Giovani palestinesi al funerale di un bambino di 13 anni ucciso negli scontri a Betlemme. Foto di Harriet Salem/VICE News
Segui VICE News Italia su Facebook per restare aggiornatoÈ passato un altro anno, e il 2015 ha conosciuto ancora violenze in Israele e nei territori palestinesi: solo negli ultimi tre mesi più di 100 persone sono state uccise.A marzo il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha conquistato il suo quarto mandato, dopo una significativa svolta a desta dell'elettorato negli ultimi giorni della campagna elettorale. Il governo che ne è nato, costituito da una coalizione col partito sionista La Casa Ebraica e con altri partiti ultra-ortodossi, è stato definito l'esecutivo più conservatore della storia di Israele.Viste le esigue speranze di ripresa per i negoziati di pace, le frustrazioni dei palestinesi hanno continuato a crescere. A luglio, dopo un periodo di relativa calma, un attacco incendiario contro una casa in Cisgiordania ha fatto tre vittime in una famiglia palestinese - incluso un bambino di 18 mesi - riportando il conflitto in primo piano. Sul muro della casa era stata scritta la parola "vendetta" in ebraico: si è trattato verosimilmente di un "price tag attack," una rappresaglia compiuta da estremisti ebrei contro i palestinesi, per vendicare le azioni del governo israeliano contro i coloni.Leggi anche: Benvenuti a Betlemme, dove il gas dei lacrimogeni sta oscurando il NataleL'incendio e le tensioni riguardanti un luogo sacro noto ai musulmani come la Spianata delle Moschee, e agli ebrei come il Monte del Tempio, si sono trasformate rapidamente in violenza. A ottobre, in Cisgiordania, un palestinese ha ucciso una coppia israeliana davanti ai loro bambini. La sparatoria è stata la prima dopo tre mesi di attacchi palestinesi quasi giornalieri e contrattacchi delle forze israeliane, in un'impennata di violenza che le Nazioni Unite hanno definito "estremamente pericolosa."Stando ai dati forniti dai due governi, dall'inizio dell'anno sono stati uccisi 21 israeliani e 141 palestinesi. Due terzi dei morti palestinesi sono stati colpiti dalle pallottole delle forze di sicurezza israeliane mentre cercavano di compiere un attacco, mentre gli altri sono stati uccisi durante alcune proteste. I leader di entrambe le parti non sono stati in grado di controllare la violenza, e - viste le premesse - il 2016 rischia di essere ancora più sanguinoso del 2015.Un giovane palestinese si prepara a lanciare una pietra con una fionda durante gli scontri con i soldati israeliani in Cisgiordania. (Foto di Abed Al Hashlamoun/EPA)A destra: un soldato israeliano percorre a piedi una strada coperta di pietre durante gli scontri con i manifestanti palestinesi in Cisgiordania. A sinistra: un giovane palestinese posa con il volto coperto da una kefiah durante gli scontri a Ramallah. (Foto di Harriet Salem/VICE News)
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