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In questo "principato" in Liguria c'è stato il golpe più ridicolo di sempre

Forse non ve ne siete accorti, ma negli ultimi giorni nel Principato di Seborga, un comune ligure autoproclamatosi indipendente ma non riconosciuto da nessuno, c'è stato un vero e proprio colpo di stato.

Seborga. Immagine via Facebook

Uno dei primi passi del manuale del bravo golpista prevede l'occupazione dei mezzi di comunicazione, in primis televisioni e radio, attraverso cui rendere conto nel minor tempo possibile delle proprie intenzioni. Immagino sia questa la strategia che avevano in mente i "golpisti" francesi quando una decina di giorni fa hanno cercato di prendere il potere nell'autoproclamato Principato di Seborga, poco lontano da Sanremo.

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Ufficialmente, Seborga non è un principato: per il governo italiano è solo un comune di circa 300 abitanti in provincia di Imperia. La sua indipendenza—che si basa su un presunto status di Principato di cui la cittadina avrebbe anticamente goduto—è stata dichiarata nel 1996 dal giornalista Giorgio Carbone (Giorgio I), ma non viene riconosciuta dall'Italia e da allora si è manifestata unicamente a livello simbolico e folkloristico.

Ciò significa che, nella pratica, il Principato di Seborga è al massimo un paesino dell'entroterra ligure con un ente turistico sopra le righe, che negli anni ha vantato una propria "moneta," si è servito di un consiglio di ministri privo di potere legale ed è stato accomunato più a una trovata pubblicitaria per turisti e investitori che non a un qualche pericolo o anomalia sul territorio italiano.

Eppure, dallo scorso 17 marzo—e in particolare da ieri, quando la notizia è stata riportata a livello nazionale—i giornali hanno iniziato a parlarne proprio in riferimento al "golpe". Stando a quanto riferito da La Stampa, in quella data sarebbe comparso un nuovo sito ufficiale a nome del Principato, PrincipauteDeSeborga.com, in cui si proclamava sovrano un certo Nicolas Mutte con il nome di Nicolas I. A quanto pare anche Seborga TV, l'emittente televisiva locale, sarebbe finita sotto il controllo di Mutte.

E per quanto possa sembrare assurdo parlare di "colpo di stato" e "golpisti" per una vicenda del genere, legata essenzialmente al sito web di una realtà simil-disneyana, è così che questa è stata descritta da molti organi di stampa, con tanto di vocabolario e immaginario degni dei moti carbonari in un giornale dell'Ottocento.

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Per capire cosa stia effettivamente succedendo mi sono messo in contatto con Maria Carmela Serra, ministro dell'Istruzione e portavoce del Principato. I contatti del Governo, come per ogni Principato non riconosciuto che si rispetti, erano tutti sul sito ufficiale, e mi hanno permesso di appurare che la mente del colpo di stato sarebbe Marcel Mentil, cittadino francese amico di lunga data del Principato e nominato solo l'estate scorsa Console di Seborga in Francia.

"Marcel Mentil, a cui era stata delegata la gestione della rete tv, ci ha traditi," mi ha detto al telefono Maria Carmela Serra. "Ha nominato principe un suo amico, questo Mutte che tra l'altro discende da Napoleone, e gli ha passato la gestione del sito della tv locale."

Nicolas Mutte, l'"usurpatore" di Seborga. Grab

via

Oltre a essere "un discendente di Napoleone," Nicolas Mutte è uno scrittore e il vicepresidente di una presunta "Fondation pour le developpement des nations," che si occupa di progetti che vanno dalla produzione di film tratti dai libri di Mutte, alla cura per il cancro, alla realizzazione di aeroporti e ospedali.

Da allora il sito dei golpisti è stato aggiornato e modificato ogni giorno, ma solo il 20 marzo il vero principe—Marcello I, in quel momento in visita istituzionale negli Emirati Arabi Uniti—si sarebbe accorto del furto del sito di Seborga Tv e dell'esistenza del sito francese di Seborga. L'allarme sul "Colpo di Stato in atto nel Principato di Seborga" è stato immediato.

