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Tecnologia

La bicicletta-razzo progettata per battere ogni record

Dall'elicottero a propulsione umana alla bicicletta-missile che può sfrecciare in autostrada.
Immagine. AeroVelo

Non contento di aver progettato un elicottero a propulsione umana un team di ingegneri canadesi sta ora tentando di rompere i record di velocità per una bicicletta con questa bicicletta a forma di missile a propulsione umana.

Il team AeroVelo ha sviluppato una bici aerodinamica, ad alta velocità, che sembra un grande proiettile con le ruote che è stata chiamata Eta e che potrebbe essere in grado di superare il record attuale di velocità per una bici, non preceduta da un dragster spaccavento, di 133,8 km/h.

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Eta verrà guidata da un solo ciclista—Todd Reichert, lo stesso che ha pilotato l'elicottero—che controllerà la strada attraverso dei monitor all'interno dell'abitacolo. AeroVelo ha affermato che ci si aspetta che Reichert arrivi al punto di raggiungere la potenza di un cavallo vapore—un grande risultato per un ciclista—pedalando in posizione reclinata e supina. Reichert non è una schiappa: è un pattinatore di velocità su ghiaccio e ciclista di livello nazionale e si è allenato con rigore per lo scatto che dovrà effettuare.

“Rispetto a una bici normale Eta sembra più un razzo,” afferma Cameron Robertson, uno dei co-fondatori del gruppo. “Il pilota è in posizione supina, quindi praticamente sdraiato..questa nuova bici, come il veicolo che abbiamo progettato l'anno scorso, non ha una cupola dalla quale tu possa vedere fuori. Vengono utilizzate delle videocamere per produrre le immagini per il pilota alla guida. È come se fosse un video game su un display head up.”

Combinando la fluidodinamica computazionale e le tecniche per ottenere forme con la massima aerodinamicità per la creazione del guscio di fibra di carbonio, il team ha ridotto la resistenza aerodinamica della bicicletta, dicono, a un livello 100 volte inferiore di quello delle auto streamliner. Si aggiungano poi ruote speciali e test avanzati per determinare la posizione ideale in cui Reichert dovrà sedersi e pedalare, e il team è pronto per un nuovo record mondiale.

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Il team AeroVelo, composto da studenti di ingegneria dell'Università di Toronto e di ingegneri professionisti, ha in progetto di far debuttare la bici alla World Human-Powered Speed Challenge (WHPSC) che si tiene a Battle Mountain, in Nevada, questo settembre. Robertson ha detto che il team è fiducioso di rompere il record per “sfidare l'impossibile” e ispirare delle riflessioni creative su una tecnologia così antica come la bicicletta.

Rendering del modello di Eta.

Se da una parte la bicicletta va così forte che potrebbe raggiungere i livelli di velocità richiesti in autostrada, non c'è però nessuna speranza che resista a una collisione, e la visibilità è decisamente scarsa. Per questo motivo, Robertson crede che potrebbe essere usata solamente su piste ciclabili specifiche al momento, e non sarebbe molto sicura per farsi un giro sulla 401.

La cosa che colpisce di più sono le potenziali future applicazioni di questo modello. Robertson crede che il progetto potrebbe attirare l'attenzione dei ciclisti ordinari che cercano mezzi di trasporto alternativi, soprattutto in un periodo in cui i prezzi della benzina sono in continuo aumento.

“Esistono soluzioni tecnologiche trasferibili e la bici stessa potrebbe essere potenzialmente commercializzata e venduta,” ha affermato Robertson. “In un mondo in cui Google costruisce auto che si guidano da sole, delle bici come queste possono verosimilmente trovare un loro posto. Se poi non ci si dovesse preoccupare così frequentemente delle collisioni, verrebbe abbattuta la barriera strutturale che impedisce l'uso di queste bici.”

Il team sta addirittura cercando di creare qualcosa che faccia sì che la bici si guidi da sola nelle prossime corse. In questo modo, secondo Robertson, “viene permesso agli uomini di focalizzarsi davvero sulla potenza d'uscita.”

“Se si prende una bici che è alimentata esclusivamente dallo sforzo umano, che raggiunge una potenza di soli 300 watt, che è quella di un trapano senza fili. Se quindi si inizia a considerare l'immagazzinamento di energia e se letteralmente si attacca alla corrente una batteria, si può avere una bici che può andare sulle autostrade a 140 km/h,” afferma Robertson.

Per ora non vedrete l'hipster medio che va su una bici a scatto fisso che prende Eta per il suo viaggio in bici per il Canada. Ma un giorno, quando i veicoli autonomi controlleranno le strade e le persone vorranno provare un'esperienza stile video-game per il loro giro in bici, allora Eta potrebbe avere delle chance. Comunque vada, vedremo se in settembre Robertson e il suo team riusciranno a raggiungere il loro ambizioso obiettivo.