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Chi è 'Affluenza Teen' e perché tutti negli Stati Uniti parlano da mesi della sua vicenda

Ethan Couch è stato condannato dal giudice che l'ha condannato a 720 giorni di carcere per aver violato le condizioni di libertà vigilata imposte in seguito all'uccisione di quattro persone nel 2013.
Foto di Max Faulkner/AP

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Nel 2013, Ethan Couch uccise quattro persone. Era ubriaco, e stava guidando - a 16 anni - il pickup del padre.

Da diversi mesi, il suo procedimento giudiziario è il più discusso nel panorama mediatico americano — un caso denominato, dai giornali, 'affluenza teen'.

Uno psicologo chiamato a testimoniare in tribunale affermò infatti che Couch soffriva di "affluenza", una malattia psichica legata al suo stile di vita privilegiato e alla sua agiata estrazione familiare.

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Il termine deriva dall'unione della parola affluence o affluent, ricchezza o ricco, e influenza, la malattia. Una "malattia della ricchezza" che, secondo la difesa, gli avrebbe impedito di prendere coscienza delle sue azioni.

Sebbene la diagnosi non fosse stata riconosciuta dall'Associazione Psichiatrica Americana, Couch riuscì così a evitare di finire in carcere, subendo soltanto una condanna a dieci anni di libertà vigilata.

Le critiche non mancarono: secondo molti, la clemenza dei giudici fu dovuta proprio alla ricchezza della famiglia.

Lo scorso dicembre però "affluenza teen" è fuggito in Messico con la madre, violando le condizioni della sentenza. Così, ieri, un tribunale del Texas l'ha condannato a passare poco meno di due anni dietro le sbarre — o 180 giorni per ognuna delle quattro vittime dell'incidente.

Couch viaggiava ad alta velocità e presentava livelli di alcool nel sangue tre volte superiori al limite legale, quando travolse un motociclista fermo a bordo strada e tre persone che si erano fermate a soccorrerlo.

Dopo la fuga in Messico e la successiva estradizione negli Stati Uniti, Couch è stato rinchiuso nel carcere della Contea di Tarrant, dove resterà per il prossimo biennio. A meno di ulteriori sorprese.

"Oggi non uscirai di prigione," gli ha detto il giudice Wayne Salvant, annunciando la sentenza. Il 19enne, che compariva per la prima volta in un tribunale per adulti, indossava la tuta rossa del penitenziario di Tarrant.

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Appena prima della sua fuga in Messico, Couch era stato ritratto in un video che lo vedeva 'impegnato' in una festa ad alto contenuto alcolico. Sarebbe stata proprio la pubblicazione del video sui social media, a convincerlo a violare le condizioni della libertà vigilata.

ya boy ethan couch violating probation. i got more if u want — H (@BlondeSpectre)2 dicembre 2015

Lui e sua madre, Tonya Couch, sono stati sorpresi in un resort della città messicana di Puerto Vallarta: a tradirli, il cellulare usato per ordinare una pizza da Domino's.

A Puerto Vallarta, Couch sarebbe anche dovuto ricorrere ai soldi della madre per saldare il conto in uno strip club locale, al termine di una serata.

Secondo quanto riferito a ABC News da alcuni dipendenti del bar, Couch era "estremamente ubriaco" e avrebbe lasciato in pegno il suo Rolex come garanzia di pagamento.

Lo stato americano ha dovuto spendere 150.000 dollari per il programma di disintossicazione da alcool e droga imposto a Couch, dato che apparentemente i suoi genitori non potevano permettersene il costo totale (200.000 dollari). A riportare questa notizia è stato il giornale Fort Worth Star-Telegram che ha citato le carte giudiziarie.

Tonya Couch è stata arrestata con l'accusa di aver aiutato il figlio a fuggire in Messico.

La donna è stata rilasciata su cauzione ed è ora agli arresti domiciliari in attesa del processo. Se fosse giudicata colpevole, potrebbe ricevere una condanna massima di 10 anni di carcere.


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