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In un comunicato comparso sul sito ufficiale del principato e aggiornato al 29 marzo, per esempio, si spiega che oltre ad aggiornare il sito Mutte e i suoi collaboratori avrebbero svolto alcuni incontri diplomatici spacciandosi per rappresentanti ufficiali del Principato—oltre ad aver conferito la cittadinanza onoraria di Seborga a persone "che il principato non conosce"e ad aver nominato un console di Seborga nella Repubblica Centrafricana.

Sempre riconducibili a Mutte, prosegue il comunicato, sarebbero anche un altro sito, a nome di una presunta"Direction de l'Information Légale et Administrative de la Principauté de Seborga" e un account Twitter istituzionale, che è stato subito sospeso su richiesta del governo del Principato di Seborga.

Proprio ieri poi Mutte ha pubblicato su Vimeo un videomessaggio in francese indirizzato ai cittadini di Seborga.

Viste le circostanze, riferisce la stampa, Marcello I è stato costretto ad abbreviare la sua permanenza negli Emirati, e al suo rientro è già prevista una riunione straordinaria del Consiglio della Corona, l'organo di governo di Seborga che sta gestendo la crisi in sua assenza e che ha già provveduto a inviare una diffida formale a Mutte invitandolo a non utilizzare i loghi e le diciture del Principato.

"Dal punto di vista legale, l'unico modo in cui possiamo colpirli è questo," mi ha spiegato Serra. "I loghi e le diciture del Principato sono marchi registrati e come tali sono protetti dalla legge internazionale sul diritto d'autore. Per il resto, possiamo solo combatterli con la stampa."

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In un'intervista, Marcello I si è detto "scioccato e deluso" dal comportamento di Mentil. "Abbiamo scoperto di quel sito solo tre giorni fa e abbiamo cercato di contattare ripetutamente il signor Mentil," ha detto. "Lui e la sua famiglia avevano tutta la nostra fiducia. Non abbiamo avuto risposta o giustificazione e l'interesse prevalente è stato quello di tutelare il principato e la sua gente. Non capiamo il motivo di quest'azione."

Secondo Serra, il motivo potrebbe essere il desiderio di Mentil e Mutte di arrivare a una vera indipendenza di Seborga dallo stato italiano, con ogni mezzo. "Questi personaggi sono pericolosi," mi ha detto. "Anche noi vogliamo l'indipendenza, ma siamo sempre in regola con lo Stato italiano. Questi personaggi invece sono francesi e se ne fregano dello Stato italiano, e sono pericolosi anche perché sono colti e ben inseriti in politica, a Strasburgo."

Anche per i sovrani di Seborga Mentil e Mutte rappresentano un pericolo da non sottovalutare. "Questi fanno sul serio," ha detto la principessa consorte Nina in un messaggio agli abitanti di Seborga, "e sono anche ben organizzati. Occorre che reagiate compatti e con decisione e se possibile in fretta."

"Non può esservi Principe di Seborga," ha concluso Marcello "che non sia legittimamente eletto dai seborghini, i quali rifiutano unanimi con convinzione e fermezza tutti coloro che mostrano interesse verso il Principato con il solo fine di sfruttare un titolo per perseguire meri interessi personali."

Come è chiaro da queste dichiarazioni, sia le parti in causa che i giornali sembrano aver dato un enorme rilievo all'accaduto, che per le sue caratteristiche e il suo svolgimento è più simile al furto di una pagina Facebook che non a un vero e proprio colpo di stato. Vista dall'esterno, infatti, tutta questa disputa appare quantomeno ridicola—soprattutto perché tutti sembrano dimenticare che il Principato non è indipendente e che oltre ad avere un "principe" ha anche un sindaco che si occupa materialmente di gestire il Comune.

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