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Che cosa significa davvero l'esercitazione navale della Russia nel Mediterraneo

È stata pubblicizzata come un'esercitazione contro il rischio di attacchi terroristici, ma in realtà si tratta anche di una prova di forza vicina all'unica base navale russa all'estero.
La nave russa Zeleny Dol viaggia lungo il Bosforo, a Istanbul, diretta verso il Mar Mediterraneo. (Foto di Murad Sezer/Reuters)

La marina militare russa ha dato il via a un'esercitazione al largo della costa siriana con lo scopo di testare la propria capacità di affrontare "situazioni di crisi causate da minacce terroristiche."

Tutto questo avviene mentre le forze di Mosca sono impegnate direttamente nei combattimenti in Siria, dove si trova l'unica base navale della Russia nel Mediterraneo.

Secondo diversi analisti, la decisione della Russia di intervenire al fianco di Assad nel conflitto siriano potrebbe essere dovuta in parte al timore che la base di Tartus finisca nelle mani dei ribelli.

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La sua perdita sarebbe significativa, dato che Tartus rappresenta l'unica base navale della Russia su ruolo estero.

Un comunicato del ministero della Difesa russo riferisce che l'esercitazione comprenderà l'impiego "di missili e fuoco d'artiglieria in condizioni che imitano" quelle dei combattimenti reali.

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Tra le navi coinvolte nell'esercitazione ci sono due corvette, il Serpukhov e lo Zeleny Dol, equipaggiate con i missili da crociera utilizzati per la prima volta l'anno scorso per colpire lo Stato Islamico in Siria.

Sono pochissime le nazioni che dispongono di missili da crociera azionabili dal mare, i quali possono colpire obiettivi a distanza con una notevole precisione. Fino all'anno scorso le tecnologie a disposizione della Russia non si avvicinavano minimamente a quelle di Stati Uniti e Regno Unito.

Poi, con il primo lancio dei missili Kalibr conto lo Stato Islamico, la Russia ha mostrato di essere sullo stesso piano dell'America e dei suoi alleati.

L'esercitazione che si sta svolgendo nel Mediterraneo è anche una prova di forza—proprio mentre la tensione tra la Russia e la NATO continua a salire.

Grazie alla sua Flotta nel Mar Nero, stanziata nel porto di Sebastopoli in Crimea, la marina russa vanta "una delle forze navali più attrezzate della regione".

Passando attraverso lo Stretto dei Dardanelli, punto di collegamento tra il Mar Nero e il Maditerraneo, le navi russe sono a pochi giorni di navigazione da Tartus. Una volta raggiunta la base sono in grado di far atterrare le truppe e tutti i mezzi necessari per sostenere il regime di Assad, attualmente impegnato in una durissima battaglia per il controllo di Aleppo.

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Un report del Naval War College evidenzia come la Russia abbia a disposizione 42 navi e sei sottomarini nel Mar Nero. Come termine di paragone, nel Mediterraneo la Sesta Flotta americana può contare solo su una nave madre e quattro cacciatorpedinieri.

Tuttavia, gli Stati Uniti possono anche fare affidamento sugli alleati della NATO, mentre la Russia deve 'giocare' da sola. La marina militare della Siria, sua alleata, non è altro che una piccola forza in grado solo di pattugliare la propria linea costiera.


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