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Dentro la città fantasma alle porte di Malpensa

Nel giro di venti anni il numero dei residenti di Case Nuove si è più che dimezzato, lasciando ai pochi abitanti rimasti solo alberghi per viaggiatori e case dismesse.

Strade dissestate, buchi nell'asfalto, decine di abitazioni in rovina. Passeggiare all'interno della frazione di Case Nuove, nel comune di Somma Lombardo (Varese), a pochi passi dall'aeroporto di Malpensa, è quasi come trovarsi in uno scenario post-apocalittico.

Qui, in una zona che si estende per più di 689mila metri quadrati, oggi abitano soltanto 200 persone. Fino al 1999, anno del primo bando indetto dalla Regione Lombardia sulla base dell'articolo 43 della legge 144 del 17 maggio, ce n'erano circa 900.

Con quel decreto veniva avviato un processo di delocalizzazione dei centri abitati posti nelle immediate vicinanze di Malpensa, zona ritenuta non più abitabile a causa dell'inquinamento acustico dell'aeroporto.

Ai residenti erano state offerte valutazioni vantaggiose e indennizzi per convincerli a lasciare le loro abitazioni, su base volontaria. L'intero costo dell'operazione sarebbe stato poi pagato con fondi ministeriali.

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