Dopo la strage di Nizza, l'Italia ha rafforzato i controlli al confine con la Francia

All'indomani dell'attentato di Nizza, dove ieri hanno perso la vita almeno 84 persone, il governo italiano ha deciso di rafforzare i controlli ai confini con la Francia.

A dare l'annuncio è stato il ministro dell'Interno Angelino Alfano nel corso di una conferenza stampa tenuta questa mattina dopo la riunione del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo.

"Immediatamente dopo quanto accaduto a Nizza abbiamo deciso, tra l'altro, di incrementare i controlli alle frontiere con la Francia," ha detto Alfano.

A Ventimiglia sono state inviate 30 unità della Polizia di Stato e 9 dell'Esercito per presidiare i due valichi di Pont St.Ludovic e Pont St. Louis.

Altre 28 unità sono state messe in campo in Piemonte.

Sul versante francese le frontiere erano già state chiuse nel giugno 2015, quando il governo di Hollande aveva ordinato la sospensione del trattato di Shengen per fermare l'arrivo dei migranti dall'Italia.

La riapertura era inizialmente prevista per il 27 luglio, ma con molta probabilità adesso potrebbe slittare.

I controlli da parte delle forze dell'ordine italiane dovrebbero continuare a tempo indeterminato.

Come racconta l'inviato de La Stampa, le forze dell'ordine fermano tutte le auto che cercano di attraversare il confine italiano. A chi non è in possesso di documenti viene negato l'accesso.

Un portavoce della Polizia di Frontiera di Ventimiglia ha confermato a VICE News che già dalla notte sono iniziati i controlli.

Inevitabilmente ai valichi si sono formate lunghe code. Sul ponte di San Ludovico le auto sono ferme per circa un chilometro e mezzo.

Le autorità italiane sconsigliano di recarsi a Nizza nella giornata di oggi, e chiedono a chi si trova già nella cittadina francese di attenarsi alle indicazioni delle autorità locali.

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Foto di Ingolf/Flickr rilasciata su licenza Creative Commons