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Politică

I bagnanti che in Puglia hanno bloccato una ronda leghista

“Fascisti, razzisti, via di qui, non vi vogliamo,” hanno risposto i bagnanti di un lido di Castellaneta Marina alla vista di un gruppo di leghisti in pattuglia.

Che per la Lega i venditori ambulanti siano la principale minaccia a una tranquilla vita balneare è stato già chiaro all’inizio dell’estate con il decreto Spiagge sicure. E quando il 25 agosto, a Castellaneta Marina in provincia di Trapani, un 31enne marocchino senza fissa dimora è stato fermato con l’accusa di aver molestato una ragazza di 17 anni, il parlamentare pugliese Rossano Sasso ha colto la palla al balzo. Prima ha improvvisato un comizio, nel quale ha annunciato l’imminente espulsione di tutti i migranti che non hanno lo status di rifugiati. Poi, sempre a Castellaneta, ha organizzato un presidio itinerante contro i migranti “abusivi di giorno e stupratori di sera.”

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Presidio che ha assunto i caratteri di una ronda quando i leghisti hanno notato alcuni venditori ambulanti e, sul modello di CasaPound, hanno cercato di cacciarli.

“Quanti altri stupri devono accadere nelle nostre città?” aveva detto Sasso annunciando la manifestazione: “Castellaneta Marina è una bella località di mare del Tarantino, purtroppo infestata da centinaia di irregolari che di giorno vendono le loro mercanzie contraffatte, di sera spacciano o tentano di divertirsi a modo loro.”

In particolare, in un lido privato, l’attenzione del gruppo è stata intercettata da un ambulante che vendeva foulard e collane. I leghisti però non ottengono il supporto popolare sperato, e i bagnanti che si trovavano nelle vicinanze intervengono per difendere il venditore, dicendo agli uomini di Sasso che non sono autorizzati cacciarlo e che il loro atteggiamento è “squadrista.” Il diverbio tra il gruppo di leghisti e i frequentatori della spiaggia prosegue per un po’: “Fascisti, razzisti, via di qui, non vi vogliamo,” “Questo è un lido privato, ci state rovinando la domenica,” per finire con la nota replica: “Siete tutti del Pd.” “No, siamo semplicemente cittadini che non sono razzisti,” ha concluso una signora, secondo quanto riportato da una giornalista di Repubblica presente sul posto, che ha filmato e pubblicato il video dell’episodio. La passeggiata tra i lidi è poi proseguita senza altri incidenti.

Su Facebook Sasso si difende, raccontando di essere stato minacciato da “cinque o sei boldriniani” e da “signore ingioiellate”: “Abbiamo notato la presenza di alcuni venditori abusivi e abbiamo provato ad avvertire le autorità competenti. Né dalla polizia locale, né dalla Capitaneria di Porto, abbiamo però ricevuto disponibilità ad intervenire nell’immediato. Mentre andavamo via, dalla prima fila di un Lido privato si sono avvicinati al grido di ‘razzisti’ alcuni individui che si sono dichiarati di sinistra ed alcune signore ingioiellate che ci hanno minacciato (sai che paura) gridando di lasciare stare in pace i poveri immigrati. La gente comune è con noi, la sinistra è destinata sempre più a scomparire. Avanti Lega!”

Di tutt’altro parere il governatore della Puglia Michele Emiliano, che ha scritto su Facebook: "noi stiamo dalla parte della brava gente senza distinzione di razza, di religione, di nazionalità […] Chi si ammazza di fatica sotto il sole per guadagnare quattro soldi è per forza una persona perbene perché altrimenti si dedicherebbe ad altro,”

“Vedere il presidente della Regione Puglia che giustifica e minimizza sulla sua pagina fb i venditori abusivi di merce contraffatta fa male,” ha replicato a sua volta Sasso, aggiungendo una frecciatina che in effetti tocca un tasto dolente per il governatore: un’uscita piuttosto ambigua sui migranti che Emiliano fece circa tre anni fa e nella quale sembrava avere opinioni non così opposte alla Lega di oggi. Per chi avesse voglia di rispolverare, qui c’è il dissing su Twitter con Claudio Riccio.