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Shia Labeouf è stato arrestato per aver aggredito un neonazi

I poliziotti l’hanno letteralmente trascinato via dal livestreaming di He Will Not Divide Us, la sua protesta contro Trump che durerà per quattro anni.

Lanciata giovedì scorso in contemporanea con il discorso di inaugurazione della presidenza Trump, He Will Not Divide Us è una campagna in livestreaming in cui il collettivo formato da LaBeouf, Luke Turner e Nastja Rönkkö invita tutti a ripetere la frase "[Trump] non ci dividerà", quante volte vogliono. L'iniziativa è una "dimostrazione di resistenza o insistenza, di opposizione o ottimismo," e ha già visto la partecipazione di un vasto pubblico, incluse molte celebrity.

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Shia stesso è comparso più volte nel live-feed, ma non senza generare controversie. Tre giorni fa è stato coinvolto in uno scontro con un uomo che indossava un copricapo nazista. Shia gli ha urlato "non ci dividerà", e il neonazista ha cercato di colpire la telecamera intonando inni suprematisti. In seguito a un ulteriore alterco con un uomo che ha urlato "Hitler non ha fatto niente di male," Shia è stato arrestato, ed è trattenuto con le accuse di aggressione e molestie. Lo streaming mostra Shia che spinge l'uomo affinché si allontani, e poi lo afferra per la sciarpa. Sempre nella diretta si vede poi Shia ammanettato e condotto via dagli uomini del NYPD.