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Cosa c'è di vero nelle voci di possibili attacchi terroristici sulle spiagge italiane

Da questa mattina si è diffusa la notizia che alcuni terroristi islamici, addestrati in Africa Occidentale, sarebbero pronti a compiere attentati sulle spiagge di Italia e Spagna nel corso della prossima estate.
La spiaggia libera di Mancaversa, nel Salento. [Foto via Luca Bove/Flickr]

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Da questa mattina si è diffusa la notizia che alcuni terroristi islamici, addestrati in Africa Occidentale, sarebbero pronti a compiere attentati sulle spiagge di Italia e Spagna nel corso della prossima estate.

Secondo quando riportato, gli jihadisti si travestirebbero da venditori ambulanti per poi colpire i turisti sulle spiagge del Mediterraneo con armi automatiche ed esplosivi "nascosti sotto la sabbia".

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I presunti terroristi apparterrebbero a un gruppo terroristico senegalese vicino a Boko Haram, l'organizzazione terroristica nigeriana affiliata allo Stato Islamico.

La notizia, originariamente diffusa una settimana fa da Il Giornale, è stata pubblicata questa mattina dal tabloid tedesco BILD — per poi essere ripresa da tutti i principali siti di informazione italiani.

La Bild: allarme attentati dell'Isis sulle spiagge di Italia e Spagna — Corriere della Sera (@Corriere)19 aprile 2016

VICE News ha contattato Bakary Sambe, esperto di movimenti islamisti in Senegal, il quale dice di non essere a conoscenza di informazioni a scenari di questo tipo.

"Abbiamo saputo di questa presunta minaccia jihadista settimana scorsa dai media occidentali," ha detto Sambe. "Così si crea allarmismo, bisogna stare attenti a diffondere certe notizie."

L'articolo de Il Giornale

Tra i media occidentiali a cui Sambe si riferisce c'è anche Il Giornale, che mercoledì scorso ha lanciato l'allarme sul 'terrorismo balneare'.

Il Giornale ha parlato del pericolo terrorismo sulle spiagge all'interno di un articolo intitolato "Campi ISIS in Senegal: addestrano vu' cumpra per le spiagge italiane", pubblicato online.

L'autore del pezzo, Luigi Guelpa, scrive che a Saly, cittadina turistica a 80 chilometri dalla capitale Dakar, sarebbero sorti dei campi di addestramento per jihadisti pronti da spedire in Europa.

La fonte principale de Il Giornale è il capitano di polizia Seck Pouye, il quale avrebbe dichiarato al quotidiano milanese che i terroristi "vogliono colpire le spiagge italiane, francesi e spagnole" sfruttando "alcuni ambulanti radicalizzati, gente insospettabile che fa la spola tra l'Italia e il Senegal, apparentemente per lavoro."

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Pouye viene indicato da Il Giornale come capo della polizia di Saly. Secondo quanto risulta a VICE News, che ha cercato di contattare più volte senza successo il commissariato di Saly nel corso della giornata, il capitano Pouye avrebbe lasciato l'incarico lo scorso gennaio e si sarebbe spostato nel reparto di aviazione della gendarmeria.

Secondo quanto scrive Il Post, "tutto l'articolo si basa esclusivamente su due fonti, la cui autorevolezza è quantomeno discutibile."

La "fonte matrioska" di BILD

Anche il presunto scoop di BILD sembra basarsi su quella che possiamo definire una "fonte matrioska". La notizia sarebbe stata infatti comunicata dai servizi segreti italiani agli omologhi tedeschi.

Nell'articolo vengono citate anche le parole di un funzionario dell'intelligence tedesca: "Potrebbe darsi che in questo modo l'Isis concepisca una nuova dimensione di terrore. Le spiagge non possono essere protette."

Sempre secondo l'analisi de Il Post, "il tempismo dell'articolo [di BILD] – qualche giorno dopo la diffusione in Italia dell'articolo del Giornale e di quelli che lo hanno ripreso – solleva qualche sospetto; la BILD non è un quotidiano sempre affidabile; le fonti della sua storia sono anonime."

Le smentite italiane: "Pura fantasia"

Intervistato da Radio24, il procuratore antiterrorismo e antimafia Franco Roberti ha seccamente smentito: "L'ipotesi che i cosiddetti vu cumprà si trasformino in terroristi è frutto di pura fantasia popolare. E anche il fatto che in paesi come la Tunisia siano avvenuti attentati in spiaggia non vuol dire che lo stesso avverrà in Italia. La paura che ci siano arrivi di terroristi tra gli immigrati che sbarcano sulle nostre coste va ridimensionato, casomai c'è un rischio che alcuni dei migranti possano radicalizzarsi."

Il Ministro dell'Interno Angelino Alfano ha detto: "Non ho nessuna valutazione ulteriore da aggiungere rispetto a quella di smentita che è già stata fatta. Non vorrei che si diffondesse un allarmismo che danneggia il nostro turismo senza aggiungere nulla alla sicurezza."

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"Stiamo lavorando molto sulla prevenzione," ha aggiunto, "con intercettazioni, controlli su persone, veicoli e navi, ed espulsione di elementi radicalizzati. Fin qui la prevenzione ha funzionato ma nessun Paese è a rischio zero."

Anche fonti dei servizi segreti italiani, secondo quanto riportato dall'Agenzia Giornalistica Italiana (AGI), hanno negato questa possibilità. "Non risultano informazioni di questo tipo", avrebbe spiegato una fonte dell'intelligence italiana ad AGI, negando di aver segnalato ai colleghi tedeschi le suddette possibilità.

A LaPresse, il presidente del Copasir Giacomo Stucchi ha commentato la notizia, affermando: "Per quanto riguarda le informazioni in possesso del Copasir, mai nessuno ci ha parlato di pianificazione in corso di attentati di questo genere che non ci risultano nella maniera più assoluta."

Anche il Viceministro dell'Interno Filippo Bubbico, a cui è delegato l'esercizio delle competenze nelle aree del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha parlato a SkyTG24 di "notizie prive di ogni fondamento."

Infine, il governatore del Veneto Luca Zaia (Lega Nord), ha criticato aspramente ogni allarmismo: "Trovo vergognoso e scandaloso dare una notizia di questo tipo con una leggerezza sconvolgente, facendo finta di ignorare l'impatto che ha sull'opinione pubblica e le conseguenze nefaste che può avere sull'economia di interi paesi."

"Non sto dicendo di sottovalutare i possibili pericoli, ma le modalità e i tempi con cui oggi si lancia questo allarme appaiono, anche ripensando a situazioni simili già vissute in passato, scorrette e furbescamente mirate," riporta La Nuova Venezia.

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Poco dopo la diffusione dell'articolo di BILD, Matteo Salvini (Lega Nord) ha pubblicato un tweet attaccando Papa Francesco, partendo dalla possibilità di attacchi terroristici sulle spiagge italiane:

Giornale Bild: 'TERRORISTI travestiti da ambulanti su spiagge italiane', Papa ai migranti 'Non siete un peso ma siete un DONO'.
Ma basta!

— Matteo Salvini (@matteosalvinimi)19 aprile 2016

Poco più di un mese fa un reportage di Reuters indicava come Saly rischiasse di diventare bersaglio degli jihadisti. La minaccia, però, non sarebbe provenuta dallo Stato Islamico - come ipotizzano oggi Il Giornale e BILD - ma da al Qaeda in the Islamic Maghreb (AQIM), la falange sahariana di al Qaeda.


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Foto di Luca Bove via Flickr in Creative Commons.