Da qualche anno, il Venezuela è in uno stato di profonda crisi. Il presidente Nicolás Maduro, succeduto a Chávez dopo la morte di quest'ultimo, ha cercato in ogni modo di tenere unita la coalizione socialista formata dal predecessore. La carenza di cibo, elettricità e farmaci ha causato disordini; i tassi di criminalità sono aumentati trascinando ancora più in alto il numero di omicidi; l'inflazione, la corruzione e i calmieri sono stati alla base di un'ascesa nei prezzi dei beni di prima necessità. "Questa serie racconta la disuguaglianza," spiega la fotografa Natalie Keyssar, "e la tensione e un senso di pericolo così presente nella vita di tutti i giorni da essere quasi palpabile." Le sue foto immortalano un momento cardine in un paese "in cui l'uguaglianza sembrava possibile, grazie alle risorse naturali—e che invece ora è sull'orlo del collasso."
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Il progetto di Keyssar è stato realizzato grazie al sostegno del Pulitzer Center on Crisis Reporting.
Una manifestante con un badge improvvisato "Studentessa venezuelana" nel centro di San Cristóbal, la città al confine con la Colombia dove, nel 2014, sono cominciate le proteste. L'"etichetta" è in risposta alle accuse del governo di Maduro secondo cui i manifestanti non sarebbero stati studenti ma infiltrati del sistema capitalista pagati per destabilizzare il paese.
A sinistra: a Caracas, una ragazza esce in terrazzo per guardare i suoi fratelli far volare gli aquiloni su Antímano, lo slum in cui vivono. A destra: un raggio di sole illumina Altamira, una enclave borghese di Caracas.
A sinistra: un albero in un piccolo parco vicino al seggio di Catia, un quartiere di Caracas, il giorno in cui i sotenitori del governo hanno perso la maggioranza. A destra: una famiglia mangia in un ristorante di Antímano, a Caracas.
A sinistra: una donna incinta nella sua stanza di El Carpintero, a Petare, distretto di Caracas. A destra: Un arcobaleno sulla Cordillera de la Costa Central, la catena montuosa che separa Caracas dall'Oceano Atlantico.
Una poliziotta in tenuta antisommossa sospinta dall'urto dei manifestanti durante la Marcia delle pentole, tenutasi a Caracas nel 2014 durante la Giornata internazionale della donna.
Membri di una gang della zona occidentale di Caracas in posa in uno dei loro fortini.
Una donna inveisce, buttando a terra un sacco di foglie usato per costruire una barricata durante le proteste in memoria dei moti del 2014.
