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"Ivan the Terminator" è il soldato robot col quale la Russia vuole spaventare il pianeta

Secondo gli esperti, sarebbe un nuovo pericolossissimo passo in avanti verso l'incubo della guerra robotica fatta da automi non controllati dall'uomo.
Capture d'écran via Fondation russe pour les études avancées

La Russia sta promuovendo il suo Iron Man, un robot militare umanoide, nella nuova corsa globale alle armi tecnologiche da guerra.

Secondo quanto aveva riportato recentemente il quotidiano nazionale Komsomolskaya Pravda, "lo sviluppo di uno speciale soldato robot" sarebbe infatti "una delle priorità di costruzione militare in Russia,".

Lo scopo dell'Iron Man, continuava il giornale, è quello di "rimpiazzare la persona in battaglia o in situazioni di emergenza dove sussiste il rischio di esplosioni, forti radiazioni o altre condizioni che sono dannose per l'uomo."

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Già da tempo, gli esperti temevano che la Russia, negli ultimi anni, avesse provato a raggiungere gli Stati Uniti e la Cina nello sviluppo di robot, droni e altre macchine da guerra potenzialmente autonome. Oggi, quelle macchine sono controllate a distanza. E l'Iron Man - insieme ad altri prodotti recenti - mostrano come la ricerca stia progredendo in questo senso.

"Hanno accelerato i tempi," spiega Peter Warren Singer, esperto di robot militari e senior fellow di New America, un think tank di Washington. "Erano indietro, ma stanno cercando di recuperare. È chiaro: stanno investendo in questo settore."

Creato dalla Fondazione della Russia per gli studi avanzati - la risposta russa all'agenzia del Pentagono per i progetti di ricerca avanzati per la difesa - l'Iron Man rimane comunque un esperimento che probabilmente non vedremo scendere in campo molto presto.

Tuttavia, dicono gli esperti, si tratta di un progetto controverso che potrebbe aiutare Mosca a ripetere l'insolita strategia bellica portata avanti già in Ucraina, avvicinando il mondo a uno scenario da incubo in cui automi uccidono le persone senza l'equilibrio e il controllo umano.

Stando a quanto riportano il sito della Fondazione e la stampa russa, oltre all'Iron Man, la Russia starebbe sviluppando droni, droni-carrarmato e altri veicoli militari robotizzati.

La tecnologia non è avanzata tanto quanto quella americana, spiega Singer. Si tratterebbe di dichiarazioni indirizzate più per il pubblico domestico, per rilanciare le credenziali del governo durante una crisi dilagante, piuttosto che per far paura ai potenziali nemici. E spesso, si tratta di veri e propri falsi — i servizi dei media di stato sull'uso di robot russi da parte dell'esercito siriano sono stati smascherati come falsi, per esempio.

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Ma certe distinzioni potrebbero non contare più, considerando quanto anche droni 'primitivi' rappresentino una risorsa importante, come strumenti che aumentano il valore militare in maniera significativa.

"Sono buoni come quelli degli Stati Uniti? No. Sanno usarli in maniera efficiente come l'esercito americano ha fatto? No," spiega Singer. "Forniscono loro potenzialità che non avevano fino a un paio di anni fa? Sì."

Peter Asaro, portavoce della Campagna per fermare i robot killer ed esperto di intelligenza artificiale alla New School, concorda che i droni russi non segneranno una svolta immediata nelle tensioni crescenti tra Russia e occidente.

"Sappiamo già che se la Russia vuole invadere i paesi Baltici, può farlo praticamente in 24 ore, e la NATO non potrà farci niente," riferisce Asaro. In questo senso, "Avere dei robot super sofisticati non farà differenza."

Ma Asaro e Singer fanno notare che la Russia ultimamente ha impiegato strategie belliche non convenzionali, che non prevedono lo spiegamento di truppe che invadano i confini. Come è successo in Ucraina, la Russia sembra aver concesso carri armati e altre armi a separatisti della regione orientale dell'ex Unione sovietica e inviato, di soppiatto, soldati che sostengono di essere mercenari o patrioti russi —i cosiddetti "piccoli uomini verdi" che indossano maschere, uniformi senza distintivo e che imbracciano armi russe.

Alcuni dei soldati russi sotto copertura hanno postato dei selfie sui social media, contraddicendo le dichiarazioni del presidente Vladimir Putin che la Russia non era direttamente coinvolta nella guerra civile in Ucraina. I robot non posterebbero foto su Instagram. E si bypasserebbero tutti quei problemi che si hanno mettendo uomini e donne insieme sul campo.

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"È come dire che stai usando droni ma dicendo, nel frattempo, 'Quello non sono io.'"

L'assenza dell'elemento umano potrebbe diventare un fattore importante nelle tragedie del futuro se la Russia, uno dei più grandi fornitori di armi, vendesse robot ad alleati come il presidente siriano Bashar al-Assad, eliminando quello che in alcuni casi è l'unico freno contro il massacro della popolazione, durante proteste di massa.

"Andranno a dittatori tirannici che spesso hanno dei problemi a convincere i loro soldati a attaccare il proprio popolo, come abbiamo visto in Egitto," spiega Asaro. "L'esercito si è rifiutato di attaccare le persone a piazza Tahrir."

Le Nazioni Unite stanno tenendo degli incontri per sviluppare delle normative internazionali sull'uso di armi autonome letali. Alcuni ufficiali inglesi e altri partecipanti al meeting di Ginevra di aprile hanno affermato che tecnicamente, armi veramente autonome non esistono — droni e altre macchine sono comunque controllate a distanza.

Ma mentre gli ufficiali di governo presenti agli eventi sottolineano che vogliono che gli umani siano a controllo delle armi, come questo debba avvenire è in discussione, fa sapere Asaro, uno degli esperti presenti agli incontri.

"Niente è autonomo, perché c'è sempre un software creato da umani — quindi gli umani sono sempre in controllo," dice, rendendo pubblica una linea di pensiero emersa durante uno degli incontri ONU.

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Gli eventi sul campo potrebbero lasciare indietro i diplomatici, sostiene Singer. Non aveva previsto che la Russia o altri paesi avrebbero accelerato la loro ricerca sui robot killer. Tra compagnie private che testano lavoratori robot, scienziati che lavorano alle loro richieste, e politici alla ricerca di fedeli Iron Man che non sanguinino, arriverà il momento in cui armi veramente autonome marceranno in battaglia, spiega.

"Potresti fermare la ricerca se riuscissi prima a fermare la guerra, la scienza e il capitalismo," osserva. "Ci sono oltre 80 paesi che hanno robot militari. E non lo stanno facendo semplicemebte perché è figo. Lo fanno perché offrono dei vantaggi in un conflitto del presente o del futuro."


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