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gli attentati di parigi

Parigi sotto attacco: il risveglio dei parigini dopo lo shock

Mentre il Presidente Hollande ha annunciato tre giorni di lutto nazionale, ecco com'è la situazione a Parigi nella giornata di sabato.
VICE News / Etienne Rouillon

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Solo qualche ora dopo l'orrore, i parigini si sono svegliati e hanno iniziato la loro giornata.

Nelle strade, intorno alle sette del mattino, sono iniziate le attività di tutti i giorni: due spazzini pulivano le strade, un fruttivendolo apriva il negozio. Parigi non è più in stato d'assedio, e le strade sono completamente vuote. Ogni cento metri sono di guardia pattuglie della polizia o gendarmi armati; da ieri, nel paese, è stato dichiarato lo stato d'emergenza.

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Mentre aspettano il tram, i cittadini della capitale francese si pongono molte domande, cercano di capire cosa sia successo la notte precedente dai loro smartphone. Due le domande più diffuse: ci si può spostare con sicurezza in città? Gli autori degli attentati sono tutti morti?

Per il Presidente della Repubblica Hollande, che ha parlato a metà mattinata, gli attacchi sono un "atto di guerra commesso da Daesh [l'organizzazione terroristica Stato Islamico]." Nella tarda mattinata, lo Stato Islamico ha rivendicato gli attentati attraverso un comunicato ufficiale.

VICE News / Francia

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Le decisioni prese dalle autorità

La sera di venerdì 13 novembre, Parigi è stata scossa da molteplici attacchi simultanei. Durante la notte, il procuratore della città di Parigi, François Molins, ha fornito un primo bilancio provvisorio: almeno 120 morti. Il bilancio è salito a 127 morti sabato mattina. È stato l'attacco più sanguinoso in Francia dalla seconda guerra mondiale. Il presidente Hollande ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.

Ieri sera Hollande ha dichiarato lo stato d'emergenza su tutto il territorio francese. Era successo per la prima volta nel 1961, in occasione del "putsch dei generali" in Algeria. All'epoca, l'intero territorio metropolitano fu regolato da un regime giuridico e logistico straordinario. Nel 2005, è stato dichiarato lo stato d'emergenza durante le rivolte nelle banlieues, ma solo in alcune zone della città.

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Lo stato d'emergenza viene dichiarato "o in casi di pericolo imminente causato da attentati gravi contro l'ordine pubblico, o in casi che per la loro natura e la loro gravità hanno il carattere di calamità pubblica." Esso conferisce poteri eccezionali alle autorità, che possono vietare la circolazione delle persone, istituire zone di protezione, ordinare la chiusura di qualsiasi luogo d'incontro, permettere perquisizioni nelle case giorno e notte, ed esercitare il controllo sulla stampa e sulle pubblicazioni.

VICE News / Etienne Rouillon

Lo stato d'emergenza non può durare più di 12 giorni, e può essere esteso solo per legge.

Il presidente ha annunciato anche il ripristino dei "controlli alle frontiere" (e non la "chiusura delle frontiere" come annunciato in un primo momento). Gli aeroporti di Parigi - Orly e Charles de Gaulle - e tutte le stazioni ferroviarie francesi sono aperti. È possibile muoversi a Parigi, tranne in alcune zone che sono ancora bloccate dalla polizia. La metro funziona, ma alcune stazioni sono chiuse. Le scuole, i licei, le università, i supermercati e i musei dell'Ile-de-France sono rimasti chiusi.

Nella notte, il ministero dell'Interno ha annunciato un dispiegamento eccezionale di forze di polizia e pronto intervento medico. 1.500 militari sono stati richiamati nella capitale, tutti i poliziotti di stanza al quartier generale della polizia sono mobilitati, mentre 800 agenti di polizia municipale sono stati incaricati di garantire l'ordine per le strade di Parigi. Ieri sera è stato attivato un "piano bianco," che permette di organizzare una risposta più funzionale da parte degli ospedali—con la reorganizzazione di personale, letti e reparti.

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VICE News / Etienne Rouillon

Il punto sull'inchiesta

Le autorità hanno fatto sapere che la situazione è sotto controllo, ma i nomi dei terroristi non sono stati resi noti. Secondo Le Monde, sette persone si sono fatte esplodere e un'ottava persona è stata uccisa. È stato convocato un consiglio dei ministri per sabato pomeriggio. Domenica, nel tardo pomeriggio, il presidente riceverà i leader dei diversi partiti.

Dopo lo shock 

Nella tarda mattinata di sabato a Place Vendôme, a due passi dal Museo del Louvre, le strade erano piene. Dei bambini giravano in bicicletta, alcune persone bevevano nei café.

Police outside the Louvre. Hundreds of tourists here, museum is closed. — Rachel Browne (@rp_browne)November 14, 2015

Dei poliziotti fuori dal Louvre. Ci sono centinaia di turisti, il museo è chiuso. 

"Non abbiamo più nulla da fare qui," ha spiegato a VICE News un turista svizzero in vacanza con sua moglie. Avevano in programma una visita al museo Georges Pompidou, che è chiuso come tutti i musei della capitale.

Crowded streets this morning near Louvre and Place Vendome. Families walking, stores open, people sitting at cafés — Rachel Browne (@rp_browne)November 14, 2015

Stamattina vicino al Louvre e a Place Vendome le strade sono affollate. Le famiglie passeggiano, i negozi sono aperti e le persone sono sedute nei café.

Nel bar La Coupe d'Or, in rue Saint-Honoré, numerose famiglie fanno colazione. La proprietaria del café, Catherine, ha detto a VICE News di non avere mai pensato di tenere il negozio chiuso questa mattina. È terribilmente dispiaciuta per gli eventi del giorno precedente, ma si sente fortunata perché è viva, in salute e a lavoro, che le tiene la mente occupata.

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"Preferisco essere qui nel mio café, a casa passerei la giornata a preoccuparmi."


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Rachel Browne e Louis Dabir hanno contribuito alla stesura di questo articolo.