FYI.

This story is over 5 years old.

News

C'è davvero da sorprendersi se l'America ci spia?

Le intercettazioni volute dalla National Security Agency non sono affatto una novità.

Immagine via Emory Allen/Flickr.

Così come altre compagnie telefoniche americane, ogni giorno la Verizon trasmette milioni di registrazioni telefoniche dei propri abbonati alla National Security Agency, tutto in applicazione di un'ordinanza segreta della Foreign Intelligence Surveillance Court (FISC). La rivelazione arriva da un reporter del Guardian, Glenn Greenwald, e dimostra che la NSA sta segretamente conducendo una sorveglianza incredibilmente estesa sui cittadini americani. È questa la situazione post guerra al terrorismo in America. Ma la domanda è, ne siete davvero sorpresi?

Pubblicità

La decisione è stata presa il 25 aprile dalla Foreign Intelligence Surveillance Court, istituita dal Foreign Intelligence Surveillance Act del 1978. Per via dei segreti di Stato su cui opera, si tratta di un tribunale segreto. L'ordinanza richiede alla compagnia telefonica di consegnare le registrazioni di tutti i clienti per un periodo di tre mesi, che terminerà il 19 luglio, e proibisce alla stessa di divulgare la notizia.

Secondo l’ordinanza, Verizon deve consegnare, "quotidianamente e in maniera continuata,” una copia elettronica di "tutti i cartellini di traffico o i ‘metadati telefonici’ creati da Verizon per le comunicazioni tra gli Stati Uniti e l’estero, o interne agli Stati Uniti, incluse le telefonate locali.”

I “metadati telefonici” comprendono tutto ciò che riguarda la telefonata, esclusa la conversazione stessa: numeri coinvolti, localizzazione, durata e timing, e qualsiasi identificatore usato da Verizon o da altre reti di comunicazione. Secondo l'ordinanza, tra i metadati non sono incluse le informazioni sull’abbonato.

Ciò nonostante, le capacità di cui dispone la NSA in questo momento sono enormi. Il permesso è stato rilasciato in segreto da un tribunale segreto preposto all’intelligence straniera e alla legge sulla sorveglianza, non alla sorveglianza dei cittadini americani. Alla Verizon è stato espressamente vietato di mettere al corrente della decisione i clienti. Oltre a essere piuttosto generica, la sentenza è strana perché poco chiara sia sulle ragioni dell'emissione e, fatto ancora più importante, sul suo scopo.

Pubblicità

Somewhere an exasperated #NSA agent shakes his head at another texted photo of a 20-something's boner sent to a lover w/ caption "da bomb."

— Eugene Mirman (@EugeneMirman) 06 giugno 2013

Parliamo di milioni e milioni di registrazioni, tutte quelle che la NSA necessita per avere un’immagine molto vasta di chiunque parli in America, nella speranza che tutti questi dati possano essere organizzati e studiati in modo da fornire un ritratto di chi rappresenta una reale minaccia. Il tweet qui sopra mi piace molto, perché riassume bene la follia legata all'intera faccenda. Non solo un’agenzia governativa statunitense sta spiando i propri cittadini per uno scopo così misteriosamente generico da non darci modo di comprendere quanti dati siano stati scansionati: il punto è che la NSA non ne ha motivo.

Il governo statunitense è diventato così diffidente dei propri cittadini che la NSA si è trasformata in un accaparratore patologico di informazioni. L’FBI cita spesso le problematiche che l’agire “all’oscuro” comporta per motivare le richieste di un maggiore accesso alle comunicazioni online. Ma ora la NSA ha il problema opposto: possiede registrazioni dettagliate di milioni di americani. Come può una rete del genere, una rete composta al 99,99 percento di telefonate idiote, aiutare a rendere gli Stati Uniti più sicuri?

Ma forse la cosa più scioccante dell’incredibile scoop di Greenwald è che di scioccante non ha nulla. Sappiamo che la NSA testa enormi software di raccolta delle informazioni almeno dall’avvento del nuovo secolo, quando ha portato in tour in Nuova Zelanda e altre nazioni amiche le proprie abilità nel campo. Più di recente, la Corte Suprema ha rifiutato di accogliere un ricorso contro il Foreign Intelligence and Surveillance Act (FISA), che consegna alla NSA un potere di spionaggio generalizzato e che il Congresso ha appena rinnovato per altri cinque anni.

Pubblicità

Intanto, il Dipartimento di Giustizia e l’FBI continuano a riportare vittorie nella guerra alla privacy, iniziata in nome della sconfitta del terrorismo e proseguita senza giustificazioni. Nessuna frase riassume il tutto meglio della seguente, tratta da un pezzo di Tim Shorrock pubblicato sul numero di marzo del The Nation:

"Come rivelatomi da Binney [la talpa della NSA], usando la NSA per spiare i cittadini americani gli Stati Uniti hanno creato uno stato di polizia con pochi eguali nella storia: 'È meglio di qualsiasi cosa abbiano mai fatto KGB, Stasi, Gestapo e SS.' Binney paragona la situazione alla Repubblica di Weimar, un breve periodo di democrazia liberale che ha preceduto l’avvento del nazismo in Germania. 'Stiamo solo aspettando che mettano tutto in funzione,' ha commentato."

Vi faccio notare che il soggetto del pezzo di Shorrock era il pugno di ferro del presidente Obama contro gli whistleblower, che è un aspetto completamente diverso, seppur altrettanto importante, dello spionaggio del governo. Ma questa è l’America di oggi. Dopo aver visto venire meno i propri diritti sulla privacy ed essersi abituati a un governo aperto in nome della guerra al terrorismo, i cittadini americani stanno rapidamente perdendo terreno nella marcia governativa verso un futuro in bianco e nero, in cui le istituzioni potranno fare ciò che desiderano in segreto, mentre ogni mossa e ogni conversazione della popolazione verrà tracciata, catalogata e archiviata.

Altri guai americani:

L'America ha perso un'altra guerra