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In Corea del Nord c'è internet, ma lo usano i ricchi per Facebook e porno

L'élite nordcoreana avrebbe accesso alla rete internet usata nel resto del mondo, ma per il 65 percento del tempo la userebbe per giocare a World of Tanks.
Foto via VICE News

La Corea del Nord è nota per essere uno dei paesi più isolati al mondo, per le sanzioni internazionali che subisce e per la dittatura alla quale è sottoposta.

Eppure i cittadini delle classi più abbienti riuscirebbero lo stesso a controllare i loro like su Facebook o a guardare del porno.

Stando a un nuovo report pubblicato dalla firm di intelligence Recorded Future, l'accesso a internet sarebbe un benefit molto più accessibile, fra i nordcoreani, di quanto immaginiamo. Un lusso per ricchi, ma comunque accessibile.

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"Spesso ce lo immaginiamo come un paese isolato," spiega Sheena Chestnut Greitems, esperta di Corea del Nord e fellow della Brookings Institution. "Ma in realtà non si tratta di isolamento totale."

La ricercatrice ha analizzato l'uso di internet in Corea del Nord per tre mesi, arrivando alla conclusione che la classe agiata locale "avrebbe contezza di cosa sia internet nel resto del mondo libero."

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Sebbene si ritenga che l'accesso ai social in Corea del Nord sia stato diffusamente bloccato dal regime, l'élite locale—in pratica—riuscirebbe comunque ad accedere a Facebook, a consultare le news internazionali, e—secondo lo studio—a essere persino conoscenza di quale sia la percezione del loro paese all'estero.

"Stando alla nostra analisi, un limitato numero di cittadini della classe agiata che ha accesso a internet sarebbe molto attiva e in contatto col resto del mondo, con la cultura pop, con l'informazione, e coi servizi offerti al di fuori del loro paese," si legge nel report.

Ai cittadini della Corea del Nord delle classi inferirori, invece, verrebbero venduti smartphone con servizi in rete minimi, in grado sostanzialmente solo di inviare e ricevere telefonate e sms, e soltanto col provider locale—Koryilink—che ne limita l'uso alla sola Corea del Nord.

Sempre secondo lo studio, solo un piccolo gruppo di specialisti—inclusi studenti universitari, scienziati e pochi membri della gerarchia di governo—avrebbe accesso alla rete domestica, un'intranet statale chiamata Kwangmyong, ma solo nelle università e negli internet cafè.

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Le élite locali, invece, si diletterebbero coi video cinesi in streaming, navigando su Amazon, e giocando online per la maggior parte del tempo—per il 65 percento circa della loro navigazione, in media.

Gioco preferito: World of Tanks.

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Foto via VICE News USA