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Il terrificante video sul maltrattamento degli animali che ha portato alla chiusura di un mattatoio

Nel filmato, girato di nascosto e diffuso da un gruppo animalista francese, si vedono gli animali riprendere conoscenza poco prima di essere uccisi.
via l214/youtube

Il sindaco della cittadina di Alès, nel sud della Francia, ha chiuso un mattatoio locale dopo la pubblicazione di un video che mostra il maltrattamento degli animali nella struttura.

Il video, girato di nascosto, è stato diffuso mercoledì dal gruppo animalista L214 e mostra gli animali riprendere conoscenza mentre vengono sgozzati e poi lasciati morire dissanguati, appesi per una zampa o sul pavimento del mattatoio.

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"Una persona che aveva accesso al mattatoio ci ha contattati sapendo che ci eravamo già interessati alla faccenda," ha spiegato Sébastien Arsac, uno dei co-fondatori del gruppo. "Nel giro di dieci giorni abbiamo girato 50 minuti di video."

Secondo il gruppo L214, ogni anno nello stabilimento vengono uccisi 3.000 cavalli, 20.000 maiali, 40.000 pecore e 6.000 bovini. La cella frigorifera del mattatoio può contenere fino a 7.000 tonnellate di carne.

ATTENZIONE: il filmato potrebbe urtare la vostra sensibilità.

Gilbert Mouthon, un veterinario francese che lavora anche come consulente per i processi giudiziari sull'igiene delle carni, ha analizzato il filmato per VICE News. "Da un lato ci sono innegabili atti di crudeltà, che è un problema dal punto di vista penale, e dall'altro esistono problemi sanitari che mettono a rischio il consumatore," ha detto Mouthon.

Secondo il veterinario, alcuni degli animali ripresi nel video non erano stati puliti adeguatamente ed erano ricoperti di escrementi secchi, potenzialmente contaminati.

In un rapporto di sette pagine risalente all'8 ottobre e pubblicato sul sito del gruppo L214, Mouthon ha elencato le violazioni visibili nel video. "I bovini sembrano riprendere conoscenza: uno di loro viene dissanguato subito dopo essere rinvenuto."

Una legge che regola la macellazione in Francia dice che "il dissanguamento deve iniziare il prima possibile dopo che [gli animali vengono] storditi per garantire che non riprendano conoscenza prima della morte."

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Arsac ha spiegato a VICE News giovedì che il gruppo L214 aveva presentato un reclamo formale contro il mattatoio presso l'alta corte di Alès per maltrattamenti, crudeltà animale e per non aver rispettato le leggi sulla macellazione. Il pubblico ministero di Alès ha detto giovedì di aver aperto un'indagine sugli abusi all'interno del mattatoio.

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In una dichiarazione resa pubblica mercoledì, il sindaco di Alès Max Roustan ha detto di essere rimasto "colpito" dal filmato e di aver ordinato "la chiusura immediata del mattatoio come misura precauzionale." Il sindaco ha inoltre annunciato "l'apertura di un'indagine amministrativa interna per verificare ogni possibile violazione delle leggi che regolano la macellazione."

Il portavoce del gruppo L214 ha confermato la presenza giovedì di alcuni cartelli fuori dal mattatoio che ne annunciavano la chiusura. Ha inoltre parlato di un gran numero di camion che lasciavano la struttura.

Alès Viande—una macelleria locale che acquistava il 60 per cento delle sue carni dal mattatoio—ha annunciato di aver chiuso ogni rapporto con il mattatoio mercoledì. Boris Martinez, il responsabile qualità di Alès Viande, ha detto a VICE News che la carne del mattatoio era venduta a "scuole medie e superiori, ospedali, macellerie e supermercati."

Il mattatoio è di proprietà della città di Alès, ed è per questo che il sindaco ha potuto chiuderlo così velocemente dopo la diffusione del filmato. La gestione dello stabilimento è coordinata dalla Direzione Dipartimentale per la Protezione della Popolazione (DDPP)—un ufficio nazionale decentrato che lavora per assicurare il benessere dei cittadini. Il DDPP doveva garantire il rispetto delle leggi sulla salute e la sicurezza e verificare il rispetto del benessere degli animali.

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Olivier Lemarignier, capo del dipartimento locale del DDPP, ha detto a VICE News giovedì di aver visitato la struttura con un collega il 4 settembre per eseguire l'ispezione annuale. Lemarignier ha spiegato di aver ispezionato i registri, lo stabilimento e l'attrezzatura.

"Siamo rimasti molte ore per osservare i lavoratori nei diversi reparti, e non abbiamo visto nulla di strano. I video sono stati girati con delle telecamere nascoste," ha detto. "Quando vedo che i bovini vengono dissanguati nella maniera sbagliata durante una macellazione rituale, o che riprendono conoscenza, è insopportabile, è uno shock per me e per tutto il resto della squadra," ha aggiunto Lemarignier.

L'ispettore ha spiegato che il DDPP ha rilasciato a tutti gli impiegati del mattatoio un "certificato di competenza" nel benessere animale dopo due giorni di training nel 2013 e nel 2014.

Dopo l'ispezione di settembre, il mattatoio ha ricevuto un'avvertenza formale e gli è stato ordinato di "porre fine alle pratiche sbagliate." Lemarignier non ha voluto dire per questioni di riserbo quali pratiche non rispettavano gli standard minimi. Stando a un comunicato diffuso dalle autorità distrettuali di Nîmes, le violazioni rilevate a settembre "non erano comparabili a [quelle osservate] nel filmato."

Lemarignier ha sottolineato la necessità di "riformare le operazioni e investire nell'attrezzatura" del mattatoio e ha promesso di eseguire "controlli scrupolosi" nel caso lo stabilimento dovesse riaprire.

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"C'è un problema in Francia per quel che riguarda gli ispettori veterinari," ha spiegato Arsac. "Il loro lavoro non è facile. Fermano la macellazione solo quando è strettamente necessario. Questo vuol dire che, al contrario dell'igiene, il benessere degli animali è ritenuto opzionale."

In un rapporto del 2013, l'Ufficio Veterinario e Alimentare Europeo ha constatato che le violazioni della salute e la sicurezza nel settore spesso sono il risultato di "un forte ricambio dei dipendenti, di un addestramento carente dei lavoratori del settore alimentare e di una mancanza, se non assenza, di verifiche quando viene riconosciuta una violazione."

Secondo le autorità locali, il mattatoio garantisce 120 opportunità di impiego "diretto e indiretto" nella regione. Lo stabilimento, che è stato ristrutturato nel 2010 al costo di 2,5 milioni di euro, non ha risposto alle richieste di commento di VICE News.

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Screenshot via L214/Youtube

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