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Politică

Sì, Berlusconi ha DAVVERO fondato un movimento animalista

È tutto vero: è successo sabato, e Berlusconi dice di avere dei sondaggi che lo darebbero al 20 percento.
Foto via Silvio Berlusconi/Facebook

Fatta eccezione per la marcia antirazzista di Milano, l'evento politico più rilevante della settimana è stato certamente il lancio del Movimento Animalista di Silvio Berlusconi.

In molti probabilmente si sono chiesti—o si sono visti chiedere—se la cosa fosse effettivamente vera, se si trattasse di una bufala, o fosse semplicemente una boutade pre-elettorale.

Invece no.

Ecco le prove.

Sabato scorso, a Milano, Berlusconi ha davvero partecipato all'assemblea costituente di una nuova formazione politica che si chiama davvero Movimento Animalista, di cui sarà socio fondatore.

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Leader di Movimento Animalista sarà Michela Vittoria Brambilla, che l'ha fortemente voluto e intende sfruttarlo come 'nave corsara' slegata dalle logiche partitiche, da condurre in parlamento per portare avanti le istanze animaliste.

"Gli animalisti sono persone generose che hanno voglia di impegnarsi per il paese," ha spiegato Brambilla dal palco. Da qui l'idea del Movimento, che secondo Berlusconi potrebbe anche avere una significativa rappresentanza elettorale e parlamentare.

Nasce a — movimento animalista (@movianimalista)May 22, 2017

Secondo l'ex premier, infatti, "il 92 percento delle persone intervistate" per un sondaggio considererebbe "gli animali con cui vive membri della famiglia."

Questo, ha continuato, porterebbe la nuova formazione a interessare un bacino elettorale potenziale del 20 percento, cosa che secondo i suoi calcoli potrebbe contribuire a far eleggere almeno "160 parlamentari e 63 senatori."

Berlusconi, che si è detto inorridito "dagli allevamenti intensivi per le mucche, i maiali e le galline"—e che a Pasqua si era fatto ritrarre insieme da alcuni agnellini—ha confessato di avere nei giardini di Arcore, quando passeggia, "un seguito di 13 animali" e di aver scelto di rifarsi ai dettami di Madre Teresa di Calcutta, che ha citato dal palco: "Se amerete gli animali come meritano vi accorgerete di essere più vicini a Dio."

Se da un lato, però, la recente passione di Berlusconi per gli animali (che dura almeno da tre anni) può essere forse considerata come un impegno politico probabilmente sincero e sentito, dall'altro appare evidente come l'obiettivo—dichiarato anche dal palco—sia intercettare le quasi 8 milioni di famiglie "che hanno un animale da affezione in casa," che—sempre secondo Berlusconi— corrisponderebbero alla "metà delle famiglie italiane".

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Lo scenario politico, peraltro, non scoraggia affatto iniziative del genere: allo stato attuale, dominato da una legge elettorale di tipo proporzionale, appare evidente come una forza anche solo minimamente rilevante possa avere buon gioco all'interno degli equilibri parlamentari, soprattutto se—come pare attualmente—sarà effettivamente difficile per un solo partito, o un solo gruppo di alleati, governare senza cercare alleanze trasversali.

Appare altrettanto ovvio, inoltre, quanto una formazione senza connotazione politica possa avere mani più libere su eventuali affratellamenti futuri.

Non a caso proprio la potenziale trasversalità del movimento sembrerebbe aver già sortito qualche effetto all'interno dell'associazionismo ambientalista.

Repubblica riporta stamattina di una sostanziale spaccatura all'interno dei movimenti animalisti, divisi da chi vede nel movimento di Brambilla un'idea utile per federare istanze sovra-politiche, e chi ha paura possa trattarsi di una trappola squisitamente elettorale.

Per Margherita D'Amico, giornalista e attivista per i diritti degli animali, lo spazio ci sarebbe tutto: "Sui voti degli animalisti, Matteo Renzi ci ha letteralmente sputato sopra preferendo il consenso della lobby dei cacciatori," ha spiegato al quotidiano romano.

Lo stesso presidente dell'Ente Nazionale Protezione Animali Carla Rocchi, già ex parlamentare dei Verdi negli anni Novanta, ha ammesso di vedere di buon occhio il Movimento: "Sono totalmente favorevole," ha spiegato a Repubblica.

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Finalmente, ha aggiunto, si apre uno spazio nelle istituzioni che "non è né di destra né di sinistra. Del resto appena i Verdi si sono fatti etichettare a sinistra, sono finiti."

Ad oggi, secondo i sondaggi riportati da più media, la potenza elettorale di Movimento Animalista si aggirerebbe tra il 5 e il 20 percento.

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Foto d'apertura tratta dal profilo ufficiale di Silvio Berlusconi su Facebook