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Cibo

PornHub ha fatto davvero arrabbiare il Parmigiano Reggiano

Dopo lo spot per il nuovo servizio Premium di PornHub che chiama in causa il Parmigiano, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha annunciato di voler agire contro un messaggio "non solo sgradevole e inaccettabile, ma offensivo."

Grab dal video.

Questo articolo è tratto e adattato da Munchies, il portale di VICE dedicato al cibo.

Cos'hanno in comune uno dei più grandi siti di tube porn al mondo e l'organismo che riunisce tutti i caseifici produttori di Parmigiano Reggiano in Italia? No, non è l'inizio di una tristissima battuta da cabaret anni Novanta. Ma a quanto pare l'unica risposta possibile a una domanda del genere è, "Niente!" Almeno stando al Consorzio del Parmigiano Reggiano e a quanto successo nelle ultime ore.

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Per chi non lo sapesse, il Consorzio è l'ente "impegnato in tutto il mondo nella tutela della denominazione e del marchio e nella difesa della tipicità del Re dei formaggi." E il mio occhio americano ha versato un'unica, luccicante lacrima nell'apprendere che il suddetto Consorzio—che quindi esiste al 100 percento e non è una sigla partorita in un internet cafè nigeriano—ha annunciato di voler agire contro il gigante del video sharing Pornhub, il terzo sito porno del mondo e il 65esimo sito più visitato in generale (da ranking Alexa).

Ma cos'ha fatto PornHub per offendere il consorzio? Molto semplice: per pubblicizzare il nuovo servizio di sottoscrizione "Premium", l'azienda ha paragonato quest'ultimo al Re dei formaggi. Nello spot promozionale finito sotto accusa una coppia si aggira nel reparto frigo di un supermercato/gastronomia, e alla richiesta della ragazza ("Ricordati il formaggio"), lui risponde, "Che dici, prendiamo questo Parmigiano Reggiano stagionato?" per poi aggiungere, "Dicono sia il PornHub Premium dei formaggi." Faccia stupita e interdetta di lei. Fine del video.

Al momento il video originale risulta rimosso, ma su YouTube PornHub ha caricato una versione "censurata" (vedi sotto).

Personalmente, anche se il Parmigiano Reggiano è un prodotto rispettato e celebrato nell'universo dei formaggi, trovo che questo spot sia pacifico tanto quanto una mamma dopo un bicchiere di spritz. Ma evidentemente c'è chi ci ha visto qualcosa di più, se il Consorzio ha deciso di non starsene con le mani in mano.

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La produzione di Parmigiano Reggiano è strettamente regolata: tutto deve avvenire in conformità con il Disciplinare della Denominazione d'Origine Protetta (DOP), secondo modalità sancite dalle norme ufficiali e in aree ben precise che sono le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova e Bologna. Negli Stati Uniti, "Parmesan" può indicare praticamente qualsiasi cosa. Ma "Parmigiano Reggiano" è una denominazione protetta, utilizzabile soltanto per i prodotti approvati dal Consorzio.

Nella nota emessa dall'organismo (il cui testo è stato confermato a VICE dall'ufficio stampa del Consorzio stesso) si legge che "il Consorzio agirà infatti in ogni sede contro gli autori di un messaggio definito 'non solo sgradevole e inaccettabile, ma offensivo per i produttori e per il loro lavoro, volgarmente finalizzato a trarre profitto dallo sfruttamento della notorietà conquistata dal Parmigiano Reggiano, peraltro associato a servizi altrettanto volgari'."

L'uso stesso del nome corretto e integrale al posto del generico "Parmesan" sarebbe, sempre secondo la nota, segno di un'azione di sfruttamento premeditata, che dovrebbe avere come conseguenza la "richiesta immediata di sospensione dello spot" e un "immediato intervento delle autorità italiane ed europee a tutela dell'immagine del Parmigiano Reggiano."

Nel frattempo sull'account YouTube di PornHub è comparsa una versione "censurata" del video, mentre non ci sono aggiornamenti circa i provvedimenti annunciati.

Insomma: è una questione piuttosto seria, tanto per gli amanti del formaggio quanto per gli amanti del porno. Un po' come quando vedi i tuoi genitori litigare per la prima volta o scopri che hai sempre pronunciato una determinata parola nella maniera sbagliata. Per anni. E quella parola è grattugia.