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medio oriente

In Foto: Un anno nel conflitto israelo-palestinese

VICE News quest'anno ha raccontato in prima linea l'escalation di violenza che ha insanguinato i territori palestinesi e Israele. Questo è quello che abbiamo visto nel 2015.
Giovani palestinesi al funerale di un bambino di 13 anni ucciso negli scontri a Betlemme. Foto di Harriet Salem/VICE News

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È passato un altro anno, e il 2015 ha conosciuto ancora violenze in Israele e nei territori palestinesi: solo negli ultimi tre mesi più di 100 persone sono state uccise.

A marzo il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha conquistato il suo quarto mandato, dopo una significativa svolta a desta dell'elettorato negli ultimi giorni della campagna elettorale. Il governo che ne è nato, costituito da una coalizione col partito sionista La Casa Ebraica e con altri partiti ultra-ortodossi, è stato definito l'esecutivo più conservatore della storia di Israele.

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Viste le esigue speranze di ripresa per i negoziati di pace, le frustrazioni dei palestinesi hanno continuato a crescere. A luglio, dopo un periodo di relativa calma, un attacco incendiario contro una casa in Cisgiordania ha fatto tre vittime in una famiglia palestinese - incluso un bambino di 18 mesi - riportando il conflitto in primo piano. Sul muro della casa era stata scritta la parola "vendetta" in ebraico: si è trattato verosimilmente di un "price tag attack," una rappresaglia compiuta da estremisti ebrei contro i palestinesi, per vendicare le azioni del governo israeliano contro i coloni.

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L'incendio e le tensioni riguardanti un luogo sacro noto ai musulmani come la Spianata delle Moschee, e agli ebrei come il Monte del Tempio, si sono trasformate rapidamente in violenza. A ottobre, in Cisgiordania, un palestinese ha ucciso una coppia israeliana davanti ai loro bambini. La sparatoria è stata la prima dopo tre mesi di attacchi palestinesi quasi giornalieri e contrattacchi delle forze israeliane, in un'impennata di violenza che le Nazioni Unite hanno definito "estremamente pericolosa."

Stando ai dati forniti dai due governi, dall'inizio dell'anno sono stati uccisi 21 israeliani e 141 palestinesi. Due terzi dei morti palestinesi sono stati colpiti dalle pallottole delle forze di sicurezza israeliane mentre cercavano di compiere un attacco, mentre gli altri sono stati uccisi durante alcune proteste. I leader di entrambe le parti non sono stati in grado di controllare la violenza, e - viste le premesse - il 2016 rischia di essere ancora più sanguinoso del 2015.

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Alcuni gruppi di destra che sostegno i coloni festeggiano il Giorno di Gerusalemme nella città vecchia della capitale israeliana. (Foto di Harriet Salem/VICE News)

Graffiti della parola "vendetta" scritta in ebraico e una Stella di David sul muro di una casa palestinese bruciata in una rappresaglia. Tre membri della famiglia Dawabsheh, tra cui un bambino di 18 mesi, sono morti nell'incendio. (Foto di Harriet Salem/VICE News)

A sinistra: la Spianata delle Moschee, anche nota per gli ebrei come Monte del Tempio, è stata la protagonista di recenti tensioni. A destra: alcuni ebrei guardano mentre un uomo palestinese viene arrestato nella città vecchia di Gerusalemme. (Foto di Harriet Salem/VICE News)

Alcuni uomini palestinesi pregano in una strada di Gerusalemme. Durante i periodi di tensione la polizia israeliana vieta agli uomini tra i 16 e i 55 anni di entrare alla moschea di al-Aqsa, situata all'interno del sito religioso noto come Spianata delle Moschee o Monte del Tempio, per la preghiera del venerdì. (Foto di Harriet Salem/Vice News)

A sinistra: un giovane palestinese tiene in mano una fionda durante gli scontri con le forze di sicurezza israeliane in Cisgiordania. A destra: i palestinesi usano biglie, pietre e bombe molotov contro i soldati israeliani. (Foto di Harriet Salem/VICE News)

Un giovane palestinese si prepara a lanciare una pietra con una fionda durante gli scontri con i soldati israeliani in Cisgiordania. (Foto di Abed Al Hashlamoun/EPA)

Giovani palestinesi con i volti coperti al funerale di un bambino di 13 anni, rimasto ucciso a Betlemme durante gli scontri. Alcuni hanno in mano dei coltelli o delle granate stordenti. (Foto di Harriet Salem/VICE News)

A Ramallah, un uomo palestinese viene preso in cura dal team medico della Mezzaluna Rossa palestinese dopo aver inalato dei gas lacrimogeni. (Foto di Harriet Salem/Vice News)

Un uomo osserva le pistole in vendita in un'armeria di Gerusalemme. A ottobre le richieste di porto d'armi sono aumentate notevolmente in Israele, dopo che il governo ha ammorbidito le leggi sul possesso di armi da fuoco a seguito di un'ondata di attacchi da parte dei palestinesi. (Foto di Harriet Salem/Vice News)

Nella città vecchia di Gerusalemme, alcuni giovani membri di Ateret Cohanim, un movimento sionista di estrema destra, praticano lo shiva (sette giorni di lutto) per ricordare uno dei loro compagni, ucciso da un palestinese in un attacco. (Photo by Harriet Salem/VICE News)

La madre di Malachi Rosenfeld tiene in mano una foto del figlio. Il ragazzo è stato ucciso in una sparatoria compiuta da tre palestinesi mentre tornava a casa in una colonia della Cisgiordania. (Foto di Harriet Salem/VICE News)

A destra: un soldato israeliano percorre a piedi una strada coperta di pietre durante gli scontri con i manifestanti palestinesi in Cisgiordania. A sinistra: un giovane palestinese posa con il volto coperto da una kefiah durante gli scontri a Ramallah. (Foto di Harriet Salem/VICE News)


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