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Tutte le ultime rivelazioni della polizia francese sugli attacchi di Parigi

Il procuratore ha spiegato nel dettaglio la composizione dei tre commando che hanno commesso gli attentati del 13 novembre, aggiornando la stampa sull'avanzamento delle indagini.
Image via Police Belge

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Il procuratore della Repubblica François Molins ha tenuto una nuova conferenza stampa, nella serata di martedì, per spiegare le evoluzioni dell'inchiesta sugli attentati di Parigi, che prosegue da ormai dieci giorni con il coordinamento della sezione anti-terrorismo di Parigi.

Il procuratore ha parlato nei dettagli della composizione dei tre commando che hanno commesso gli attentati del 13 novembre, spiegando come stanno procedendo le investigazioni sui vari membri — uno dei quali si trova ancora in fuga.

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Il commando dello Stade de France :

Questo commando era basato a Bobigny, ed era composto di quattro persone munite di cinture esplosive: Bilal Hadfi (francese, ma residente in Belgio), e due individui che hanno utilizzato le identità di Ahmad Al-MohammadMohammad al-Mahmod (i cui passaporti sono stati controllati in Grecia lo scorso 3 ottobre). Gli inquirenti pensano che la terza persona possa essere Salah Abdeslam, il quale è poi fuggito ed è ora ricercato dalle polizie di Belgio, Francia e forse Germania.

All'inizio si pensava che Salah Abdeslam facesse parte del commando dei ristoranti; in realtà, Abdeslam avrebbe condotto l'altro commando allo Stade de France a bordo di una Renault Clio sui cui sono state ritrovate tracce del suo DNA. La vettura è stata poi abbandonata nel 18esimo arrondissement. Salah avrebbe poi acquistato una nuova sim con cui avrebbe contattato Hamza Hattou e Mohamed Hamri, successivamente arrestati in Belgio. Questi due individui sarebbero andati a prendere Salah, per poi ripartire alla volta del Belgio nelle prime ore del mattino.

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Inoltre, una cintura esplosiva è stata ritrovata lunedì "nelle vicinanze del luogo in cui si trovava" il telefono di Salah Abdeslam la notte degli attentati, a Montrouge, a sud di Parigi. Gli inquirenti pensano che l'uomo potesse avere il compito di commettere un attentato nel 18esimo arrondissement, che però non è stato portato a termine. Il procuratore ha ricordato alla stampa che, nel comunicato di rivendicazione pubblicato dallo Stato Islamico, si faceva riferimento a un attentato nel 18esimo arrondissement — il quale, tuttavia, non ha mai avuto luogo.

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Procureur — Ministère Justice (@justice_gouv)24 Novembre 2015

Infine, il procuratore della Repubblica ha detto che Salah Abdeslam è stato visto – prima dell'attentato – in compagnia di un individuo di origini belghe e marocchine, più precisamente l'11 novembre in Francia (nella regione dell'Oise) e l'indomani nei paraggi di Bruxelles. Un mandato di cattura internazionale è stato spiccato a seguito di quell'incontro.

Sebbene il procuratore non abbia fatto il nome del sospettato, le autorità belghe hanno rivelato la sua identità: si tratta di un uomo chiamato Mohamed Abrini. Martedì sera, la polizia federale belga ha pubblicato un avviso di ricerca che mostra l'uomo insieme a Salah Abdeslam, due giorni prima dell'attentato, mentre è al volante della Renaul Clio utilizzata nel corso degli attacchi a Parigi.

Le immagini che raffigurano il ricercato Mohamed Abrini (via Polizia Belga).

Foto dall'avviso di ricerca di Mohamed Abrini (via Polizia Belga).


Il commando del Bataclan :

Questo commando, ha specificato il procuratore della Repubblica, si trovava a Alfortville, luogo da cui è partito "verso le 19.40 a bordo di una Polo."

Il gruppo era composto da tre persone: Ismaël Omar Mostefaï, Samy Amimour – entrambi francesi – e un terzo individuo che ad oggi non è ancora stato identificato. Tutti e tre sono morti al Bataclan.


