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La Corea del Nord si prepara alla guerra per l'ennesima volta

Come ogni anno, gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno iniziato le loro esercitazioni militari. Sono tra gli addestramenti militari più grandi e importanti al mondo, diventati ormai un rituale primaverile. Una specie di ballo di fine anno.

Foto di Wiki Commons. Questo pezzo è tratto da VICE News, il nostro nuovo canale di news. Per saperne di più, andate su vicenews.com.

Come ogni anno, gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno iniziato le loro esercitazioni militari, denominate Key Resolve e Foal Eagle. Sono tra gli addestramenti militari più grandi e importanti al mondo, diventati ormai un rituale primaverile. Una specie di ballo di fine anno.

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Dopotutto, si parla di spettacoli costosi con un tema diverso per ogni nuova edizione. La reputazione di ognuno dipende in gran parte da come ci si prepara all’evento, quanta importanza gli si dà e quanto si è capaci di tenere i nervi saldi.

Ciò che rende l’addestramento così interessante però sono le diverse manovre di strategia messe in mostra su entrambi i lati della zona demilitarizzata coreana. La Guerra di Corea è finita più di 60 anni fa con un accordo di tregua, ma nessun trattato di pace. Il che significa che la guerra, che ha causato più di 4,3 milioni di vittime civili e militari—inclusi 128.650 dipendenti dell’apparato militare degli Stati Uniti—non è mai finita. Queste esercitazioni su larga scala, che vanno avanti da decenni e vengono tenute regolarmente su entrambe le frontiere, non sono altro che le fasi dell’evoluzione del conflitto.

Le esercitazioni militari sono simulazioni o, se preferite, dei giganteschi giochi di ruolo portati avanti per diverse ragioni. Alcune esercitazioni non sono altro che esperimenti durante i quali le due squadre competono per individuare le tattiche, gli equipaggiamenti o le pratiche più efficaci e capire quali siano invece le più inutili. L’altro obiettivo è fornire un buon addestramento e far pratica, così come mostrare agli altri paesi le proprie capacità—come quella di saper trasferire migliaia di persone e tonnellate di equipaggiamento—e le proprie intenzioni. Un modo per dire ai governi ed eserciti stranieri, sia alleati che nemici, che se necessario il tuo paese è in grado di mettere in campo carrarmati e aerei.

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Gli addestramenti di quest’anno, che coinvolgono 12.700 truppe statunitensi e 190.000 sudcoreane, dureranno fino al 18 aprile, e hanno già scatenato il panico in vari angoli del territorio.

Le esercitazioni degli Stati Uniti e della Corea del Sud si concentrano più che altro su un obiettivo: impedire che la Corea del Nord scateni un'altra guerra… o che continui quella attuale. La Guerra di Corea è iniziata con un attacco (più o meno) a sorpresa da parte della Corea del Nord, e da quel momento la Corea del Sud ha messo ben in chiaro che una cosa del genere non sarebbe dovuta succedere mai più. Parte della strategia della Corea del Sud consiste nel dimostrare di avere il supporto degli Stati Uniti nel caso di un altro attacco.

La tipica reazione di una nazione come la Corea del Nord sarebbe quella di esercitarsi e rispondere all’attacco. Il problema è che queste esercitazioni su larga scala sono una complicata rottura di palle e sono anche esageratamente costose. Quindi, cosa può fare un paese estremamente povero come la Corea del Nord se vuole dissuadere i nemici?

Dissuadere qualcuno significa fargli sapere che si rappresenta una minaccia. Detto ciò, ci sono due modi per determinare se qualcuno o qualcosa è una minaccia: capacità e intento. La maniera più facile e chiara per capire una minaccia è di guardare alle capacità. L’avversario riuscirebbe davvero a spaccarti il culo? Molta gente preferisce pensarla così perché d’altronde è molto più semplice contare i carrarmati e gli aerei che leggere il pensiero del nemico.

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L’altra maniera è quella di percepire una minaccia basandosi sull’intento. Può risultare complicato perché è difficile misurare e quantificare le sensazioni.

