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Stato Islamico

Questi documenti mostrano come funziona lo Stato Islamico

Ministeri della schiavitù e delle antichità trafugate: alcuni documenti rinvenuti in Siria offrono uno spaccato esclusivo sulla burocrazia di IS e sulle rivalità interne.
Foto via EPA

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L'agenzia Reuters ha avuto accesso ad alcuni documenti dell'autoproclamato Stato Islamico (IS) in cui si citano le norme che ne regolano la burocrazia - sotto forma di fatwa - e alcune rivalità spicciole fra ufficiali di governo.

Le carte erano contenute in un faldone ritrovato dalle Special Operations Forces degli Stati Uniti durante un raid in Siria del maggio scorso, in cui è stato ucciso il responsabile finanziario di IS Abu Sayyaf.

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Funzionari americani hanno spiegato che i documenti avrebbero aiutato a comprendere meglio IS e le sue sorprendenti capacità di controllo sul territorio, fornendo una prospettiva inedita su come un piccolo gruppo di insorti sia poi diventato un complesso sistema burocratico in grado soggiogare intere popolazioni e gestire risorse naturali—dal petrolio alle antichità trafugate.

A quanto pare, lo Stato Islamico ha creato un dipartimento per gestire le "spoglie di guerra" - schiavi inclusi - e lo sfruttamento di risorse naturali come il petrolio, attraverso una sorta di governo che gli permette di amministrare le vaste aree conquistate tra Siria, Iraq e altri territori.

"Questi documenti fanno emergere molto bene il livello di burocratizzazione, l'organizzazione, i diwan, le commissioni," ha spiegato a Reuters Brett McGurk, inviato speciale della presidenza americana per la coalizione anti IS.

Per esempio, un diwan - più o meno il governo di un ministero - può gestire risorse naturali, incluso lo sfruttamento di antichità, o smistare schiavi e "spoglie di guerra."

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"Lo Stato Islamico sta investendo più sulla sua struttura statuale - il cosiddetto Califfato - che in qualsiasi altro ambito," ha spiegato Aymenn al Tamimi, del think tank Middle East Forum ed esperto della struttura di IS. "Un'organizzazione formale, oltre a essere utile quando controlli territori contigui e occupi grandi centri urbani, rinforza anche l'idea stessa di stato."

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I documenti mostrano anche quanto lo Stato Islamico stia meticolosamente gestendo gas e petrolio servendosi di dati, sebbene non si tratti di un'operazione particolarmente sofisticata—come conferma Amos Hochstein, membro d'alto rango della sezione energia del Dipartimento di Stato.

Secondo le autorità americane, i documenti avrebbero aiutato la coalizione anti IS a localizzare le loro vulnerabilità. Gli Stati Uniti e i suoi alleati stanno bombardando per via aerea le infrastrutture petrolifere.

Questi documenti mostrano tra l'altro come IS non sia immune da rivalità e scontri fra alti funzionari della sua burocrazia. A novembre del 2014, una lettera dal ministero delle Risorse Naturali sottolineava come Abu Sayaaf fosse al comando della gestione delle antichità trafugate perché "molto istruito sull'argomento," al contrario di Abu Jihad al Tunisi, "un babbeo che non sa gestire la sua divisione."

Reuters non ha potuto verificare autonomamente l'autenticità dei documenti ottenuti, che sono solo una parte del materiale sottratto nel raid siriano. Le forze americane hanno portato via un gigantesco numero di dati all'interno di hard disc, supporti USB, CD, DVD e carte.

Molto del materiale scoperto riguarda leggi religiose che si occupano di argomenti che vanno dallo stupro di prigioniere di sesso femminile, a regole che prescrivono quando è anagraficamente permesso a un figlio di rubare dal proprio padre per andare a combattere il jihad.

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Stando a quanto riportato da Reuters la settimana scorsa, la Commissione Ricerca e Fatwa sanzionerebbe la raccolta di parti di corpi umani, sollevando preoccupazioni in merito al traffico di organi.

Un libretto intitolato "Dalle Regole del Creatore sul Catturare Prigionieri e Ridurre in Schiavitù" mette in mostra regole da adottare quando si hanno davanti le donne degli "infedeli" sconfitti.

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Citando detti del profeta Maometto, il libretto prescrive sia gentilezza che crudeltà nei confronti di chi è stato catturato dai combattenti. Stando a quanto si legge, quando si cattura una donna non si dovrebbe dividerla dal suo bambino. In altre pagine, tuttavia, si trovano regole che consentono ai combattenti di IS di fare del sesso con schiave di sesso femminile.

Tamini sosteneva che le fatwa fossero pensate per supportare la pretesa dello Stato Islamico a presentarsi come uno stato vero e proprio.

Da segnalare anche che le norme - che riguardano anche questioni più frivole - non si applicano soltanto ai territori conquistati in Siria e Iraq, ma anche nell'autoproclamata provincia africana, in Sinai e nell'Asia del Sud.

Nei documenti c'è una procedura per compilare i dettagli personali dei potenziali combattenti: nome, genere e metodi di comunicazione - telefono, Telegram, Skype o WhatsApp.


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