FYI.

This story is over 5 years old.

Internet

L'omicidio che ha rivelato il lato oscuro della comunità hacker messicana

Raúl Robles, uno dei principali hacker messicani, è stato ucciso a Guadalajara mentre faceva colazione in un bar. L'omicidio era stato preannunciato su un forum.
Foto via Facebook

Segui VICE News Italia su Facebook per restare aggiornato

Raúl Robles, uno dei principali hacker ed esperti di cybersecurity messicani, stava facendo colazione con suo padre in un bar della periferia di Guadalajara, quando un uomo armato e in maschera è entrato nel locale e ha aperto il fuoco. Robles, 31 anni, è stato raggiunto da cinque colpi ed è morto sul posto. Il killer è riuscito a scappare prima dell'arrivo della polizia.

Pubblicità

L'omicidio ha scioccato la comunità hacker messicana, ma ha anche aperto uno squarcio su questo mondo fatto di rivalità e sabotaggi, nel quale la notizia dell'esecuzione di Robles era stata preannunciata.

Robles, residente di Città del Messico, è stato oggetto di minacce - ora rimosse - su Hispachan, una board di discussione per ispanofoni completamente anonima e molto popolare fra gli hacker sin dal 2012, anno del suo lancio.

"Lo ucciderò, sto froc**!! So che sta venendo nella mia città: io lo uccido qui," si legge in una prima minaccia, già a ottobre, vicino a un'immagine della futura vittima.

La seconda è arrivata alla vigilia dell'assassinio. "Non ne posso più di Raúl Robles: ho una pistola, gli ruberò la sua cazzo di macchina. L'ho visto fare colazione al bar ieri, va spesso lì: lo aspetto e vedo se passa anche domani."

Un terzo messaggio è apparso qualche ora dopo l'uccisione, insieme all'immagine di una pistola: "Come vi dicevo, non ne potevo più di quel ciccione pezzo di merda, ecco perché non mi sono fatto problemi a farlo fuori definitivamente."

Robles, che era noto col nickname di MegaByte, era CEO di Hacking Mexico, una società di cybersecurity fondata nel 2012, che promette di addestrare agenti federali dei centri di sicurezza e investigazione del paese. Da lì è poi diventato uno degli hacker più noti in Messico, conducendo corsi sull'hacking e partecipando a conferenze.

Leggi anche: Perché in Italia un "mi piace" su Facebook potrebbe mandarti l'anti-terrorismo a casa

Pubblicità

Robles era una figura controversa, spesso accusato di umiliare e frodare gli altri membri della comunità hacker. Su social network come Facebook e Taringa, molti utenti hanno pubblicato documenti che sembrano indicare il fatto che Robles abbia mentito su un suo presunto titolo di studio, di e aver dichiarato pubblicamente una affiliazione con il National Polytechnic Institute.

In una comunità online spesso caratterizzata da attitudini un po' machiste, Robles amava anche ostentare il proprio benessere caricando video su YouTube che mostravano costosi orologi, auto sportive e mazzette di banconote. Sul suo profilo Twitter si legge del suo amore per "erba, mezcal e sesso orale."

Foto via Facebook

A poche ore dalla sua morte, centinaia di commentatori su siti come Reddit e Taringa hanno lasciato messaggi in cui si sfotteva la vittima, definendolo imbroglione, un pallone gonfiato che meritava di essere ucciso.

Un user di YouTube chiamato TechnoHack ha perfino detto di esser stato molestato sessualmente da Robles mandandogli foto delle sue parti intime. Un altro user, Petrovic Igor, avrebbe ammesso che lui e molti altri lo avrebbero bullizzato su diversi forum.

Daniel Rodrìguez, un informatico messicano noto col nome di Last Dragon, ha spiegato a VICE News che Robles ha spesso rigettato le critiche contro di lui con epiteti come "nero o indiano," arrivando quindi a utilizzare un vocabolario prettamente razzista.

Pubblicità

Rodriguez ha accusato Robles di trollarlo sul suo blog, aggiungendo però di essere stato molto più gentile di persona che nella sua vita online. Malgrado ciò, Rodriguez ha specificato che l'ondata di cinismo seguita alla sua morte sarebbe stata comunque "giustificata, nonostante sia forse politically incorrect."

Stando a Rodriguez, Hacking Mexico sarebbe stata spesso coinvolta in aspre dispute con gruppi rivali come Anonymous Mexico, che ha hackerato il sito della società di Robles nel 2013 per mettere alla berlina il suo sistema di sicurezza. Anche la Mexican Organization of Ethical Hackers, a detta dello stesso Rodriguez, si sarebbe innervosita molto per il fatto che alcuni colleghi di Robles avessero cominciato a trollarli online.

C'è "molta tensione" tra i membri della comunità hacker messicana, ha sottolineato Rodriguez. "L'unica cosa che tutti avevano in comune è che odiavano MegaByte."

Poco dopo la sparatoria, il procuratore generale di Guadalajara, Eduardo Alaguer, ha spiegato ai reporter che Robles si serviva di diverse identità, e che un gran numero di lamentele nei suoi confronti, e nell'ambito dei cyber crimini, erano state registrate a Città del Messico.

Leggi anche: Perché in Italia un "mi piace" su Facebook potrebbe mandarti l'anti-terrorismo a casa

Alejandro Torres, che lavora come ingegnere informatico per Hacking Mexico, ha spiegato a VICE News che mentre alcuni gruppi messicani di hacker si dedicano a crimini come furti online, non ha invece mai avuto testimonianza di reati da parte della società di Robles.

Pubblicità

Quanto alle critiche nei confronti del suo amico, Torres ha spiegato che Robles ha modellato personalmente questo personaggio sarcastico ed egocentrico da spacciare sui social network per pubblicizzare i suoi affari.

"Era un'altra persona nella vita vera."

Quello di Robles è stato l'omicidio di più alto profilo nella recente ondata di violenza a Guadalajara, cominciata con l'inizio di dicembre e la morte di 23 persone in soli due giorni. Il fatto che l'esecuzione di Robles fosse finita su un forum noto per l'alta frequenza di hacker, comunque, ha inevitabilmente spostato il tiro sui suoi molti nemici in questa comunità.

"Forse si tratta di qualcuno che si ritiene offeso per qualche vecchio commento, e che ha aspettato il momento giusto per vendicarsi," immagina Torres, aggiungendo potrebbe trattarsi di un'operazione legata alla serie di lezioni che Robles stava tenendo questo mese su come hackerare i casino.

Secondo Torres, il corso intendeva mostrare le forti vulnerabilità dei sistemi di sicurezza informatici dei casino, e come gli hacker avrebbero potuto avvantaggiarsene, con l'obiettivo però di far capire ai proprietari delle sale che hanno bisogno di consulenze e protezione. "Forse il killer era qualcuno al quale la cosa non piaceva, o i cui interessi potevano essere influenzati."

Torres ha aggiunto come Hacking Mexico fosse uno dei primi business messicani a offire training per la cybersecurity, un'area che sta raccogliendo sempre più interesse.

Pubblicità

I rapimenti virtuali - nei quali i criminali usano informazioni personali che trovano online per far credere alle persone che hanno rapito un membro della famiglia per farsi pagare un riscatto - sono diventati molto comuni in Messico, in un sistema legislativo molto carente in questo senso.

L'assassinio di Robles racchiude in sé entrambi i fenomeni.

Leggi anche: Un boss del traffico di droga online ci racconta come ha costruito il suo impero


Segui VICE News Italia su Twitter e su Facebook
Segui Duncan Tucker su Twitter: @DuncanTucker