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A Bologna non è rimasto praticamente più niente da sgomberare

Stamattina è stata sgomberata l'ultima occupazione abitativa di Bologna — in un anno in cui le forze dell'ordine hanno eseguito più di venti operazioni.
Leonardo Bianchi
Rome, IT
[Foto via Facebook - Social Log]

Questa mattina, prima ancora che sorgesse il sole, un ingente dispiegamento di forze dell'ordine si è presentato in via De Maria – nel quartiere Bolognina a Bologna – per sgomberare un'occupazione abitativa promossa dal movimento per il diritto alla casa Social Log.

"Tutte le strade di accesso sono bloccate dalle forze dell'ordine, la struttura è isolata, sono presenti almeno 200 agenti, sembra uno scenario di guerra," ha raccontato un attivista di Social Log a Radio Città Fujiko.

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Nella vicina via Matteotti, intanto, decine di persone hanno dato vita a un presidio in solidarietà con gli occupanti.

La polizia ha chiuso le strade limitrofe e, insieme ai vigili del fuoco, ha iniziato l'operazione di sgombero sfondando il portone d'ingresso e cercando di salire ai piani più alti delle due palazzine occupate. Secondo quanto denunciato da Social Log, inoltre, "sarebbero stati usati spray urticanti, nonostante là dentro ci siano minori e persone malate." La circostanza è stata poi smentita dalle forze dell'ordine.

Fuori dalla palazzina il traffico è stato bloccato da alcuni cassonetti rovesciati per strada, e ci sono state almeno quattro cariche per disperdere il presidio.

L'avvocatessa Marina Prosperi, accorsa sul posto, ha dichiarato che "l'operazione di sgombero è stata violenta, con manganelli che sfondavano porte e anche teste. Tra gli occupanti ci sono due feriti lacero-contusi e anche persone portate in ospedale a seguito di crisi respiratorie e anche una crisi epilettica."

La consigliera di Coalizione civica Emily Clancy ha denunciato che le è stato impedito di assistere alle operazioni. Anche la stampa è stata allontanata: un giornalista di Radio Città del Capo, presente sul posto, si è sentito rispondere da un carabiniere che in questa occasione doveva scordarsi il diritto di cronaca.

Bloccati i giornalisti. 'Non c'è il diritto di cronaca?' il carabiniere risponde 'No, non c'è'. Poco fa in onda — Radio Città del Capo (@cittadelcapo)11 ottobre 2016

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Le operazioni si sono concluse dopo quattro ore di tensioni e tafferugli, e gli occupanti sono stati portati all'esterno e identificati. Un attivista di Social Log, parlando con i cronisti, ha criticato l'assenza dell'amministrazione: "Non si è mai visto l'assessore [alla casa] Virginia Gieri, non la conosciamo noi e non la conoscono nelle periferie. Al momento qui ci sono solo carabinieri e poliziotti. Dove sono i servizi sociali? Non c'è una mediazione che non sia quella della polizia. Di solito spetta ai servizi sociali."

La palazzina - vuota da quasi dieci anni - era stata occupata nel marzo del 2014. Verso la fine dello stesso anno la proprietà aveva tagliato l'acqua, e il comune guidato da Virginio Merola aveva firmato un'ordinanza urgente per riallacciare l'utenza. La scelta era costata al sindaco e a due assessori l'accusa di abuso d'ufficio da parte della Procura, che ha comunque chiesto l'archiviazione. Per il resto, la trattativa tra Comune, occupanti e proprietari non ha mai portato a nulla.

All'interno dello stabile avevano trovato alloggio numerosi nuclei familiari, per un totale di 84 adulti e 34 bambini. Non è chiaro quale sarà la loro destinazione.

Lo sgombero di oggi segna la fine dell'ultima occupazione abitativa in città. In poco più di un anno, infatti, il questore di Bologna ha eseguito più di 20 sgomberi —una lista sconfinata che non ha risparmiato praticamente niente e nessuno.

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Nell'ottobre del 2015, il blitz delle forze dell'ordine allo stabile ex-Telecom di via Fioravanti - una delle più grosse occupazioni a Bologna - aveva fatto il giro d'Italia e sollevato un'aspra polemica politica. In quel frangente, l'ex assessore al Welfare, Amelia Frascaroli, aveva dichiarato: "È stato il giorno più brutto della mia vita, non era mai successo a Bologna e non deve più succedere."

Il sindaco del Partito Democratico Virginio Merola, riconfermato alle ultime amministrative, aveva invece promesso che il Comune non avrebbe più permesso "sgomberi con la forza." Evidentemente, si sbagliava.

Leggi anche: Cosa sta succedendo a Bologna, la nuova capitale degli sgomberi


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