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Il cambiamento climatico potrebbe ridurre in povertà 100 milioni di persone entro il 2030

Mentre la Banca Mondiale avverte che il cambiamento climatico potrebbe vanificare gli sforzi fatti nella lotta alla povertà nel mondo, il Met Office inglese spiega che le temperature globali si stanno avvicinando alla soglia critica.
Foto di Max Cabello/EPA

Mentre il mondo continua a surriscaldarsi, la Banca Mondiale ha spiegato che i buoni risultati raggiunti dalla lotta a fame e povertà negli ultimi decenni potrebbero venire vanificati dal cambiamento climatico, portando 100 milioni di persone alla povertà estrema entro il 2030.

Dati raccolti dal Met Office inglese mostrano che la temperatura globale media, oggi, è di un grado più alta rispetto ai livelli pre-industriali misurati tra il 1850 e il 1900.

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Un dato molto significativo, se consideriamo che le Nazioni Unite hanno fissato a 2 gradi il limite massimo per evitare conseguenze devastanti sul pianeta.

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"Abbiamo vissuto periodi naturali simili in passato, ma questa è la prima volta che superiamo la soglia di 1 grado," ha spiegato Stephen Belcher, direttore del Met Office Hadley Centre. "È evidente che l'azione umana sta portando il nostro clima verso territori sconosciuti."

Fino a oggi, l'ufficio ha registrato un innalzamento globale dei mari di 20 centimetri rispetto ai livelli pre-industriali, ma stima che questo numero possa triplicare da qui al 2100 se la temperatura globale superasse la soglia dei 2 gradi.

Secondo i dati in loro possesso, le temperature nel 2016 saranno simili a quelle registrate quest'anno, ma continueranno a salire negli anni successivi.

Previsioni di questo tipo si sommano ad altre preoccupazioni: secondo un report pubblicato lunedì dalla Banca Mondiale, infatti, se non si riuscirà a tagliare inquinamento ed emissioni, non solo il mondo continuerà a surriscaldarsi, ma verranno vanificati molti degli sforzi fatti per sradicare la povertà sul pianeta.

L'impatto dei disastri naturali sui poveri, infatti, sarà molto più forte, colpendo la produzione agricola e la salute umana.

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Gli esperti della Banca Mondiale stimano che un aumento globale delle temperature di circa 2 o 3 gradi risulterebbe nella diffusione della malaria in circa 48.000 morti di bambini sotto i 15 anni entro il 2030.

Secondo Stephane Hallegatte, economista della Banca Mondiale, "stiamo cominciando a vedere che cos'è la povertà oggi, e quello che i poveri ci stanno dicendo di quello che li mantiene nello status di povertà. Molti di loro sono talmente poveri che non hanno nessun peso sulle statistiche aggregate."

Mentre si avvicina l'appuntamento parigino di Cop21, il Forum internazionale per l'innovazione sostenibile dell'ONU, la speranza è che questo report - insieme alle rilevazioni del Met Office - possano spingere i leader mondiali ad agire in fretta.

"La questione dello sviluppo globale è al centro delle tensioni tra i paesi che negozieranno," ha spiegato Heather Coleman, climate change policy manager per Oxfam America. "Questo report cade proprio nel momento giusto, e tesse un filo rosso tra gli obiettivi delle Nazioni Unite di sconfiggere la fame del mondo e gli obiettivi in termini di cambiamento climatico."

Secondo il Met Office, la soglia critica di 2 gradi sopra ai livelli pre-industriali si può ancora evitare con l'applicazione rapida di tagli alle emissioni inquinanti che provocano il riscaldamento globale.

"Abbiamo bisogno di agire in fretta," ha aggiunto John Roome, senior director of climate change della Banca Mondiale. "Più il cambiamento climatico si fa sentire, più sarà difficile e costoso sconfiggere la povertà."

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