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Siria

Abbiamo parlato con gli attivisti di Raqqa che stanno raccontando via Twitter i bombardamenti francesi

I membri del gruppo Raqqa Is Being Slaughtered Silently hanno confermato alcune delle notizie diffuse dal governo francese, portando testimonianze dell'umore dei civili e delle preoccupazioni per il futuro.
Photo via EPA

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Nella serata di domenica e nella giornata di lunedì, l'esercito francese ha bombardato la "capitale" dell'autoproclamato Stato Islamico, Raqqa, come risposta agli attacchi terroristici avvenuti venerdì a Parigi.

VICE News ha parlato con i membri del gruppo di attivisti Raqqa Is Being Slaughtered Silently, che gestiscono una rete di informatori nella città controllata dallo Stato Islamico, e hanno confermato che gli attacchi fino a questo momento sembrano avere colpito solo obiettivi non civili.

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Il gruppo è la prima fonte di informazioni per giornalisti e gruppi di diritti umani che cercano di monitorare la vita nella roccaforte di IS, altrimenti inaccessibile.

Un membro del gruppo, che si fa chiamare con l'alias Abd al-Aziz Al-Hamza, ha spiegato che lo Stato Islamico avrebbe evacuato ampie zone della città ancora prima degli attacchi, mentre i civili che vivono sotto il controllo del Califfato si stavano preparando al peggio.

"Dopo gli attacchi di Parigi, la maggior parte dei civili si attendeva un'azione militare. Sapevano che qualcosa sarebbe accaduto," ha spiegato. "Hanno paura che qualcuno di loro possa morire."

Tim Ramadan, un altro membro del gruppo che vive a Deir Ezzor, ad appena 140 chilometri dalla capitale dello Stato Islamico, ha detto che l'umore sul terreno è ora leggermente ottimista.

"Le famiglie discutono degli attacchi di Parigi e sono certe, al momento, che la risposta francese colpirà l'ISIS e non le persone di Raqqa," ha spiegato, utilizzando un nome alternativo per indicare lo Stato Islamico, conosciuto anche come ISIL e con il suo acronimo arabo Daesh.

"È vero che tra la popolazione di Raqqa c'era timore per operazioni di risposta simili a quelle che avevano seguito l'uccisione del pilota giordano, ma l'azione ha colpito solo le postazioni ISIS."

Lo scorso febbraio, dopo che lo Stato Islamico bruciò vivo un pilota giordano, l'esercito della Giordania aveva risposto con una serie di bombardamenti a tappeto che causarono un grande numero di morti civili, secondo quanto riferito dal gruppo Raqqa Is Being Slaughtered Silently.

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I bombardamenti francesi sono cominciati domenica sera, confermati dal Ministro della Difesa dell'Eliseo, che ha mostrato ai giornalisti immagini di aerei militari in fase di decollo dalle basi situate negli Emirati Arabi Uniti e in Giordania.

Leggi anche: Cos'è cambiato dopo un anno di bombardamenti contro lo Stato Islamico?

Il Ministro della Difesa francese ha anche confermato che 12 aerei hanno sganciato 20 bombe sulla roccaforte dello Stato Islamico.

"Il primo obiettivo distrutto era utilizzato da ISIS come centrale di comando, come centro di reclutamento, e come deposito per armi e munizioni," ha spiegato in un comunicato. "Il secondo edificio colpito ospitava un campo di addestramento per terroristi."

Gli attivisti siriani hanno fatto un live-tweeting dei bombardamenti dall'interno della città, e da quel momento hanno fornito informazioni sugli obiettivi e i danni registrati in città.

— ????? ???? ???? (@Raqqa_SL)November 16, 2015

Immediatamente dopo l'inizio dell'attacco, il gruppo ha pubblicato una registrazione audio con il suono dei caccia francesi in volo sulla città.

— ????? ???? ???? (@Raqqa_SL)November 16, 2015

Il gruppo ha contattato anche l'ospedale di Raqqa riportando che, almeno fino a domenica notte, nessun civile era stato ucciso durante i bombardamenti.

— ????? ???? ???? (@Raqqa_SL)November 15, 2015

Gli attivisti hanno anche sottolineato come uno degli obiettivi colpiti dall'esercito francese si trovava nello stesso identico punto in cui l'americana Kayla Mueller venne tenuta ostaggio, e poi uccisa, nel febbraio 2014.

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— ????? ???? ???? (@Raqqa_SL)November 16, 2015

Il gruppo ha anche cercato di spiegare perché i bombardamenti hanno evitato, fino a questo momento, gli obiettivi militari principali.

— ????? ???? ???? (@Raqqa_SL)November 14, 2015

Nel pomeriggio di lunedì, gli attivisti hanno confermato che la fornitura di acqua ed elettricità è tornata funzionante in città, dopo una notte di bombardamenti.

— ????? ???? ???? (@Raqqa_SL)November 16, 2015

I membri di Raqqa Is Being Slaughtered Silently rischiano grosso, essendo costantemente nel mirino dei militanti dello Stato Islamico. Il mese scorso, due componenti del gruppo sono stati assassinati e decapitati da IS in Turchia.

Tim Ramadan spera che i prossimi attacchi riescano a evitare civili, colpendo invece soltanto obiettivi di IS. "Penso che sarà così," ha detto. "Quello che temo davvero sono i bombardamenti russi."

Da oltre un mese, la Russia sta sganciando bombe su vari obiettivi in tutta la Siria; secondo alcuni gruppi per il rispetto dei diritti umani, questi attacchi hanno guardato poco alla differenza tra obiettivi militari e civili. La Russia ha bombardato Raqqa lo scorso fine settimana, uccidendo 27 civili, secondo l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, basato nel Regno Unito.

Anche la coalizione guidata dagli Stati Uniti, tuttavia, si è macchiata dell'uccisione di un alto numero di civili; uno studio pubblicato da AIrwars ha calcolato che la coalizione militare avrebbe ucciso tra i 459 e 591 civili nel primo anno di bombardamento.

Guarda anche: Il nostro documentario sullo Stato Islamico


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