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Janna Jihad è la più giovane 'giornalista-attivista' della Palestina

Ha circa 10 anni e condivide su Facebook i suoi video girati in Cisgiordania: siamo andati a conoscerla.

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Giovani palestinesi senza leader che si ispirano a video motivazionali e immagini sui social media che incoraggiano ad "accoltellare un ebreo."

Sono loro i protagonisti della nuova ondata di violenza che ha colpito la Cisgiordania. A partire dall'ottobre 2015 giovani palestinesi, molti dei quali con meno di 25 anni, hanno perpetrato un numero cospicuo di attacchi spontanei.

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Gli aggressori usano armi improvvisate—coltelli, asce, cacciaviti—per fronteggiare le forze di sicurezza israeliane: ad oggi, le ostilità hanno causato la morte di decine e decine di persone.

Gli israeliani credono che i giovani musulmani palestinesi vengano radicalizzati da gruppi islamisti attraverso campagne online.

Micah Avni—figlio di Richard Lakin, ucciso lo scorso ottobre in un attacco avvenuto su un autobus di linea a Gerusalemme—ha presentato una causa civile nei confronti di Facebook, ed è solo uno delle migliaia di israeliani che stanno denunciano il social network.

VICE News è andata a Israele e in Cisgiordania per parlare con i giovani palestinesi di come usano i social media, e incontrare un'attivista di nove anni che condivide su Facebook i suoi servizi.


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