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Corea del Nord

Queste foto raccontano la devastazione causata da un tifone in Corea del Nord

A fine agosto il tifone Lionrock ha scaricato più di venti centimetri di pioggia sulla Corea del Nord in soli tre giorni— scatenando un'alluvione catastrofica lungo il confine con la Cina, e facendo centinaia di vittime.
Foto via DigitalGlobe/CSIS/Beyond Parallel

Sono passati più di due mesi da quando il tifone Lionrock ha scaricato più di venti centimetri di pioggia sulla Corea del Nord in soli tre giorni — scatenando un'alluvione catastrofica lungo il confine con la Cina in cui sono morte almeno 138 persone, mentre 400 sono ancora disperse.

Ora, con le temperature glaciali dell'inverno in arrivo, la situazione è ancora peggiore rispetto all'indomani della catastrofe.

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VICE News ha ottenuto in esclusiva delle immagini satellitari che mostrano l'entità della devastazione nella provincia dell'Hamgyong Settentrionale, dove terreni agricoli e interi quartieri sono stati distrutti dall'acqua.

Il disastro ha distrutto circa 18.600 abitazioni e, stando alla Federazione Internazionale della Croce Rossa, almeno 70.000 persone sono rimaste senza casa. E secondo le Nazioni Unite, altre 600.000 persone nella zona non avrebbero accesso all'acqua potabile e ai servizi di base.

La mancanza di abitazioni, le condizioni igieniche precarie e la potenziale carenza di cibo a causa della distruzione di terreni agricoli minacciano di esacerbare una crisi che era già terribile dopo lo straripamento del fiume Tumen a fine agosto.

Il portavoce della Croce Rossa Patrick Fuller ha visitato nuovamente la zona dell'alluvione sabato scorso, e ha raccontato quello che ha visto a VICE News.

Dice di aver visitato diversi piccoli villaggi nell'Hamyong Settentrionale, dove il fiume straripato si è unito alle pesanti frane dalle colline circostanti, "mandando effettivamente un muro d'acqua giù per la valle, distruggendo tutto quello che incontrava."

Fuller definisce "fenomenale" la velocità con cui sta andando avanti la ricostruzione della zona, ma ha visto molte famiglie vivere in edifici in cui erano in piedi solo le fondamenta.

"È sconcertante," dice Fuller. "Le pareti esterne della casa sono state portate via, e le persone vivono ancora in quello che è rimasto della loro casa."

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Le immagini satellitari ottenute da VICE News dal Center for Strategic and International Studies mostra le città di Musan e Hoeryong, situate nell'estremo nordest del paese lungo il confine con la provincia cinese di Jilin.

Gli effetti dell'alluvione a Hoeryong, Corea del Nord. (Immagine via DigitalGlobe/CSIS/Beyond Parallel)

Le foto sono state scattate il 15 settembre, due settimane dopo l'alluvione. Paragonate alle foto delle stesse città risalenti a marzo e ad agosto, è chiaro che le zone urbane lungo il fiume Tumen sono state completamente inondate da fango e detriti.

I campi adiacenti, molti dei quali erano quasi pronti per il raccolto autunnale, sono passati da un colore verdeggiante a un marrone pallido, con le coltivazioni distrutte dall'acqua.

Secondo le Nazioni Unite l'alluvione ha distrutto più di 27.000 ettari di terra arabile. La zona colpita include sia i terreni strettamente agricoli sia i giardini sul retro delle case usati dalle famiglie per sfamarsi, in un sistema comunista in cui il programma di distribuzione alimentare del governo non fornisce razioni sufficienti a sfamare i cittadini.

La situazione idrica nell'Hamgyong Settentrionale è altrettanto preoccupante. L'alluvione ha messo fuori uso diverse pompe d'acqua e le persone senza casa si affidano a pozzi superficiali o altre fonti idriche improvvisate, creando un rischio elevato di colera, tifo e altre malattie trasmesse dall'acqua. A settembre, l'UNICEF ha registrato un aumento quadruplo di bambini sotto i cinque anni affetti da diarrea.

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"Sicuramente non c'è un numero sufficiente di bagni," spiega Fuller. "Si defeca all'aperto. C'è un serio rischio di contaminazione delle fonti d'acqua."

Gli effetti dell'alluvione a Hoeryong, Corea del Nord. (Immagine via DigitalGlobe/CSIS/Beyond Parallel)

Nei media di regime, il leader nordcoreano Kim Jong-un si è vantato del "grande risultato" ottenuto dall'esercito del paese in risposta all'alluvione, e ha detto che i soldati hanno portato avanti "un'intensa battaglia di costruzione, giorno e notte."

Ma non c'è stata alcuna menzione di una visita di Kim nelle zone colpite, e gli esperti che studiano il paese dicono che la sua assenza è lampante.

Victor Cha, senior adviser e presidente per la Corea del Center for Strategic and International Studies - un think tank a Washington DC - dice che il post-alluvione a ricevuto poca attenzione dai media internazionali rispetto ad altri eventi avvenuti in Corea del Nord.

La propaganda di stato, spiega, mostra spesso Kim mentre fa visita fabbriche e fattorie per "ispezioni lampo," a "quando succede qualcosa di davvero brutto, come questa, non c'è traccia" del leader.

Secondo Cha, l'attuale regime Kim è ancora più chiuso di quello che lo ha preceduto, e il governo della Corea del Nord potrebbe voler nascondere l'entità del disastro. "È come il 'Regno Eremita' pompato con gli steroidi," dice. "Il regime non vuole pubblicizzare qualsiasi cosa che possa sembrare una debolezza."


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