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Perché così tanti neonazi hanno un feticismo per l'estremo oriente?

Dai suprematisti di Charlottesville a Breivik, estremisti di destra e fascisti vari condividono una strana passione per cultura e simbologie orientali. Ma perché? Abbiamo cercato di capirlo.

Se avete visto il nostro documentario sulla marcia di Charlottesville, avrete notato che Chris Cantwell, suprematista bianco e uno dei protagonisti del video, ha un tatuaggio orientale sul braccio.

E per quanto possa stonare con ciò che dicono e fanno—in fin dei conti sono dei nazionalisti—in realtà non è per niente strano: i suprematisti che subiscono un discreto fascino ai limiti del feticismo nei confronti delle civiltà e delle simbologie orientali non sono pochi.

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Basta pensare a Dylaan Roof, autore della strage di Charleston, che aveva espresso "profondo rispetto nei confronti delle razze dell'estremo oriente." Possono essere "grandissimi alleati della razza Bianca," spiegava. Ma non è il solo.

A suo tempo, David Duke—uno dei leader del KKK—aveva confidato di esser rimasto "Molto impressionato dai giapponesi."

Perfino Anders Breivik citava Corea del Sud, Taiwan e Giappone nel suo delirante manifesto, elogiandoli per la loro capacità "di proteggere la monocultura."

Qualcuno fa risalire questa ossessione fino a Hitler. Ma da dove deriva? E come fa ad accomunare fanatici di estrema destra di diverse estrazioni?

Abbiamo cercato di capirlo, su VICE News Tonight on HBO.


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