FYI.

This story is over 5 years old.

sicurezza

Tra la polizia italiana e i droni potrebbe nascere presto una grande storia d'amore

I droni della Polizia di Stato potrebbero debuttare nei prossimi mesi a Roma, sorvolando piazza San Pietro durante gli eventi legati al Giubileo; intanto, ad Alghero, l'uso di droni è già una realtà.
Foto di Greg Clarke via Flickr

Segui VICE News Italia su Facebook per restare aggiornato

Qualche giorno fa, l'associazione nazionale dei Funzionari di Polizia ha presentato al governo una "lista della spesa" di strumenti moderni considerati utili per reprimere al meglio le proteste—alcuni, come i proiettili di gomma, parecchio controversi.

In questa lista non si fa riferimento ai droni che, tuttavia, potrebbero presto rivoluzionare il modus operandi delle forze dell'ordine durante azioni di monitoraggio ambientale, pattugliamento e investigazione giudiziaria.

Pubblicità

Quello che potrebbe sembrare un'ipotesi difficilmente realizzabile, in Italia è invece già una realtà, seppure ancora molto limitata nei numeri e nell'attuazione: le forze dell'ordine e gli istituti di vigilanza del nostro paese, infatti, stanno già iniziando a utilizzare i droni per attività di controllo e sicurezza, e il mercato per l'uso degli aeromobili a pilotaggio remoto (APR) nel nostro paese è in forte crescita.

E i droni della Polizia di Stato potrebbero debuttare nei prossimi mesi a Roma, sorvolando piazza San Pietro durante gli eventi legati al Giubileo straordinario che avrà inizio l'otto dicembre. È quanto ha dichiarato a Polizia Moderna, mensile della Polizia di Stato, Armando Forgione, direttore dell'Ufficio ordine pubblico e capo del Gruppo di pianificazione per il governo e la gestione dei grandi eventi : "Stiamo perfezionando l'uso dei droni, strumenti particolarmente versatili e utili, nonché discreti e più economici rispetto a un elicottero, per il controllo dall'alto delle folle," ha spiegato.

Per capire meglio come le forze di polizia stiano iniziando a integrare i droni nelle loro attività e quanto sia sviluppato in Italia il mercato degli APR, VICE News è stata alla fiera Sicurezza, un'importante manifestazione del settore della security che si è tenuta a Milano dal 3 al 5 novembre.

Durante un incontro tenutosi alla fiera, alcuni esponenti delle forze dell'ordine, di vigilanza e di industrie del settore hanno spiegato che gli APR potrebbero presto essere impiegati in operazioni di ordine pubblico, come manifestazioni o grandi eventi sportivi, o per supervisionare grandi arterie stradali, per monitorare il traffico e rispondere prontamente in caso di necessità.

Pubblicità

In un'intervista rilasciata nel 2014 a Polizia Moderna, l'ex Direttore del Servizio Aereo della Polizia Saverio Urso aveva detto di essere in contatto con l'ENAC dal 2012 per cercare di capire quali tipologie di drone potrebbero funzionare per coadiuvare le varie operazioni di polizia.

"Questa potrebbe essere l'occasione per svolgere alcuni tipi di servizi che attualmente risultano essere particolarmente gravosi finanziariamente per la nostra amministrazione," aveva spiegato Urso.

Secondo Urso, l'utilizzo dei droni offrirebbe alla Polizia anche la possibilità di "estendere il numero di operatori, con un vantaggio anche sulla velocità di intervento" e consentirebbe al tempo stesso "l'abbattimento dei costi di gestione: i prezzi di droni che potrebbero fare al caso nostro partono dagli 800-1.000 euro, una cifra irrisoria se confrontata con le migliaia di euro del costo di una singola ora di volo di un nostro elicottero."

Le operazioni in cui utilizzare gli APR sarebbero le più varie. "Per l'ordine pubblico potrebbe ad esempio essere utile un multicottero, capace di volare a bassa quota e di rimanere fermo in aria per effettuare riprese durante una manifestazione. Invece, sempre ipotizzando, un drone ad ala fissa potrebbe essere utile alla Stradale per effettuare ciclicamente il controllo aereo su grandi arterie viarie," aveva detto Urso.

Leggi anche: La polizia ha presentato al governo la lista della spesa per reprimere meglio le proteste

Pubblicità

Negli Stati Uniti, l'uso dei droni da parte delle forze di polizia federale e locale è in forte crescita. Un numero sempre maggiore di droni, di proprietà della polizia di frontiera, è stato usato per compiere operazioni di vario genere: dal soccorso in caso si disastri naturali alla ricerca di piantagioni di marijuana o di laboratori di metanfetamine.

Secondo i registri di volo rilasciati nel 2014 dal governo americano all'associazione Electronic Frontier Foundation, l'Ufficio delle Dogane e della Protezione delle Frontiere americano (CBP) ha effettuato 700 voli di ricognizione con i droni per altre forze di polizia tra il 2010 e il 2012.

A fine agosto, invece, lo stato del North Dakota ha approvato una legge che permette alle forze di polizia di equipaggiare i droni con "armi non letali." Ciò significa che le forze di polizia potrebbero montare lacrimogeni, taser, proiettili di gomma e spray al peperoncino su aeromobili a pilotaggio remoto e utilizzarli per garantire l'ordine pubblico.

