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Quest’utente Twitter è diventato il nemico pubblico numero uno dei fast food grazie a un trucco “geniale”

Forse non mangerà più in un fast food.

Nonostante siano nei soli Stati Uniti in 3,74 milioni, i lavoratori dei fast food sono, molto spesso, tra i più vilipesi e ignorati dell'intero settore. E anche se gli Stati Uniti sono il posto in cui i drive in e i menù a un dollaro sono ormai il simbolo della pochezza umana, molti americani cominciano e finiscono di pensare alle persone che servono nei fast food nel momento stesso in cui pagano il conto.

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Ma i percorsi del reale sono infiniti. Questo fine settimana, il tweet di un uomo che si vantava dell'"hack" trovato al momento dell'ordinazione presso il fast food messicano Chipotle ha fatto riconsiderare la posizione marginale e vessata dei lavoratori nei fast food.

Tutto è cominciato domenica, quando Josh Williams, dalla California, si è fermato a un Chipotle a 45 minuti da casa e ha ordinato dei tacos.

Ed ecco cosa è successo: dato che Williams non voleva che i tacos diventassero molli prima di arrivare a sua moglie e ai suoi tre figli, ha messo in atto un'idea "geniale". Ha chiesto ai commessi di Chipotle di impacchettare singolarmente ogni ingrediente in scatolette di plastica. Poi ha postato il frutto di questa operazione epica su Twitter chiedendo, "Sono un pazzo? O un genio?"

Internet è imploso immediatamente. Alcuni erano dell'opinione che Williams fosse un vero genio, colui che ha trovato la risposta perfetta all'orrore dei tacos molli e pallidi. Altri, invece—inclusa LK Rowling—non erano affatto d'accordo.

Certo, a tutti fa schifo il cibo da fast food quando s'ammolla, ma come non pensare ai poveri commessi che hanno dovuto dar seguito alla richiesta di Williams?

Abbiamo contattato Chipotle per chiedere delle policy riguardanti le richieste non ortodosse o eccessive dei clienti, un portavoce ha dichiarato: "Il nostro obiettivo è che ai clienti piaccia l'esperienza nei nostri ristoranti, e i nostri dipendenti sono pronti a venire incontro a richieste speciali, nel limite del ragionevole, al meglio."

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Ma cosa vuol dire "nei limiti del ragionevole"? Dove sta la linea di confine? Che dovrebbe fare un dipendente che prende uno stipendio necessario quasi unicamente alla sussistenza?

Abbiamo deciso di chiedere ad altri dipendenti del fast food cosa pensassero dell'idea di William.

L'utente Twitter @phillymontanna, che lavora da Chipotle e ha risposto al tweet di Williams, ha detto che la pretesa di Williams è indicativa dell'atteggiamento di molti clienti nei confronti di lui e dei suoi colleghi. Ci ha detto, "In quanto dipendente di Chipotle, penso che i clienti non apprezzino lo sforzo che faccio per preparare bene il loro pasto in tempi stretti. Penso che dato che in molti esercizi c'è l'idea che 'il cliente ha sempre ragione', il cliente poi perde la testa e si crea dei complessi di superiorità rispetto al lavoratore."

Ma è davvero così difficile impacchettare gli ingredienti uno a uno, vi starete chiedendo? Secondo Le Fine$$e, sì. "Non sarà stato da solo," ci ha detto @phillymontanna. "Chipotle è un ristorante sempre molto frequentato, quindi sono sicuro che, indipendentemente dal momento del giorno, ci sarà stata la coda. Che un cliente pensi che tu puoi fare una cosa come quella senza nemmeno pensare alle altre persone (altri dipendenti e altri clienti) è segno di una grave mancanza di rispetto e dimostra il complesso di superiorità che i clienti hanno maturato nel mondo consumista in cui viviamo."

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Cos'avrebbe dovuto fare Williams? @Phillymontanna ha risposto, "L'alternativa era che chiedesse due contenitori separati, uno con le cose calde e uno con le cose fredde, per esempio le salse. I contenitori sono anche più resistenti delle scatolette per le salse—io li consiglio sempre a chi fa il difficile."

@Joeli_lewis, altro utente Twitter e impiegata di Chipotle, si è detto d'accordo. Ci ha detto, "Se lo facessero tutti, hai idea di quanta plastica sprecata? Ed è anche maleducato se l'ha fatto in un momento in cui c'era tanta gente, perché noi cerchiamo di andare velocissimi ed è una perdita di tempo mettere tutto in vaschette…"

Però è anche un po' combattuta. Ha aggiunto, "Stiamo parlando di Chipotle, non è poi la fine del mondo. Se mi chiedono una cosa, la faccio." E poi, "Non so mi pare solo un capriccio, smettila di fare il viziato, no? Chi è così stronzo da chiedere 9 vaschette??"

Quando l'abbiamo contattato, Williams ci ha detto: "Adoro Chipotle, e ho postato il tweet pensando che alcuni amici avrebbero trovato divertente il mio tentativo di conservare gli ingredienti durante il tragitto. Se ci ripenso ora, mi rendo conto di come il mio tweet fosse fraintendibile, ma non me lo aspettavo proprio."

Williams sostiene di non aver recepito alcun segnale di malumore a Chipotle. "Era il tardo pomeriggio di una domenica, e non c'era nessuno in attesa quando sono arrivato. I ragazzi al bancone sono stati gentilissimi. C'era con me mio figlio, era evidente che volevo portare alla mia famiglia la cena." Inoltre, ha aggiunto di avere un gran rispetto per i ragazzi che lavorano nei fast food. Ci ha detto, "Penso che facciano uno dei lavori più complessi nell'ambiente della ristorazione, e non sono pagati nemmeno lontanamente abbastanza. Sfortunatamente per la velocità richiesta anche ai clienti non è sempre possibile aggiungere una mancia quando si paga con la carta di credito, e quasi nessuno va in giro con i contanti, oggi. Bisognerebbe riuscire a lasciare mance più generose ai ragazzi."

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Williams ha aggiunto di essere rimasto piuttosto scioccato davanti alla reazione scatenata dal suo tweet: "Visto quello che è successo, non sono sicuro di poter rimettere piede da Chipotle per un po'. Mi sembra anzi di essere diventato il loro nemico pubblico numero uno. Ma spero davvero che un giorno mi riammetteranno. Io amo quel posto."

E per chiarire le cose ha concluso dicendo, "E no, non ho mai chiesto a In-n-Out [un'altra catena di fast food specializzata in hamburger] di decostruirmi l'hamburger. Quell sarebbe una follia vera."

Questo articolo è tratto da Munchies.