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Bruxelles

Gli ultimi aggiornamenti sugli attentati di Bruxelles

Il coinvolgimento di italiani, l'identità dei presunti attentatori, la prima udienza di Salah Abdeslam: tutte le notizie certe e un'analisi della situazione a 48 ore dagli attentati.
Un'immagine delle telecamere a circuito chiuso riprende uno dei tre sospetti attentatori all'aeroporto di Zaventem a Bruxelles, Belgio, il 22 marzo 2016. Foto via Polizia Federale belga/EPA

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Di seguito, tutte le notizie riguardo gli attentati che hanno colpito Bruxelles nella giornata di martedì. L'articolo è in aggiornamento.

  • Il bilancio delle vittime. Le due esplosioni all'aeroporto di Zaventem e alla stazione della metro di Maalbek hanno causato 31 morti e 300 feriti, secondo quanto riferito dal ministro della salute belga Maggie de Block. Tra i feriti, 150 sono ancora in ospedale, e di questi 61 sono in gravi condizioni, ricoverati in terapia intensiva.

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  • Il coinvolgimento di italiani. La Farnesina ha confermato a VICE News che con "tutta probabilità" ci sarebbe una vittima italiana tra i morti di Bruxelles. Si dovrebbe trattare di una donna. L'ambasciata italiana della capitale belga è in contatto con i familiari per le procedure di identificazione.

Stando a quanto riportato dall'ANSA, ci sarebbe un'italiana tra i dispersi. Patricia Rizzo sarebbe una dipendente di una delle agenzie dell'Unione Europea e non avrebbe più dato sue notizie da martedì mattina, dopo l'esplosione nella metropolitana a Maelbeek.

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  • Chi sono gli attentatori. Il Belgio ha confermato l'identità dei due attentatori all'aeroporto e alla metro di Bruxelles, che hanno causato la morte di 31 persone. Il procuratore federale Frederic van Leeuw ha fatto il nome di due fratelli tra gli attentatori suicidi. Mercoledì durante una conferenza stampa il procuratore ha affermato che Ibrahim el Bakraoui era uno dei kamikaze che hanno effettuato l'attacco all'aeroporto di Zaventem, dove martedì mattina ci sono state due esplosioni. L'uomo avrebbe fatto esplodere la prima bomba. Il procuratore ha identificato anche il fratello di Ibrahim, Khalid el Bakraoui, come l'uomo che ha causato l'esplosione alla stazione della metropolitana di Maelbeek, avvenuta poco dopo gli attacchi all'aeroporto. Entrambi i fratelli sono nati in Belgio, ed erano già noti alla polizia per aver compiuto una rapina a mano armata. Non si era a conoscenza dei loro legami con i militanti islamici. I due sono stati identificati grazie alle immagini delle telecamere e dalle impronte digitali.

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Secondo il giornale francese Le Monde, una seconda persona sarebbe ricercata per l'attacco alla stazione della metro di Maelbeek: sarebbe stato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso insieme a Khalid el Bakraoui, mentre trasportava un grosso borsone. Fonti di polizia hanno confermato ad AFP che il Belgio sta cercando un secondo sospetto pr l'attacco a Maelbeek.

Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato mercoledì che uno degli attentatori di Bruxelles è stato espulso dalla Turchia lo scorso giugno, e il paese ha poi avvertito il Belgio che l'uomo era un militante.

Durante una conferenza stampa Erdogan ha detto che l'uomo è stato mandato in Olanda su sua richiesta, e la Turchia ha notificato anche le autorità olandesi. L'uomo è stato identificato dal presidente turco come Ibrahim el Bakraoui e ha dichiarato che le autorità belghe lo hanno rilasciato non avendo trovato "alcun collegamento con il terrorismo."

  • Il terzo attentatore non è ancora stato arrestato.Il terzo attentatore ripreso dalle telecamere dell'aeroporto si è dato alla fuga e le forze dell'ordine hanno lanciato una caccia all'uomo per rintracciarlo. Le autorità non sono ancora riuscite a identificarlo. Nella mattinata di mercoledì alcuni media belgi hanno riportato che il principale sospettato negli attacchi era stato arrestato, affermazione poi ritratta dalle stesse testate, che avevano identificato l'uomo come Najim Laachraoui.

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Lunedì gli investigatori hanno affermato che il DNA di Laachraoui è stato trovato in alcune case utilizzare dagli attentatori di Parigi lo scorso anno, e hanno aggiunto che ha viaggiato in Ungheria a settembre insieme al principale sospettato per gli attacchi di Parigi, Salah Abdeslam.

Secondo diversi media belgi, tra cui il giornale in lingua fiamminga De Standaard e RTBF, Najim Laachraoui sarebbe il secondo kamikaze dell'aeroporto di Bruxelles, ritratto sulla sinistra nella foto degli attentatori rilasciata dalle autorità belghe.

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  • La risposta politica. Oggi a Bruxelles si terrà una riunione straordinaria dei ministri europei della giustizia e della sicurezza, insieme ai rappresentanti delle istituzioni UE. La riunione avrà inizio alle 16 ora italiana ed è volta a mostrare solidarietà al Belgio e discutere dell'approccio comune nella lotta al terrorismo.

  • La prima udienza di Salah Abdeslam. Si è svolta giovedì mattina a Bruxelles la prima udienza per l'estradizione di Salah Abdeslam, il principale sospettato degli attacchi di Parigi arrestato venerdì a Bruxelles. Secondo quanto riportato dall'agenzia AFP, l'avvocato di Abdeslam Sven Mary ha dichiarato alla stampa che l'uomo ha detto di non sapere nulla sugli attacchi di martedì a Bruxelles. Mary ha anche detto che Abdeslam vuole ora essere estradato in Francia "il prima possibile," nonostante l'avvocato abbia affermato in precedenza che il suo assistito si sarebbe opposto alla richiesta di estradizione. La corte ha accolto la richiesta di Mary di rimandare l'udienza, che è quindi stata posticipata al 7 aprile.


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