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Quello che sappiamo sugli ordigni inviati agli esponenti democratici negli USA

Tra i destinatari dei pacchi esplosivi ci sono anche Barack Obama, Hillary Clinton e George Soros.
Uno degli ordigni esplosivi inviati agli esponenti democratici negli USA

Almeno sei ordigni esplosivi indirizzati a personaggi di spicco del panorama liberale americano sono stati intercettati nelle ultime 48 ore circa, seminando il panico nella classe dirigente a seguito di quello che gli agenti hanno definito un atto terroristico.

La vicenda è iniziata martedì, quando le autorità hanno scoperto un ordigno rudimentale nella casella della posta di George Soros, a New York. Nella serata di martedì, gli agenti dei servizi segreti incaricati dei controlli sulla posta hanno individuato un ordigno indirizzato all'abitazione di Hillary Clinton a Chappaqua, New York. La mattina successiva è stato il turno della sede di Washington di Barack Obama, e poi della sede newyorkese della CNN, evacuata dopo che un ordigno esplosivo sarebbe stato recapitato all'ex direttore della CIA John Brennan.

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John Miller, responsabile dell'unità antiterrorismo dell'NYPD ha dichiarato, mercoledì, che le bombe sarebbero dovute arrivare alla CNN, a Obama, a Hillary Clinton, Soros e forse altri, e che sarebbero state inviate dalla stessa persona. I destinatari sono tutti presi di mira spesso dalle forze di estrema destra, anche se le autorità per ora non hanno avanzato ipotesi sul movente specifico di questo atto.

Trump ha dichiarato, "Non c'è posto negli Stati Uniti d'America per le minacce e la violenza politica di ogni tipo."

Secondo gli esperti, le bombe sarebbero state prodotte da un fabbricante amatoriale che probabilmente ha appreso le tecniche su internet. "Questo è un atto di terrore, è il messaggio che conta. Non penso che questi ordigni potrebbe davvero uccidere. Forse potrebbero gravemente ferire, ma non possono certamente abbattere un palazzo," ha detto Scott Stewart, ex agente speciale dello U.S. State Department e oggi impegnato nella gestione della sicurezza e prevenzione del terrorismo per Stratfor, un'azienda d'intelligence globale.

Jeff Danik, ex agente FBI, ha detto che le bombe "potrebbero generare una situazione molto pericolosa." Il vero timore, in questo caso, è che la persona responsabile degli attacchi decida di puntare su un "obiettivo più debole," visto che tutti i soggetti presi di mira sono protetti da sicurezza ai massimi livelli.

"Probabilmente ci saranno altri ordigni," ha detto Stewart. "Una persona che ha dentro tutta questa rabbia e questa determinazione non si fermerà."

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Questo è quello che sappiamo finora:

GEORGE SOROS

Lunedì, un ordigno di circa 15 cm contenente della polvere esplosiva è stato trovato nella casella della posta di George Soros. Secondo le autorità, un guardiano avrebbe ritirato il pacco, che sebbene non fosse stato recapitato tramite le normali poste americane era contrassegnato da timbri falsi per simularne la spedizione regolare. Una volta realizzato che il pacco poteva contenere un ordigno sospetto e forse esplosivo, il guardiano l'avrebbe lasciato cadere in un'area all'aperto e avrebbe chiamato la polizia per farlo brillare poco lontano dalla casa di Soros.

BARACK OBAMA

I servizi segreti hanno intercettato un pacco esplosivo indirizzato all'ex presidente Barack Obama. Le autorità hanno confermato che Obama e la sua famiglia stanno bene e non sono in pericolo. L'ordigno sarebbe stato definito come rudimentale e a forma di tubo.

HILLARY CLINTON

I servizi segreti hanno intercettato ed eliminato un "esplosivo funzionale" diretto alla casa di Hillary e Bill Clinton a Chappaqua, New York. "Stiamo bene grazie al lavoro dei servizi segreti," ha detto Clinton in Florida. "Ogni giorno, ringraziamo questi uomini e queste donne per il loro prezioso servizio e la dedizione. E ovviamente oggi più che mai."

CNN

Due presentatori della CNN stavano riportando la notizia delle bombe recapitate ai Clinton e agli Obama quando è stato chiesto loro, in diretta, di abbandonare l'edificio a causa di un ordigno esplosivo sospetto trovato nella casella della posta della CNN. I due reporter hanno continuato la diretta sull'incidente dalla strada davanti alla sede, al Time Warner Building.

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Le autorità hanno provveduto a disinnescare l'ordigno, che era stato mandato insieme a una busta contenente una polvere bianca non identificata, ancora oggi in corso di analisi.

DEBBIE WASSERMAN SCHULTZ

Un pacco sospetto è stato inviato all'ufficio dell'ex procuratore generale Eric Holder, ma è finito in quello della rappresentante al congresso Debbie Wasserman Schultz vicino a Fort Lauderdale, in Florida, indicato sul pacco come indirizzo dove restituire il pacco in caso di mancata consegna, secondo quanto riporta la NBC. Una squadra specializzata è stata inviata sul posto per occuparsi del contenuto del pacco.

MAXINE WATERS

Un'altra bomba sarebbe stata indirizzata alla democratica Maxine Waters. Le autorità stanno indagando sul pacco, intercettato e ora in loro possesso. Secondo ABC e CNN, la destinataria di quel pacco esplosivo sarebbe stata proprio Maxine Waters.

FINTE BOMBE

Dall'inizio della vicenda, sono emersi molti altri casi di bombe inviate a personalità politiche, poi smentiti. In particolare, la CNN aveva scritto che un pacco sospetto era stato inviato anche alla Casa Bianca, ma la notizia si è rivelata poi falsa.

La polizia di San Diego aveva riportato che un pacco sospetto era stato ritrovato fuori dall'ufficio della senatrice democratica Kamala Harris. Ma poco dopo l'ufficio di Harris ha pubblicato una dichiarazione ufficiale in cui smentiva il tutto.

A quanto pare, la polizia avrebbe passato al setaccio anche l'abitazione dell'ex vice presidente Joe Biden in Delaware, anche se non è chiaro se questa operazione sia avvenuta in seguito a una concreta minaccia o fosse solo precauzionale.

Aggiornamento 25/10, ore 18:00: Il sospetto attacco a Joe Biden è stato confermato nella giornata di oggi da NBC. La polizia avrebbe sequestrato ben due pacchi destinati all'ex vice presidente dell'amministrazione Obama, indirizzati alla sua abitazione nel Delaware e molto simili a quelli recapitati agli altri esponenti democratici. La polizia starebbe lavorando per confermare la provenienza degli ordigni.

Nel frattempo, anche l'attore Robert De Niro avrebbe ricevuto un pacco molto simile nel suo ufficio di Manhattan. Sebbene non sia un personaggio politico come tutti gli altri destinatari, De Niro non ha mai fatto segreto della sua antipatia per il presidente Trump, che ha definito "un disastro nazionale."

Con l'ordigno recapitato a De Niro sale a quota otto il totale dei pacchi sospetti intercettati e/o sequestrati dalle forze dell'ordine statunitensi negli ultimi tre giorni.