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Attualità

La Pussy Lips Challenge non è mai esistita

Quando è stata l’ultima volta che una donna ha potuto essere orgogliosa della dimensione delle sue grandi labbra? Questa poteva essere la volta buona.

Volevo crederci, nella Pussy Lips Challenge. Volevo davvero crederci. Potreste pensare che sia una parodia volgare e idiota della Ice Bucket Challenge. Avreste ragione, ma quando è stata l’ultima volta che una donna ha potuto essere orgogliosa della dimensione delle sue grandi labbra? Insomma, perché no? Per un milione di ragioni, molte delle quali legate al buon gusto e alla necessità di impedire che internet lo annichilisca completamente. Può essere per questo che, appena è comparsa, la Pussy Lips Challenge è immediatamente caduta nell’oblio, sparendo nel cumulo infinito degli scarti del web. Per chi non ne fosse al corrente, l’11 agosto il profilo di tale Khari Baldwin (uno di quei profili Facebook che postano esclusivamente meme imbarazzanti e foto di scarpe costose) ha postato la foto delle due ragazze qui sopra, dando il via alla Pussy Lips Challenge. Quattro giorni dopo, il post è stato cancellato. Quindi la Pussy Lips Challenge? E chi ha vinto? Ero determinato a scoprirlo. La sfida è iniziata all’improvviso. Non c’erano regole e non è stata data alcuna spiegazione: solo qualche emoji e una chiamata alle armi usando l’hashtag #DoTheChallenge. La foto è diventata subito virale, diffondendosi come un’incendio incontrollato su Twitter e Instagram. Il mistero ha ispirato celebri tweet come “Bruh this is real ==> #PussyLipsChallenge” e “Fuch the other challenges this the real #Challenge… this the #NewChallenge… the #PussyLipsChallenge.” Quando mi sono messo alla ricerca delle origini della sfida, ho scoperto una cosa che mi ha scioccato: era tutto falso. Nessuna ragazza ha davvero partecipato a questa sfida. La bionda a sinistra è Nella, una pornostar ceca, mentre la ragazza a destra è una tizia che sembra essere famosa per apparire molto spesso su WorldStarHipHop. La sfida che ha ispirato una nazione era soltanto uno scherzo. Ho cercato di parlare con Khari Baldwin, l’inventore della sfida, ma ha disattivato i messaggi su facebook, probabilmente a causa della sua grande popolarità. Anche se era tutto un falso, il suo post su Facebook in cui si annunciava la sfida è stato condiviso da 20,000 persone. Con ogni probabilità, tutti uomini che speravano che la sfida si diffondesse quanto le altre competizioni online. Riesci a crederci? Finalmente qualcuno ha inventato una sfida per vedere chi ha la vagina più grossa! Lasciando perdere il fatto che si sia trattato di una bufala, nessuno ha partecipato alla sfida—tranne una persona:

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#pussylipschallenge ;) pic.twitter.com/lJDtO1YxHU

— Official_Fat_Pussy™ (@Super_Soaker69) August 14, 2014

@Super_Soaker69—meglio conosciuta come Official_Fat_Pussy™—si è autoproclamata vincitrice della Pussy Lips Challenge. Ha messo un watermark su tutte le foto della sua vagina, per impedire ogni ignobile furto di identità da parte di altre ragazze che volessero farla passare per loro. Un’ottima idea, non c’è che dire, ma che fa sorgere una domanda: Perché la sua vagina dovrebbe essere “ufficiale”?

Tutto quello che sappiamo di lei lo ricaviamo dalla sua bio di Twitter: la posizione indicata è “sul tuo cazzo” e c’è il link della sua wishlist di Amazon. Lì si possono trovare—e comprare—gli accessori da allenamento ufficiali di Official_Fat_Pussy™, dei pantaloni elastici, un paio di cuffie senza fili, un paio di Ugg rosa misura bambino. Faccio delle ipotesi: i pantaloni elastici servono per mostrare meglio le grandi labbra, gli Ugg sono per sua figlia e le cuffie…be’, servono per sentire la musica, ovvio. Mi rendo conto ora che potrei inavvertitamente aver promosso la causa della Pussy Lips Challenge, e in più aver contribuito ad aumentare i follower di Official_Fat_Pussy™ (e quindi averla aiutata a comprare gli Ugg rosa alla figlia). Più gente conosce la Pussy Lips Challenge, più ci sono possibilità che diventi davvero virale e che le donne inizino a postare per Internet foto delle loro vagine. E lo ammetto, anche io all’inizio mi sono illuso che le ragazze stessero per fare a gara a chi avesse la vagina migliore.

Alla fin fine, penso che la cosa migliore che possiamo fare sia cercare, a posteriori, di far sì che perlomeno questa gara sia fatta per una buona causa che ci consenta di tirar su un po’ di soldi. È per questo motivo che la gente si è appassionata alla Ice Bucket Challenge, no? Bene, suggerisco che in questo caso lo scopo sia pagare la retta dell’università a quante più persone possibile.

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