La Corea del Nord non è in grado di spaventare l’esercito più grande e meglio finanziato al mondo solo con la propria armata. Ma può far capire di che cosa è capace e che sono così fuori di testa da poter iniziare una guerra che non avrà vincitori. La Corea del Nord tenta costantemente di portare a termine questo folle progetto per due motivi: il primo, è mostrare agli Stati Uniti (e alla Corea del Sud) che con loro non si scherza; il secondo, è tirare su abbastanza casino da ricavarne qualche concessione attraverso i frequenti negoziati con il resto del mondo.

Quindi, per respingere qualsiasi possibile minaccia militare e guadagnare qualche punto per le negoziazioni future, la Corea del Nord organizza una serie di eventi diplomatici di alto rilievo (leggi: pantomime), prima e durante le esercitazioni. L’anno scorso uno di questi eventi è consistito in ben sei annunci nei quali la Corea del Nord si tirava fuori dall’accordo di tregua e insinuava un possibile attacco nucleare su Austin, in Texas.

Quest’anno non fa eccezione e la Corea del Nord è pronta a scendere in campo. Per iniziare, come ogni anno, il governo si è riferito a queste esercitazioni militari come atti pericolosi e provocatori, affermando che non sono altro che una copertura per un’imminente invasione da parte di Stati Uniti e Corea del Sud.

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Nel frattempo, come l’anno scorso, la Corea del Nord sta sviluppando i suoi stabilimenti di produzione di armi nucleari, le aree per effettuare i test, e le strutture per il lancio dei missili. I nordcoreani sanno che i satelliti americani saranno in grado di registrare i cambiamenti e gli sviluppi del loro lavoro, quindi questo rappresenta il primo stadio della strategia di deterrenza. È anche qualcosa che li prepara per attività future, come ad esempio testare bombe nucleari o lanciare missili balistici intercontinentali.

In uno slancio di benevolenza, la Corea del Nord ha permesso che le famiglie separate durante la Guerra di Corea potessero riunirsi. E ora che entrambe le parti si sono messe d’accordo su questo fronte, hanno la possibilità di ricattarsi a vicenda se mai la situazione dovesse sfuggire di mano.

La crisi coreana dell’anno scorso è stata una delle più drammatiche degli ultimi decenni, una crisi che ha alimentato uno stato di incertezza nei confronti del nuovo leader coreano, Kim Jong-un. Alcuni suggeriscono che il leader abbia bisogno di essere più teatrale e macho per convincere gli esponenti più radicali del proprio regime di essere abbastanza duro da governare il paese. Altri si sono chiesti se questo tono ultra-aggressivo di Kim voglia dire che in realtà è persino più bizzarro del defunto padre.

Cosa significa tutto ciò sul lungo periodo? L'umore sulle frontiere coreane è sempre un po' suscettibile: dalla fine della Guerra di Corea più di 450 sudcoreani e 100 militari americani sono stati uccisi per scaramucce sulle linee del fronte. Le esercitazioni militari hanno giocato un certo ruolo in alcuni degli sporadici episodi violenti. Da una parte, le esercitazioni alimentano le tensioni, aumentando anche la probabilità di una guerra, o a causa di azioni deliberate o di altre calcolate male. Dall'altra, entrambe le parti possono continuare con questi atteggiamenti di difesa nella perversa consapevolezza che nessuna delle due ha la minima intenzione di combattere.

Non ci sono dubbi che gli osservatori seguiranno molto da vicino quel che succederà nei prossimi due mesi. I diplomatici ricalcoleranno le loro posizioni e diffonderanno nuovi comunicati. I comandanti militari si adatteranno di conseguenza aggiustando il tiro delle esercitazioni e degli schieramenti, in costante risposta alle direttive dei leader civili. E ancora una volta, nonostante si tratti delle scaramucce più spaventose al mondo, ce la caveremo senza che una nuova guerra catastrofica si abbatta sulla Corea. In ogni caso, come accade per i balli di fine anno, la mattina dopo il grande evento le cose potrebbero avere tutto un altro aspetto.

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