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Australia

Il ragazzo che voleva attaccare la polizia con un canguro esplosivo ricoperto di simboli di IS

Per quanto possa sembrare assurdo, il piano è stato preso sul serio dalle autorità: il 19enne ora rischia l'ergastolo.
Photo by Dan Armbrust

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Un ragazzo australiano avrebbe espresso l'intenzione di procurarsi un 'canguro esplosivo' per poi dipingerlo con le insegne dello Stato Islamico e attaccare la polizia locale.

È quanto appreso ieri dal tribunale di Melbourn, in Australia, che sta analizzando il caso del 19enne Sevdet Besim: il giovane avrebbe discusso con un ragazzino britannico di un piano che avrebbe incluso la decapitazione - o comunque l'uccisione - di almeno un agente durante la sfilata dell'Anzac Day, una delle feste in cui si celebrano i veterani e i martiri di guerra.

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Il ragazzo britannico, la cui identità è ignota a causa della giovanissima età (15 anni), era stato già condannato all'ergastolo nell'ottobre del 2015 da un tribunale del Regno Unito per aver inviato migliaia di messaggi a Besim in cui gli venivano date istruzioni per portare a termine un'operazione terroristica "scioccante nella sua brutalità e nelle sue finalità."

Besim si è dichiarato innocente davanti alla Corte Suprema dello stato di Victoria, Australia, che intanto lo attende per un giudizio che rischia di costargli l'ergastolo.

Secondo quanto appreso dalla corte, Besim avrebbe risposto al suo coetaneo britannico di essere "pronto a combattere quei cani." "Vorrei stendere qualche poliziotto," avrebbe aggiunto. "Gli vado incontro e poi gli taglio la testa ahaha."

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"La conversazione continua con Besim (…) che ventila la possibilità di riempire un canguro di esplosivo C4, dipingerlo col simbolo dello Stato Islamico, e farlo esplodere contro gli agenti di polizia," si legge nelle carte del tribunale. In uno scambio di messaggi, inoltre, il ragazzino britannico avrebbe suggerito a Besim di "assaggiare la sua prima decapitazione."

Il 15enne sarebbe la persona più giovane di sempre ad esser stata accusata di reati correlati al terrorismo. Da quanto appreso dalla Corte britannica lo scorso anno, per conoscere Besim si sarebbe spacciato per Abu Khaled al Cambodi, un combattente australiano in Siria e noto recruiter di IS.

Besim, e altri quattro sarebbero stati arrestati a Melbourne una settimana prima dell'Anzac Day, secondo AP. Stando a quanto appreso dalla Corte britannica, il gruppo avrebbe "con tutta probabilità" condotto con successo il suo piano, se non fosse stato scoperto dalla polizia del Regno Unito e segnalato agli omologhi australiani.

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