Il commando dei ristoranti:

Questo commando, come quello che ha operato allo Stade de France, era di base a Bobigny. Era composto da tre uomini: Brahim Abdeslam (il fratello maggiore di Salah Abdeslam, che si è fatto esplodere alle 21.43 davanti alla brasserie Comptoir Voltaire nell'11esimo arrondissement di Parigi); Abdelhamid Abaaoud, il presunto pianificatore degli attentati; e infine, una terza persona non ancora identificata.

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Questo commando è fuggito a bordo di una macchina Seat che è stata abbandonata a Montreuil e nella quale è stato individuato il DNA di Abdelhamid Abaaoud.

Abdelhamid Abaaoud è stato visto in metropolitana in compagnia di un individuo che non è ancora stato identificato - forse la persona che ha viaggiato con lui in macchina - un po' prima delle 22:30. Il procuratore ha speigato che Abdelhamid Abaaoud potrebbe essere tornato sui luoghi degli attentati dopo che sono stati commessi.

"La geolocalizzazione della linea telefonica presumibilmente di proprietà di Abdelhamid Abaaoud attesta la sua presenza, tra le 22:28 e le 00:28, nel dodicesimo, undicesimo e decimo arrondissement, e in particolare nelle vicinanze del Bataclan," ha dichiarato François Molins. "Per questo si può ipotizzare che Abdelhamid Abaaoud sia tornato sulle scene del crimine dopo gli attentati compiuti nei locali del decimo e dell'undicesimo arrondissement, mentre l'intervento delle forze di polizia al Bataclan era ancora in corso."

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Dopo gli attentati, Abdelhamid Abaaoud ha cercato un luogo in cui nascondersi. Abaaoud ha contattato la cugina Hasna Ait Boulhacen, residente in Belgio, perché lo aiutasse a trovare una soluzione. Lei si è poi messa in contatto con Jawad Bendaoud "che dietro pagamento ha messo a disposizione il suo appartamento in rue Corbillon a Saint-Denis," ha spiegato il procuratore.

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Procureur — Ministère Justice (@justice_gouv)24 Novembre 2015

"Jawad Bendaoud si era appropriato illegalmente dell'appartamento, che affittava abitualmente in maniera non regolare," ha dichiarato François Molins. "È stato lo stesso Jawad Bendaoud ad accogliere i terroristi il 17 novembre, verso le 22:45. Non poteva avere dubbi, […] ha collaborato consapevolmente con un'organizzazione terroristica."

Il giorno dopo, mercoledì 18 novembre, alle 4:20 del mattino, le forze dell'ordine hanno compiuto un blitz nell'appartamento. I terroristi hanno risposto "con del fuoco pesante" e "delle granate." Nell'appartamento sono morte tre persone: Abdelhamid Abaaoud, sua cugina Hasna Ait Boulhacen (morta per asfissia) e un terzo uomo che si è fatto esplodere.

Il terzo uomo non è ancora stato identificato, ma gli investigatori hanno detto di aver rinvenuto il suo DNA nella SEAT utilizzata per sparare contro i ristoranti parigini. Per gli inquirenti, quello potrebbe essere il terzo uomo di questo commando e la stessa persona vista al fianco di Abdelhamid Abaaoud nella metro di Parigi la sera degli attentati.

Il 19 novembre, il giorno dopo il raid, gli investigatori hanno trovato "elementi" che, a detta loro, potrebbero indicare "che i due Abaaoud e l'uomo che si trovava con loro nell'appartamento avevano previsto di farsi saltare in aria mercoledì 18 e giovedì 19 alla Defense."

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Dopo aver passato sei giorni in stato di fermo, Jawad Bendaoud è stato messo in detenzione provvisoria con l'accusa di "aver partecipato a un'associazione terroristica criminale, di aver procurato e trasportato materiale esplosivo e di aver violato le leggi sulla detenzioni di armi, tutti reati commessi all'interno di un gruppo terroristico".


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