Alghero pioniera

In Italia, alcune divisioni di polizia locale hanno già iniziato a usare i droni. Un esempio è la polizia locale di Alghero, presente alla fiera milanese, che ha iniziato circa un anno fa a utilizzare un drone per attività di monitoraggio ambientale, protezione civile e polizia giudiziaria.

Il drone viene utilizzato, ad esempio, per monitorare la complessa rete fluviale della città e per capire meglio quando arriva il momento di pulire il letto del fiume. Vengono usati per monitorare falde o falesie, o situazioni in cui c'è un elevato rischio di frane.

Pubblicità

Per quanto riguarda invece le attività di polizia giudiziaria, il drone ha permesso di sorvolare l'area colpita da un incendio doloso e ha permesso una più facile stima dei danni e degli interventi di bonifica necessari.

Alessandro Corrias, assistente capo della polizia locale di Alghero, ha detto a VICE News che i droni vengono utilizzati dal suo ufficio "a 360 gradi: dalla polizia ambientale ai controlli in materia di protezione civile, dalla polizia edilizia al controllo delle aree interessate da incidente stradale. Ci consente di limitare molto il tempo di permanenza sulla strada per fare i rilievi, quindi è un sistema assolutamente efficace ed efficiente," ha spiegato.

Anche le polizie locali del Dorset e di Devon e Cornovaglia, in Inghilterra, hanno lanciato un programma per l'utilizzo dei droni per diverse operazioni di polizia, incluse la ricerca di persone scomparse o la fotografia delle scene del crimine. In Devon e Cornovaglia, è appena iniziata una sperimentazione di sei mesi, mentre nel Dorset partirà il 26 novembre.

Leggi anche: I taser non sono così innocui come si pensava

I droni nella vigilanza privata

Non sono solo le forze di polizia pubblica ad aver visto nei droni un'opportunità. L'istituto privato di vigilanza Securitas Metronotte è stato il primo nel suo genere a utilizzare i droni per svolgere diverse operazioni di controllo. La collaborazione con la AD Precision Mechanics, startup romana specializzata nella progettazione e costruzione di droni, ha portato alla creazione di diversi modelli, dal Guardian 2000 al recentissimo Ez-Fly, che pesa meno di 300 grammi.

Pubblicità

"Per circa cento anni abbiamo proposto il solito metodo di fare vigilanza, cioè il bigliettino, il passaggio, oppure negli ultimi tempi il pronto intervento," ha spiegato il presidente di Securitas Raffaele Zanè, durante il convegno "Droni per la polizia locale" organizzato mercoledì nell'ambito della fiera internazionale Sicurezza.

"Quello che prima il vigile poteva vedere solo dalla superficie, cioè con un campo visivo notevolmente ridotto, adesso lo può vedere dall'alto, a 360 gradi," ha spiegato. "Per noi questo è estremamente importante sia per garantire la qualità del servizio, ma soprattutto dal punto di vista del risparmio: mentre prima il vigile che effettuava il servizio impiegava delle ore per completare il giro, adesso bastano cinque minuti e si ha la situazione sotto controllo al 100 per cento."

Come ha spiegato a VICE News Franco Cavaliere, responsabile operativo di Securitas, i droni sono utilizzati per diversi tipi di vigilanza. Ad esempio, vengono usati aeromobili ad ala fissa (simili a dei piccoli aerei) per il controllo dei grandi impianti fotovoltaici. "Sono zone abbastanza vaste, ed è necessario l'utilizzo di uno strumento del genere," ha spiegato. I droni sono dotati anche di rilevatori di calore, che permettono di individuare in tempo reale la presenza di eventuali intrusi.

"A Prato utilizziamo il drone a quattro eliche per controllare l'ospedale centrale," ha continuato Cavaliere. "Da un'altitudine di 250 metri circa, si riescono a vedere le persone in volto e si capisce benissimo chi sia il soggetto."

Pubblicità

Non esiste ancora a livello nazionale una normativa che regoli l'utilizzo dei droni, come ha spiegato l'assistente capo Corrias. Attualmente, l'uso degli APR è [regolamentato](https://www.enac.gov.it/repository/ContentManagement/information/N122671512/RegAPREd 2_2.pdf) dall'ENAC, l'Ente nazionale per l'aviazione civile. Tuttavia, non ci sono leggi specifiche che indirizzino l'utilizzo di droni da parte delle forze di polizia.

Nel caso della polizia locale di Alghero, Corrias spiega che il codice della navigazione a cui fa riferimento l'ENAC parifica determinati utilizzi dei droni ai voli di stato, consentendo quindi una libertà di utilizzo abbastanza ampia.

"Noi riteniamo di rientrare all'interno di questo utilizzo specifico, tanto che lo abbiamo segnalato al Ministero [dell'Interno] e all'ENAC nazionale," ha spiegato Corrias. "Tuttavia, auspico che possa esserci un intervento chiarificatore da parte del legislatore, che trovi l'equilibrio tra la liberalità estrema e l'eccessiva regolamentazione," ha concluso.

Leggi anche: Un poliziotto ha sgomberato degli studenti a Pisa credendo di essere Robocop


Segui VICE News Italia su Twitter e su Facebook Segui Giulia Saudelli su Twitter: @giuliaellli

Foto di Gary Clarke pubblicata su Flickr sotto licenza Creative Commons