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In Nigeria e nei paesi vicini, lo Stato Islamico e Boko Haram avrebbero stretto un'alleanza

Boko Haram ha ucciso quattro persone in Niger, mentre IS ha rivendicato un attacco in Nigeria che ha ucciso 15 persone venerdì scorso.
Foto via EPA

Durante lo scorso fine settimana, una nuova ondata di violenza ha colpito la Nigeria e i paesi vicini. Diciannove persone hanno perso la vita in seguito ad attacchi rivendicati da gruppi di fondamentalisti islamici. Quest'ultima strage mette in evidenza i limiti delle operazioni militari che ormai da mesi tentano di frenare l'avanzata degli estremisti.

Secondo quanto riportato, a mettere a segno i due attentati di venerdì e domenica sarebbero stati lo Stato Islamico (IS) e Boko Haram.

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Nella giornata di venerdì un gruppo di attentatori suicidi si è fatto esplodere nella capitale della Nigeria, Abuja, uccidendo almeno 15 persone. Inizialmente il presidente nigeriano Muhammadu Buhar ha accusato Boko Haram per l'attacco, il quale è però stato successivamente rivendicato dallo Stato Islamico con un messaggio postato su Twitter domenica.

L'autenticità della rivendicazione, pubblicata da un gruppo chiamato Islamic State West Africa (Lo Stato Islamico dell'Africa Occidentale) senza citare Boko Haram, non è potuta essere immediatamente verificata.

Un secondo attentato suicida, compiuto domenica da presunti miliziani nigeriani di Boko Haram, ha causato la morte di tre civili e un soldato in Niger. A riferirlo sono state fonti di sicurezza.

A maggio, il leader del gruppo di militanti di IS che controlla zone della Siria e dell'Iraq avrebbe accettato un giuramento di fedeltà da parte di Boko Haram, secondo quanto dichiarato dal suo portavoce. Non è tuttavia chiaro quale sia la portata della collaborazione tra i due gruppi.

Sono sei anni che la Nigeria sta facendo i conti con la violenta rivolta lanciata da Boko Haram. Negli ultimi mesi la battaglia è tracimata in Niger, Camerun e Chad, in particolare in quelle aree che confinano con le roccaforti di Boko Haram nella Nigeria settentrionale.

Nell'ultimo anno l'esercito nigeriano ha dato maggiore slancio alla propria controffensiva grazie all'aiuto fornito dalle forze militari dei paesi vicini. 1,100 presunti militanti di Boko Haram sono stati arrestati in Niger quest'anno, mentre nella regione di Diffa è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Situata al confine con la Nigeria, Diffa è stata vittima di 57 attacchi da febbraio, secondo le statistiche pubblicate venerdì dalle Nazioni Unite. La regione ospita 150,000 rifugiati sfuggiti alla violenza di Boko Haram.