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Egitto

Giulio Regeni sarebbe stato “torturato più volte” prima della sua uccisione

Secondo fonti della procura egiziana, le ferite di Regeni sarebbero state inflitte in occasioni diverse in un periodo di 7 giorni.

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Giulio Regeni è stato interrogato per una settimana - e torturato tre volte - prima di essere ucciso con un colpo alla testa.

A rivelare questo nuovo scenario è Hisham Abdel Hamid, direttore del Dipartimento di medicina legale del Cairo, che settimana scorsa ha riportato le conclusioni della sua perizia davanti alla procura locale.

Secondo quanto raccontato a Reuters da un investigatore della procura, "Abdel Hamid ha detto che le ferite sul corpo risalgono a diversi intervalli di 10-14 ore. Questo significa che chiunque sia accusato dell'omicidio lo stava interrogando per ottenere informazioni."

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Queste nuove indiscrezioni, secondo Reuters, rappresenterebbero la chiara indicazione che Regeni sarebbe stato ucciso dai servizi segreti egiziani.

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Un articolo pubblicato il 12 febbraio sul New York Times delineava il contesto del sequestro di Regeni in maniera piuttosto netta. Un testimone, dietro la richiesta dell'anonimato, ha riferito al quotidiano statunitense che - nel tardo pomeriggio del 25 gennaio - il ricercatore sarebbe stato fermato e portato via da due poliziotti in borghese. Uno dei due poliziotti, come ha riferito sempre il testimone, era stato visto in zona nei giorni precedenti, facendo domande proprio su Regeni.

Le autorità egiziane negano qualsiasi coinvolgimento dell'apparato di sicurezza nell'omicidio del 28enne studente dell'Università di Cambridge.

Già quindici giorni fa, il ministro dell'interno Magdy Abdel Ghaffar si era mostrato irritato dalle accuse che piovono sempre più copiose sul governo egiziano.

"Respingiamo le accuse secondo cui la polizia sia coinvolta nell'uccisione di Regeni," aveva dichiarato Ghaffar. "Sono voci, non possiamo neppure accettare un'allusione. Non è questa l'usanza degli apparati dello Stato. La nostra polizia non ha mai commesso crimini del genere, le indagini sono ancora in corso."

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