Russian Emerge/EPA

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Gli ufficiali che stanno investigando sull'incidente dell'aereo russo in Egitto si sono detti "sicuri al 90 per cento" che il rumore udibile nell'ultimo istante della registrazione dalla cabina di pilotaggio sia stato causato dall'esplosione di una bomba, secondo quanto riferito a Reuters da una fonte interna al team.

L'Airbus 321 si è schiantato 23 minuti dopo il decollo dall'aeroporto del resort turistico Sharm el-Sheik, nove giorni fa, uccidendo 224 persone tra passeggeri e personale di bordo.

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I militanti del cosiddetto Stato Islamico (IS) hanno rivendicato la paternità dell'incidente, spiegando che si sarebbe trattato di un attentato. Un'ipotesi inizialmente ritenuta poco credibile, ma diventata via via più quotata con il passare dei giorni.

"Le analisi delle indicazioni raccolte fino a questo momento attraverso la scatola nera [dell'aereo] indicano che si è trattato di una bomba," ha spiegato un membro egiziano del team di indagine, che ha chiesto di rimanere anonimo. "Siamo certi al 90 per cento che sia stato un ordigno."

Leggi anche: Cosa sappiamo finora dell'aereo russo precipitato in Egitto

Quando gli è stato chiesto di spiegare se e quali altre possibilità stanno venendo prese in considerazione dal team di investigatori, oltre a quella di un ordigno a bordo, l'uomo si è rifiutato di commentare. Nella giornata di sabato, il capo-investigatore Ayman al-Muqaddam aveva citato tra le ipotesi anche un'esplosione del carburante, un problema meccanico, o un surriscaldamento delle batterie al litio.

L'aggiornamento arriva a breve distanza da un video diffuso da IS nella giornata di sabato. Intitolato "Curando le anime per uccidere i russi," il video ha rivendicato ancora una volta la responsabilità dell'attentato. Secondo quando si può presumere, il video mostra la distruzione e le vittime derivanti dalle "atrocità dei russi" in Siria, e include la partecipazione del leader Abu Bakr al-Baghdadi.

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"Uccidi, e sarai ucciso," dice la voce del narratore nel video. "Non lasceremo mai che gli infedeli e i comunisti vivano in pace e sicurezza, finché tutti gli stati musulmani non possano vivere in pace e sicurezza… Lo abbiamo distrutto noi, arrabbiatevi quanto volete."

Sabato, il capo-investigatore Ayman al-Muqaddam ha annunciato che l'aereo si sarebbe spezzato mentre viaggiava con il pilota automatico, e che la scatola nera aveva registrato un fragore assordante nell'ultimo secondo di registrazione nella cabina di pilotaggio.

Guarda: Il raid contro lo Stato Islamico in cui è morto un soldato americano

La Russia ha inviato una squadra di specialisti per verificare le misure di sicurezza vigenti negli scali egiziani e per fornire ulteriori raccomandazioni allo staff delle strutture aeroportuali.

Intanto ieri, da Ciampino, è partito anche un gruppo di esperti italiani, che si recherà in Egitto per effettuare un'analisi delle misure di sicurezza adottate all'aeroporto di Sharm el-Sheikh con un occhio specifico ai vettori italiani in partenza per il nostro Paese.

Secondo quanto riferisce la Farnesina, la missione tecnica è composta da specialisti dell'Enac, da esperti della sicurezza aeroportuale, del Ministero dell'Interno e di altre amministrazioni competenti e provvederà al completamento delle misure di sicurezza dei voli già adottate su richiesta dell'Enac dalle compagnie di charter italiane.

Guarda ora il documentario di VICE News "Lo Stato Islamico", in versione integrale:

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