pjimage (68)
Foto dell'autore.
Attualità

Abbiamo chiesto ai turisti se visiterebbero Amsterdam anche senza coffeeshop

Femke Halsema, la sindaca di Amsterdam, ha proposto un piano per proibire ai turisti di comprare marijuana nei coffeeshop—il progetto, però, non mette tutti d’accordo.

A causa della pandemia, chi vive ad Amsterdam ha dovuto abituarsi a una città orfana delle solite flotte di turisti alla ricerca dei coffeeshop. Una scomparsa obbligata e liberatoria, ma anche deprimente—dopotutto, cosa rimane del centro cittadino senza occhi rossi e persone che incespicano tra i canali?!

Per fortuna—almeno per chi viaggia o possiede un coffeeshop—la revoca delle restrizioni sugli spostamenti implica che il settore è di nuovo attivo—quantomeno per ora. Femke Halsema, la sindaca di Amsterdam eletta nel 2018 come candidata dei Verdi, ha infatti dichiarato di averne abbastanza dei comportamenti anti-sociali causati dal turismo delle sostanze.

Pubblicità

A gennaio 2021, ha fatto proposta formale di un piano per proibire ai turisti di comprare marijuana nei 167 coffeeshop che possiedono la licenza necessaria alla vendita. In futuro, solo la gente del posto avrebbe quindi accesso a questi spazi.

Halsema sostiene che chiudere i coffeeshop ai turisti renderebbe Amsterdam più sicura e vivibile per le 900.000 persone che la abitano ogni giorno. Il progetto, però, non mette tutti d’accordo.

Alcuni membri della giunta comunale hanno sollevato dubbi, visto che il divieto spingerebbe molti turisti a comprare erba dagli spacciatori di strada. In più, l’iniziativa è ovviamente molto impopolare tra le persone proprietarie dei coffeeshop e chi lavora per loro.

Nel 2019, poco dopo aver accennato alla proposta per la prima volta, è stato condotto un sondaggio su 100 turisti compresi tra i 18 e i 35 anni. È risultato che il 34 percento di loro farebbe visita ad Amsterdam meno frequentemente se non potesse usufruire dei coffeeshop.

Qualche anno (e una pandemia) dopo, cosa pensano i turisti del piano della sindaca Halsema? Per scoprirlo, ho passato un pomeriggio a Prix D’Ami, il primo coffeeshop in cui una persona può incappare una volta uscita dalla stazione centrale di Amsterdam. Per ragioni di privacy, le persone con cui ho parlato hanno chiesto di non menzionare i loro cognomi.

Donna con lunghi capelli castani guarda in macchina

Anna adora il Rembrandt Museum almeno quanto ama l'erba.

“Penso che il piano della sindaca potrebbe essere efficace. Se lo attuassero, però, io non tornerei più.”

Proibire ai turisti di usufruire dei coffeeshop non mi sembra una buona idea. Diventerà come in Inghilterra, dove comprare erba significa avere a che fare con loschi spacciatori per strada. Può fare paura, soprattutto se sei una donna.

Pubblicità

Capisco che la città voglia regolare la quantità di persone che la visitano per comprare droga, e penso che il piano della sindaca possa essere efficace. Se lo attuassero, però, io non tornerei più. Ci sono solo due cose che voglio fare quando sono ad Amsterdam: andare nei coffeeshop e passare del tempo nella casa-museo di Rembrandt. La prima diventerebbe impossibile e la seconda l’ho già fatta parecchie volte. Non resterebbe molto, per me. - Alice, 25 anni, UK.

Uomo con barba e occhiali da sole che guarda in camera

Ralph viene dall'India e sta visitando Amsterdam. Ritiene che l'erba giochi un ruolo positivo nella sua vita.

“Ho realizzato molte cose grazie alla cannabis.”

Fumo un sacco perché è di grande aiuto per me. Quando sono fatto, riesco a gestire meglio i miei rapporti con gli altri—e con me stesso.

Ho fatto tante cose grazie alla cannabis: ho risolto i miei problemi economici, ho lavorato sulla mia salute e ho persino aiutato a migliorare le condizioni della mia famiglia. Adoro fumare erba, ma alla fin fine mi piace venire ad Amsterdam perché le persone sono molto amichevoli. Anche se non potessi più entrare nei coffeeshop, tornerei. - Ralph, 29 anni, India.

