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Il colpo di stato dell'esercito in Turchia sarebbe sostanzialmente fallito

Nella nottata di venerdì una frangia dell'esercito ha cercato di prendere il controllo del paese, rovesciando il governo del primo ministro Binali Yildirim.
Un char non loin de l'aéroport Ataturk. (Photo par Defne Karadeniz/Getty Images)

Nella nottata di venerdì una frangia dell'esercito ha cercato di prendere il controllo del paese, rovesciando il governo del primo ministro Binali Yildirim.

Dopo ore di tensione e scontri, però, il tentativo pare essere stato definitivamente respinto.

Il presidente turco Erdogan, rientrato in patria nelle primissime ore di sabato mattina, ha parlato alla nazione spiegando che "Il tentativo di colpo di stato è stata opera di un piccolo gruppo all'interno dell'esercito, che ha usato dei blindati. Ho sentito che nelle forze armate ci sono dei contrasti, ma si tratta di un gruppo piccolo contro tutto il resto delle forze armate e delle forze di polizia," ha spiegato.

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In precedenza, Erdogan era apparso sui media di stato collegato tramite Facetime, e aveva invitato i cittadini a scendere in piazza. "Chiedo al popolo turco di recarsi nelle piazze e negli aeroporti," aveva detto Erdogan. "Non c'è nessun potere più importante di quello del popolo."

These people heeded Erdogan's call to protest. In Taksim Square Istanbul — Jared Malsin (@jmalsin)15 luglio 2016

Fino a questo momento 1.563 militari sono stati arrestati, mentre almeno 90 persone sarebbero morte nel corso degli scontri.

In precedenza la frangia ribelle dell'esercito turco aveva rilasciato un comunicato in cui dicevadi aver preso il controllo del paese per "restaurare l'ordine costituzionale, la democrazia, i diritti umani e la libertà, e per assicurarsi che lo stato di diritto sia nuovamente applicato nel paese."

Game over ????????— Carol Malouf (@carolmalouf)15 luglio 2016

Il primo ministro Binali Yildirim ha spiegato che gli autori del tentativo di golpe "pagheranno il prezzo più alto" e aggiunto che "le nostre forze useranno la forza contro la forza. Il governo eletto dal popolo rimane in carica. Questo governo se ne andrà solo quando sarà il popolo a deciderlo."

Secondo quanto rivelato dall'agenzia di stato Anadolu, il capo dell'esercito turco sarebbe stato preso "ostaggio" nella capitale, Ankara. CNN Turchia ha parlato di una presa di ostaggi anche nel comando centrale militare.

I golpisti avevano bloccato strade e ponti ad Ankare ed Istanbul, accerchiando anche l'aeroporto Ataturk. L'agenzia di stampa turca Dogan News Agency ha mandato in onda filmati in cui il traffico è stato deviato dai principali punti di Istanbul. Il ponte del Bosforo e il ponte Fatih Sultan Mehmet, che collegano la parte europea della città da quella asiatica, sono rimasti chiusi al traffico per diverse ore.

In Turchia, altri colpi di stato si sono verificati nel 1960, nel 1971 e nel 1980. La nuova costituzione è stata approvata nel 1983, ma i contrasti sul ruolo della religione – che ha portato al golpe del 1960 – hanno causato il cosidetto "golpe postmoderno" nel 1997. In quell'occasione, piuttosto che prendere il potere con la forza, i generali militari hanno costretto alle dimissioni il primo ministro Necmettin Erbakan.


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