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Gli Stati Uniti starebbero per regalare 38 miliardi di dollari alle forze militari di Israele

L'accordo prevede che Israele si impegnerà ad acquistare un maggior quantitativo di equipaggiamenti militari da industrie americane.
Benjamin Netanyahu e Barack Obama in un incontro tenuto nell'Ufficio Ovale l'anno scorso. (Foto di Andrew Harnik/AP)

Gli Stati Uniti sarebbero pronti a garantire a Israele il più grande contributo militare di sempre.

I due paesi starebbero per stringere un nuovo accordo secondo cui il governo israeliano riceverebbe dagli americani almeno 3,8 miliardi di dollari all'anno per un decennio. Il patto attualmente in vigore, che scadrà nel 2018, prevede invece un finanziamento di 3,1 miliardi di dollari all'anno.

Oltre a essere il più imponente contributo militare mai fornito dagli Stati Uniti al suo alleato storico, il nuovo accordo contiene diverse clausole senza precedenti.

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A essere finanziato tramite questo pacchetto di aiuti sarà anche il programma missilistico di Israele, il quale in passato riceveva già 600 milioni di dollari all'anno dal Congresso americano.

In cambio del lauto contributo economico, Israele dovrebbe astenersi dal chiedere fondi aggiuntivi per tutta la durata dell'accordo. Tuttavia, secondo le fonti sentite da Reuters, si potrebbero fare delle eccezioni se dovesse scoppiare un conflitto.

Secondo alcuni fonti, Israele avrebbe dovuto fare delle concessioni per raggiungere un accordo. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva inizialmente chiesto almeno 4,5 miliardi di dollari all'anno. Con la firma del nuovo patto, inoltre, Israele dovrà ridurre la quota di finanziamenti americani impiegati per lo sviluppo della propria industria bellica.

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Attualmente Israele spende il 26 per cento degli aiuti americani per pagare i fornitori locali di equipaggiamenti militari. Gli Stati Uniti vogliono che questi soldi finiscano nelle tasche di compagnie americane.

Grazie ai contributi degli USA, Israele è riuscito a creare una delle forze militare più potenti al mondo. Una relazione del 2015 redatta da Credit Suisse ha piazzato l'esercito di Israele al 14esimo posto al mondo per capacità belliche.

Le trattative che hanno portato al nuovo accordo sarebbero state ostacolate dalle tensioni sorte dopo la firma del patto nucleare tra USA e Iran. Accordo a cui Israele si è opposto fermamente.

Tuttavia, secondo i funzionari sentiti da Reuters, Natanyahu crede che sia meglio stringere un patto con il presidente Barack Obama piuttosto che con il suo successore, Donald Trump o Hillary Clinton.


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