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Cosa sappiamo finora sulla sparatoria a Strasburgo

L'aggressore è ancora in fuga, mentre il bilancio provvisorio è di 3 morti, 8 feriti gravi e 5 lievi.
Leonardo Bianchi
Rome, IT
mercatini natale strasburgo
L'ingresso dei mercatini di Natale a Strasburgo. Foto via Wikimedia Commons.

Mentre si stava svolgendo la plenaria del Parlamento Europeo, verso le otto di ieri sera un uomo ha aperto il fuoco nel centro di Strasburgo, in Francia. I primi colpi sono stati esplosi nel quartiere Carré-d’Or, in via degli Orfèvres e poi in via Grandes-Arcades, vicino al tradizionale mercatino di Natale.

Successivamente c’è stato un conflitto a fuoco con i soldati dell’operazione “Sentinelle” e con una pattuglia della polizia.

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Un militare è stato ferito alla mano, mentre lo sparatore a un braccio. Quest’ultimo ha poi preso un taxi e si è fatto portare nel quartiere Neudorf, dove si sono concentrate le ricerche delle forze dell’ordine.

Il sindaco Roland Ries ha chiesto a tutta la popolazione di rimanere a casa, e il Parlamento Europeo è stato chiuso fino a notte fonda.

IL BILANCIO DELLE VITTIME

Secondo la prefettura, il bilancio provvisorio è di tre morti, otto feriti gravi e cinque feriti lievi.

IL LUOGO

Non è la prima volta che il mercatino di Strasburgo è un obiettivo sensibile. Nel novembre del 2016, alcune persone sono state bloccate prima di mettere a segno un attentato. Tornando ancora più indietro, nel dicembre del 2000 quattro uomini—poi condannati a pene tra i 10 e i 12 anni—avevano progetto di piazzare una bomba davanti alla Cattedrale.

COSA SI SA SULL’UOMO CHE HA APERTO IL FUOCO

Il ministro dell’interno Christophe Castaner ha spiegato che Cherif C.—nato nel 1989 a Strasburgo—era già “conosciuto per reati comuni, per i quali è stato condannato in Francia e Germania e ha scontato la pena.”

Secondo alcune fonti, l’uomo si sarebbe radicalizzato in carcere e nel 2016 è stato segnalato con la “Fiche S,” che riguarda chi è sospettato di minacciare la sicurezza pubblica.

Un'altra fonte di polizia ha detto che Cherif C. avrebbe dovuto essere arrestato la mattina dell’11 dicembre nell’ambito di un’inchiesta legata a una rapina.

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SI PARLA DI UN ATTENTATO TERRORISTICO?

La sezione antiterrorismo della procura di Parigi sta seguendo l’inchiesta con la procura di Strasburgo, ma questa mattina il sottosegretario al ministero dell’interno Laurent Nuñez ha spiegato che la “matrice terroristica in questo momento non può essere asserita.”

Parlando su France Info, Nuñez ha invitato a “stare molto attenti quando parliamo di un attacco.” L’aggressore, ha continuato, “non era conosciuto per reati legati al terrorismo. Durante la sua permanenza in carcere è stata rilevata una radicalizzazione della pratica religiosa ed è stato monitorato.”

[Aggiornamento delle 12.45: Il procuratore di Parigi Remy Heitz ha spiegato che si tratta di un attentato terroristico, e che alcuni testimoni avrebbero sentito il grido "Allah akbar" durante la sparatoria.]

Attualmente più di 350 agenti sono alla ricerca dell'attentatore, che risulta essere ancora in fuga.

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