Donna con lunghi capelli castani e scuri che esala fumo dalla bocca e indossa una giacca di pelle nera

Anna non ritornerebbe ad Amsterdam se i piani della sindaca dovessero concretizzarsi.

“Penso semplicemente che sia divertente.”

Adoro fumare erba e penso che Amsterdam sia fantastica. Per me fumare non è una forma di evasione—penso semplicemente che sia divertente. Sono arrivata qua tre giorni fa e sono entrata subito in un coffeeshop.

Devo aver fumato almeno 14 grammi, nel frattempo. Se la proposta della sindaca fosse accettata, non penso tornerei ad Amsterdam. Londra ha già un sacco di musei, gente divertente e spacciatori di strada. - Anna, 21 anni, UK.

Pubblicità
Uomo sorridente con cappello e giacca rosa, maglietta dei Simpson che guarda in camera

Ocean: fan dei Simpson e aficionado dell'erba.

“Amo l’erba.”

È molto difficile dire qualcosa di significativo, perché sono mega fatto. Ma ci provo: amo l’erba. Se non potessi più entrare nei coffeeshop di Amsterdam, inizierei ad andare in altre città olandesi. Tipo Utrecht, per esempio. Non so come sia, ma mi piace il nome Utrecht.

Andrei anche in qualche paesino di contadini, dove non c’è nessuno. Non mi interessa che non ci siano coffeeshop. Mi godrei la natura. Come capirai dal mio nome, è una cosa che adoro. Ocean non è solo il mio nome: è chi sono. – Ocean, 20 anni, Israele.  

Donna bionda in abito bianco.

Melita, una turista di 20 anni dal Regno Unito.

“Non mi metterei a piangere ma mi sentirei discriminata.”

Adoro soprattutto i canali e i coffeeshop di Amsterdam, e preferisco proprio quelli con vista sul canale. Quando sono a casa fumo circa un grammo al giorno, ma qui finiscono per diventare quattro—anche se non me ne rendo granché conto, vista l’alta soglia di tolleranza.

Se un locale non potesse più vendermi la marijuana non mi metterei a frignare, però mi sentirei discriminata. Credo che non tornerei più a visitare la città, come molte altre persone, immagino. Non mi pare che sia una grande idea, i coffeeshop sono delle grandi attrazioni turistiche e portano un sacco di soldi. Melita, 20 anni, UK.

Uomo molto sorridente con occhiali da sole e felpa nera con cappuccio.

Gal doveva andare a ballare nei club, e invece sta fumando davvero molto.

“Idealmente vorrei essere strafatto per il resto dei miei giorni.”

In teoria mi trovo ad Amsterdam per andare a una festa techno, ma in realtà ho trascorso giorno e notte nei coffeeshop. Adoro fumare. Idealmente rimarrei strafatto per il resto dei miei giorni. Se mi vietassero di entrare nei locali in quanto turista, chiederei alle persone del posto di comprarmi l’erba. Sono sicuro ci siano un sacco di persone disponibili a farlo in cambio di un po’ di soldi. – Gal, 23 anni, Israele.

Donna con trucco che guarda in camera

Chloe adora passare dai coffeeshop ai musei cittadini.

“L’erba mi calma.”

Sono qui soprattutto per i coffeeshop. Fumare in un posto che sembra quasi un dispensario mi fa sentire al sicuro. A casa, nel Regno Unito, sono costretta ad andare dagli spacciatori e non mi piace. Bisogna andare in luoghi spaventosi per incontrare gente altrettanto spaventosa. Rischi una truffa o di comprare roba di scarsa qualità; peggio ancora, si può essere arrestati.

L’erba per me è importante, mi aiuta a gestire la salute mentale, visto che sono autistica e ciò mi causa molto stress e ansia. Fumare erba, invece, mi calma. In più, mi è molto difficile trovarmi in contesti di socialità e ho a malapena qualche amico. Però mi risulta più facile chiacchierare dopo aver fumato una canna. Detto questo, verrei ad Amsterdam anche se mi fossero vietati i coffeeshop. Sarebbe una rottura, certo, niente batte l’andirivieni tra musei e coffeeshop. – Chloe, 21 anni, UK.